Settembre - La Piazza
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8 Società<br />
UN PAESE DIS-ARMA-TO<br />
di Paolo Muzi<br />
Gravi difficoltà di natura tecnica e finanziaria hanno fino ad ora impedito di trovare<br />
una soluzione ad un problema antico, quello della Caserma dei C.C.<br />
Chi tra i nostri lettori si collegasse al sito dell’Arma<br />
dei Carabinieri, nella sezione organizzazione territoriale,<br />
in corrispondenza del nome Castel Madama<br />
potrebbe leggere la dizione “stazione attualmente<br />
ripiegata su Vicovaro”. In questi due termini, “attualmente”<br />
e “ripiegata”, sta racchiuso tutto il disagio e la<br />
frustrazione che stanno vivendo i servitori dello Stato<br />
chiamati ad operare nel nostro paese. E’ proprio per<br />
dare voce all’Arma che abbiamo deciso di intervistare<br />
il Comandante della stazione di Castel Madama Vincenzo<br />
Campana.<br />
Maresciallo Campana sono ormai diversi mesi che<br />
avete dovuto lasciare la vecchia caserma; come vi<br />
trovate nella sistemazione provvisoria di Corso<br />
Cavour e quali sono i limiti logistici imposti dalla<br />
nuova situazione<br />
A Castel Madama sono rimasti solo gli uffici per la<br />
ricezione del pubblico, mentre per l’alloggiamento<br />
degli effettivi ci appoggiamo alla stazione di Vicovaro.<br />
I locali sono stati ricavati da un vecchio stabile dagli<br />
spazi angusti, che condividiamo con la polizia municipale<br />
ed in cui occupiamo due piccole stanze. <strong>La</strong> disposizione<br />
sottotetto fa sì che si soffra il freddo d’inverno<br />
e il caldo d’estate; si pensi che a giugno non disponevamo<br />
neppure di un condizionatore adeguato ed è<br />
solo grazie alla generosità di alcuni cittadini se abbiamo<br />
potuto porvi rimedio. Soffriamo anche l’assenza<br />
di un collegamento intranet con il nostro comando<br />
mentre la mancanza di casseforti ci impedisce di avere<br />
a disposizione documenti, timbri ed altro materiale<br />
sensibile; anche la camera di sicurezza, l’archivio,<br />
l’armeria ed il guardaroba sono stati riposizionati<br />
presso la stazione di Vicovaro; come se non bastasse vi<br />
è l’impossibilità di poter disporre di una rimessa di<br />
servizio e di predisporre un seppur minimo perimetro<br />
di sicurezza antistante i locali.<br />
Considerando quindi che a Castel Madama non è propriamente<br />
presente una caserma ma solo il suo frontoffice,<br />
quale è, sul piano operativo, il servizio che<br />
oggi l’Arma puo garantire alla nostra comunità<br />
Purtroppo, anche tenendo conto dei limiti organizzativi<br />
di cui sopra, il servizio risulta precario e discontinuo<br />
e ciò ci addolora. Scontiamo però un sottodimensionamento<br />
rispetto ai compiti che siamo<br />
chiamati ad adempiere: il presidio dispone infatti di 6<br />
effettivi, contro uno standard di 8, ed anche se il<br />
comando territoriale dovesse cambiare idea, assegnandoci<br />
più carabinieri, in queste condizioni non<br />
sapremmo proprio dove alloggiare e come far lavorare<br />
gli uomini in più. In conseguenza di ciò l’orario di<br />
apertura al pubblico è passato da 12 a sole 4 ore, di cui<br />
2 nella fascia pomeridiana; si tratta, inutile dirlo, di un<br />
<strong>La</strong> vecchia caserma<br />
<strong>La</strong> sede provvisoria della caserma