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Maggio - Giugno - Sigot.org

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Geriatria<br />

sistenziale è, dal P.O.A., definita una<br />

“struttura extraospedaliera finalizzata a<br />

fornire accoglimento, prestazioni sanitarie,<br />

assistenziali e di recupero a persone<br />

anziane prevalentemente non autosufficienti.<br />

Presupposto per la fruizione delle<br />

RSA è la comprovata mancanza di un idoneo<br />

supporto familiare”.<br />

Le RSA per la prevalenza sanitaria del<br />

suo intervento rientra nel comparto sanitario,<br />

ma per una sua corretta <strong>org</strong>anizzazione<br />

gestionale è necessario che le attività<br />

svolte siano integrate con il comparto<br />

sociale. È inoltre importante che avvenga<br />

una stretta connessione funzionale tra la<br />

RSA e l’ospedale di riferimento per facilitare<br />

il lavoro del gruppo interdisciplinare.<br />

2. La mission. Mantenere il più alto livello<br />

possibile di autonomia e qualità di vita<br />

attraverso progetti di assistenza erogati<br />

per mezzo di processi che si avvalgono di<br />

interventi/attività svolti dalle figure professionali<br />

previste dai progetti. Per garantire<br />

ciò sono necessarie: le migliori condizioni<br />

<strong>org</strong>anizzative e ambientali e le<br />

migliori pratiche assistenziali , terapeutiche<br />

e riabilitative, assicurate dal più efficiente<br />

uso delle risorse disponibili.<br />

In essa vi è una gerarchia di scopi (finali e<br />

intermedi) e di mezzi (dai progetti agli<br />

interventi), ma è chiaro che il fine ultimo<br />

è mantenere il miglior livello possibile di<br />

“qualità della vita”.<br />

Gli obiettivi intermedi, strumentali al raggiungimento<br />

degli scopi anzidetti, tendono<br />

a garantire:<br />

• l’assistenza sanitaria e i trattamenti riabilitativi<br />

per il mantenimento ed il miglioramento<br />

dello stato di salute e del<br />

grado di autonomia della persona;<br />

• l’assistenza alla persona per lo svolgimento<br />

delle attività quotidiane<br />

• un adeguato supporto di servizi alberghieri<br />

e alla persona<br />

• le attività sociali e di occupazione del<br />

tempo.<br />

Tutto questo per:<br />

– ottenere il massimo di recupero dopo la<br />

perdita funzionale da malattia acuta,<br />

– rallentare il peggioramento della disabilità<br />

o della progressione nel malato cronico,<br />

– mantenere significative relazioni interpersonali<br />

per evitare isolamento ed<br />

emarginazione.<br />

Anche se nella maggior parte degli ospiti<br />

la permanenza sarà illimitata, è previsto<br />

che una quota possa avere un ricovero<br />

temporaneo e, soprattutto dopo un periodo<br />

di riabilitazione che segue un ricovero<br />

ospedaliero, ritornare al proprio domicilio.<br />

3. I principi ispiratori.<br />

– utilizzare le migliori procedure assistenziali;<br />

– lavorare per processi e non per mansioni;<br />

– avere al centro del processo l’ospite e<br />

non gli operatori e la struttura;<br />

– avere al centro dell’<strong>org</strong>anizzazione il<br />

concetto di gestione per la qualità e di<br />

miglioramento continuo;<br />

– avere chiari e documentabili obiettivi<br />

(ed i loro indicatori) dei processi e le<br />

modalità di verifica;<br />

– estendere il concetto di soddisfazione<br />

dell’utente a quello di soddisfazione<br />

globale: anche degli operatori, della comunità,<br />

di tutti gli stakeholders, ecc…<br />

4. L’utenza. Anziani non autosufficienti<br />

non assistibili a domicilio e richiedenti<br />

trattamenti continui, affetti da patologie<br />

cronico-degenerative a tendenza invalidante<br />

che non necessitano di specifiche<br />

prestazioni ospedaliere, con prospettive<br />

di permanenza variabile a seconda del<br />

progetto assistenziale e degli esiti delle<br />

periodiche verifiche.<br />

La maggioranza degli ospiti presenta una<br />

pluralità di problemi (fisici, psichici, comportamentali<br />

o familiari) con prevalenza<br />

di quelli sanitari (comorbidità, instabilità<br />

clinica, postumi o esiti di malattie invalidanti,<br />

plurifarmacologia ecc.). Gli ospiti<br />

devono trovarsi in condizioni di non<br />

richiedere assistenza medica intensiva e<br />

di essere oltre la fase acuta della malattia.<br />

Pratiche di riabilitazione di varia intensità<br />

devono essere applicate in ogni caso, soprattutto<br />

per gli ospiti con previsione di<br />

degenza temporanea ai fini di migliorare<br />

lo stato di autonomia o di stabilizzazione<br />

delle condizioni cliniche.<br />

Le RSA offrono soluzioni e risposte a soggetti<br />

con problemi che possono essere<br />

Vol. XVIII n. 3 - <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> 2006 151

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