SUONO n° 489
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
on the go<br />
Scarica<br />
GRATUITAMENTE<br />
la musica scelta<br />
da <strong>SUONO</strong><br />
per la tua estate<br />
“on the go”!<br />
https://soundcloud.com/suono-magazine<br />
C. EDWIN AND L. FELICIATI: Perfect Tool 4:11<br />
www.rarenoiserecords.com/edwin-feliciati<br />
Colin Edwin (basso, Porcupine Tree), David Jackson (sax, ex Van der Graaf Generator),<br />
Lorenzo Feliciati (basso), Roberto Gualdi (batteria), Andi Pupato (percussioni)<br />
e un ospite del calibro di Nils Petter Molvær (tromba, considerato un pioniere<br />
nella fusione del jazz con la musica elettronica) danno vita a Twinscapes (2014),<br />
album dai colori oscuri e un labirinto di suoni mai scontati.<br />
FREE NELSON MANDOOM JAZZ: K54 4:46<br />
www.rarenoiserecords.com/free-nelson-mandoomjazz<br />
Da Double EP (2013). I Free Nelson MandoomJazz sono un gruppo scozzese che si<br />
definisce un trio di doom jazz. Il loro obiettivo è far incontrare due mondi finora<br />
distanti: quello del jazz e del be bop, espressione di libertà e improvvisazione, e<br />
quello claustrofobico, metronomico e al rallentatore del doom metal. Il risultato<br />
raggiunto da Rebecca Sneddon (Sax), Colin Steward (Electric Bass) e Paul Archibald<br />
(batteria) è entusiasmante.<br />
PLYMOUTH: Manomet 20:03<br />
www.rarenoiserecords.com/plymouth<br />
Plymouth è l’incontro tra Jamie Saft (John Zorn), Joe Morris (da 25 anni pilastro<br />
della scena “impro” americana), Mary Halvorson (considerata astro nascente della<br />
chitarra “impro”), Chris Lightcap (contrabbassista coinvolto con Marc Ribot e Glen<br />
Hansard) e Gerald Clever alla batteria. Il risultato 100% improvising jazz a livello<br />
mondiale. Questo nuovo disco (2014) li conferma in ascesa.<br />
CHAT NOIR: Chelsea High Line 5:42<br />
www.rarenoiserecords.com/chat-noir<br />
Nati 12 anni fa come trio di jazz acustico (piano, contrabbasso, batteria) si sono<br />
evoluti come dimostra Elec3cities (2014). Michele Cavallari (tiene anche corsi di<br />
neuromusicologia e musicoterapia), con gli arrangiamenti e l’effettistica dona<br />
all’album un tocco “puntiforme” (spesso dark, quasi da film dell’orrore), tra etno<br />
ed elettronica stilosa.<br />
MUMPBEAK: Nork 7:15<br />
www.rarenoiserecords.com<br />
Roy Powell, tastiera/touch guitar, con mostri sacri della musica contemporanea<br />
quali Bill Laswell (che ha prodotto, missato e suonato il basso sul disco), Tony<br />
Levin al basso, Pat Mastelotto alla batteria (questi due nei King Crimson), due<br />
bassisti come Shanir Ezra Blumenkranz e Lorenzo Feliciati. Il risultato sono composizioni<br />
di rock progressivo tellurico e sinfonico. Da Umpbeak (2013).<br />
SAFT - SWALLOW - PREVITE: All Things To All People 6:11<br />
www.rarenoiserecords.com/saft-swallow-previte<br />
Tre stelle assolute: il pianista downtown newyorkese Jamie Saft (uno dei primi<br />
a valorizzare le doti vocali di Antony nei suoi lavori solisti per Tzadik), lo storico<br />
bassista jazz Steve Swallow (marito di Carla Bley) e il batterissta Bobby Previte,<br />
musicista dal pedigree eccezionale, che va da John Zorn al nostro Gianluca Petrella.<br />
Disco esplosivo nel suo ripercorrere in lungo e largo la tradizione del piano<br />
trio. Da The New Standard (2014).