Settembre - La Piazza
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Viaggi<br />
29<br />
Un giorno dimenticai di togliere la sveglia<br />
settata alle quattro della mattina, cosi prima dell’alba<br />
il cellulare cominciò a fare un rumore<br />
infernale svegliando gli altri 19 pellegrini che<br />
dormivano con me. Invece di insultarmi come<br />
avverrebbero fatto delle persone “normali”,<br />
scoppiarono tutti a ridere divertiti dalla mia reazione<br />
di imbarazzo. Qualche ora dopo, quando<br />
tutti eravamo svegli pronti per affrontare la tappa<br />
quotidiana, cercai di ironizzare sull’accaduto<br />
chiedendo “chi è quell’imbecille che non ha tolto<br />
la sveglia”, tra le risate generali solo un francese<br />
vicino a me rimase a fissarmi perplesso, ma si<br />
sa i francesi sono rinomati per la loro mancanza<br />
di umorismo.<br />
Le persone che si incontrano così come i meravigliosi<br />
paesaggi, cornice delle passeggiate quotidiane,<br />
sono i due elementi principali che fanno del<br />
Cammino di Santiago un’esperienza unica (almeno<br />
per un pellegrino laico).<br />
Ci sono molte persone che intraprendono il<br />
cammino per motivi religiosi e non (o non soltanto)<br />
per assaporarne l’aspetto culturale anche se nel<br />
periodo di luglio-agosto la stragrande maggioranza<br />
dei pellegrini sono turisti. Durante il mio tragitto<br />
ho incontrato solo una persona animata da<br />
motivi religiosi. Ancora ricordo il suo nome, si<br />
chiamava Benito (Bilbao, Spagna), per la quindicesima<br />
volta sul cammino. Una mattina prima di<br />
iniziare la tappa giornaliera mi disse “se vuoi arrivare<br />
fino a Santiago devi fare due cose: perdere la<br />
concezione del tempo e dello spazio. Non devi<br />
chiederti che ore sono e quante ore ti mancano per<br />
arrivare e non devi chiederti dove sei e quanti chilometri<br />
ti mancano per raggiungere l’ostello. Devi<br />
invece assaporare ogni singolo passo che fai,<br />
ascoltare te stesso e la natura che ti circonda”. Più<br />
facile a dirsi che a farsi soprattutto quando alle<br />
due del pomeriggio si cammina sotto il sole<br />
rovente, però quell’uomo trasmetteva una calma<br />
che mai avevo trovato in un uomo.<br />
Come posso poi dimenticare i miei amici<br />
Steffen (Hulm, Germania), Mike (Dusseldorf,<br />
Germania) Crhitsopher (Dusseldorf Germania),<br />
Denise (Berlino, Germania), Crhistin (Berlino,<br />
Germania), Juan (Valencia, Spagna), Mario (<strong>La</strong><br />
Valletta, Malta), Flora (Budapest, Ungheria), e<br />
tantissimi altri con cui avevo stretto una grande<br />
amicizia in una sola settimana, questa è la magia<br />
del cammino: riesce a tirare fuori il meglio delle<br />
persone, la voglia di stare insieme, di comunicare,<br />
di sentirsi parte del mondo. Per questo consiglio di<br />
partire soli come ho fatto io. Non bisogna preoccuparsi<br />
di non avere un compagno di viaggio perché<br />
tutti vogliono parlare e aiutarsi a vicenda. Il<br />
cammino va fatto da soli o tutto al più con una<br />
persona molto cara, il cammino è una cosa intima,<br />
quasi quanto la nostra coscienza. Dobbiamo<br />
vedercela da soli con lui.<br />
È camminando soli senza dover aspettare o<br />
rincorrere gli altri che si possono assaporare i<br />
meravigliosi paesaggi e gli storici monumenti del<br />
Cammino. Si va dai panorami mozzafiato dei<br />
Pirenei ai gialli campi di grano della Navarra con<br />
le sue numerose pale eoliche, moderni mulini a<br />
vento nella patria del Don Chisciotte. Ma è difficile<br />
rendere la bellezza di questi scenari, la Gioconda<br />
non si può descrivere, va semplicemente contemplata.<br />
<strong>La</strong> mia avventura purtroppo è finita prematuramente<br />
a causa di un infortunio al ginocchio, ma<br />
da come avrete capito non è possibile fare il Cammino<br />
di Santiago e poi voltargli le spalle come se<br />
fosse stata una delle tante vacanze al mare. Una<br />
volta assaporata la sua atmosfera unica, è impossibile<br />
non tornarci. E qui devo dare ragione alla<br />
seconda parte del discorso del profetico Benito:<br />
“il cammino riesce a stregarti, una volta che lo hai<br />
vissuto non puoi fare a meno di tornarci almeno<br />
una volta nella vita”.