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10 luglio 2012 FIERE ED EVENTI L’Italia in fiera a Londra Caffè Culture punto di riferimento per gli esercenti inglesi Il contatto umano in fiera rimane la forma di comunicazione vincente di Maria Cristina Latini Cosa c’è di meglio che una stretta di mano per suggellare un buon rapporto commerciale Sia in Inghilterra che in Italia la musica non cambia, malgrado il proliferare di nuove forme di comunicazione. Le fiere rimangono occasioni ineguagliabili per mettere in comunicazione il mondo e Caffè Culture (svoltosi a maggio a Londra) ne è la riconferma. La fiera inglese ha registrato quest’anno oltre 4.600 visitatori, cosa che, a parte l’edizione del 2010 che ha visto ospitare il World Barista Championship, riconfermerebbe un incremento annuale dei visitatori del 5 per cento. Eliot Gard, il suo event director, descrive Caffè Culture nata nel 2006, come la più completa fra le fiere rivolte ai caffè e bar inglesi, specie vista la moltitudine di eventi caffeicoli recentemente spuntati nel Regno Unito. A Londra la presenza di espositori italiani non è mancata; fra questi abbiamo sentito Giulio Zanandrea export director della Torrefazione Caffè Carraro presente a ben quattro edizioni dell’evento britannico: “Saremo
luglio 2012 11 presenti anche a Caffè Culture 2013 - commenta Zanandrea - per merito dell’ottimo lavoro svolto dai nostri distributori nel Regno Unito; rispetto agli anni precedenti probabilmente gli inglesi trovano più economico acquistare merce in euro grazie a un cambio a loro sempre più favorevole; inoltre, è stato registrato un sempre maggior interesse anche per le miscele di qualità. Il consumatore inglese rispetto alla media di quelli europei, apprezza, consuma ed è disposto a spendere qualcosa in più per le miscele di qualità. Tra le decine di nuovi contatti raccolti in fiera solamente tre erano extra UE”. Pur essendo Caffè Culture definito dall’export director un ottimo evento per acquisire clienti finali risulterebbe “molto costoso - continua - rispetto alle altre fiere europee: 14 ore effettive di fiera sono troppo poche per ammortizzare i costi tipici di questi eventi quali il viaggio, l’hotel, l’allestimento e il costo dello spazio espositivo”. La presenza italiana a Caffè Culture si è concretizzata anche attraverso la partecipazione di TriestEspresso Expo che in questi mesi sta promuovendo la sua sesta edizione (Trieste 25-27 ottobre 2012). Cristina Scarpa dell’Area gestione eventi fieristici di Aries - organizzatore della fiera triestina - ci ha fornito un’istantanea sulla presenza dell’Italia e di altri paesi a Londra: “Caffè Culture si presenta come una manifestazione orientata principalmente al mercato britannico. Fra gli espositori gli italiani sono tradizionalmente ben rappresentati nel settore caffè, macchinari e accessori. Tra i visitatori stranieri ho notato alcuni produttori di caffè verde provenienti sia dall’America Latina che dell’Africa”. Alla nostra domanda su cosa TriestEspresso abbia portato a Caffè Culture 2012 risponde: “Abbiamo presentato la manifestazione e i suoi espositori che porteranno anche quest’anno in fiera a Trieste il meglio dell’intera filiera dell’espresso, dal chicco alla tazzina. La caratteristica distintiva del TriestEspresso è la sua forte connotazione internazionale, non solo per gli espositori presenti (già confermati, tra gli altri, produttori da Indonesia, India, Colombia, Guatemala e Vietnam) ma ancor di più per il pubblico che attira, con quasi un visitatore su due proveniente dall’estero. Per continuare su questa strada da anni portiamo avanti una politica di collaborazione con una selezione di manifestazioni fieristiche internazionali tra cui Caffè Culture. Le fiere specializzate sono ottimi strumenti promozionali e occasione di confronto. Se è vero infatti che le nuove tecnologie rendono la comunicazione molto più rapida e capillare, è altrettanto vero che il contatto personale possibile in una fiera la rende molto più efficace e focalizzata, e anche in questa occasione ne abbiamo avuto una buona conferma”. Primo Pausa Caffè tutto in positivo Lucian Trapense è il primo campione italiano di Latte SoiArt Pausa Caffè, il primo festival del caffè fiorentino, termina la prima edizione con un bilancio tutto in positivo: 600 persone hanno partecipato alla due giorni dedicata al caffè tra pubblico, partecipanti, addetti ai lavori e organizzatori. Durante la manifestazione è stato eletto il campione italiano di assaggiatori di caffè, Cinzia Lunardi di Trieste, che ha rappresentato l’Italia al World Cup Tasters Championship di Vienna. Mentre il giovane fiorentino Lucian Trapanese è il vincitore del primo campionato in Italia di “Latte SoiArt”, tecnica artistica di decorazione del cappuccino. Trapanese, 22 anni, lavora presso la Pasticceria Caldana di Piazza Leopoldo: “Ho imparato andando a vedere i campionati italiani dedicati all’arte del cappuccino e ho avuto un degno maestro come Mariano Semino”. L’evento Pausa Caffè è stato organizzato da Cooperativa Archeologia, Caffetteria delle Oblate, 9 bar srl, Biblioteca delle Oblate, Slow Food, Nuovi Eventi Musicali, Sesamo comunicazione visiva.
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