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REVIEW<br />

2006; XVIII; 3; 159-161; C.E.S.I. sas Editore, Roma<br />

BNP (PEPTIDE NATRIURETICO TIPO B)<br />

E IMPLICAZIONI CLINICHE<br />

De Tommaso G.<br />

Direttore U.O. Accettazione Medica e Medicina Geriatrica, INRCA, Ancona<br />

Lo scompenso cardiaco dell'anziano, definito<br />

recentemente "sindrome cardiogeriatrica"<br />

del XXI secolo, è un problema di sanità<br />

pubblica la cui importanza è destinata ad<br />

aumentare nei prossimi anni a causa del<br />

processo di invecchiamento con crescita<br />

esponenziale degli ultraottantenni.<br />

L'insufficienza cardiaca è ormai diventata il<br />

maggior problema sanitario nei paesi industrializzati<br />

poiché rappresenta la via finale<br />

comune di quasi tutte le malattie cardiovascolari<br />

che a loro volta costituiscono la<br />

prima causa di morte in questi paesi.<br />

Trovare migliori indirizzi diagnostici e/o<br />

terapeutici per questa condizione morbosa<br />

può quindi determinare un importante e<br />

benefico impatto sulla situazione sanitaria<br />

di un paese come l'Italia in cui la popolazione<br />

anziana è in continuo aumento.<br />

La caratteristica peculiare dello scompensato<br />

anziano è rappresentata dalla eterogeneità<br />

del quadro clinico, in cui convergono<br />

gli effetti del processo di invecchiamento<br />

cardiovascolare "fisiologico", delle<br />

cardiopatie (in modo particolare quella<br />

ischemica), delle comorbilità e, non ultimo,<br />

dello stile di vita.<br />

Secondo i dati ANMCO, gli anziani ricoverati<br />

presso strutture cardiologiche tendono<br />

ad essere più gravemente scompensati,<br />

più frequentemente ricoverati in<br />

unità di terapia intensiva coronarica, ma<br />

sono meno compromessi da un punto di<br />

vista generale rispetto ai pazienti ricoverati<br />

in medicina o geriatria.<br />

Negli ultimi venti anni nuove e interessanti<br />

possibilità si sono sviluppate in seguito alla<br />

scoperta di peptidi ad attività circolatoria<br />

prodotti dalle cellule muscolari cardiache.<br />

Finora sono stati identificati il peptide<br />

natriuretico atriale (ANP) secreto dal miocardio<br />

atriale, il peptide natriuretico cerebrale<br />

o di tipo B (BNP) secreto dal miocardio<br />

ventricolare ed il peptide natriuretico di<br />

tipo C (CNP) secreto dalle cellule dell'endotelio<br />

vascolare. Questi peptidi fanno parte<br />

di un sistema ormonale che, in caso di<br />

scompenso, determina una riduzione del<br />

sovraccarico cardiaco promuovendo la diuresi<br />

e la vasodilatazione, agendo quindi<br />

come fattori di protezione.<br />

Sono prodotti in risposta ad uno stress<br />

emodinamico, nel corso del quale si verifica<br />

un sovraccarico di volume e di pressione<br />

che dà luogo a più alti livelli di secrezione.<br />

A causa di queste caratteristiche si è sviluppato<br />

notevole interesse nel possibile ruolo<br />

di questi peptidi natriuretici nella diagnosi,<br />

nel monitoraggio e nella stratificazione del<br />

rischio dei pazienti affetti da insufficienza<br />

cardiaca.<br />

L'attenzione si è concentrata sul BNP ed<br />

in particolare recentemente sul N-terminal<br />

proBNP (NT-BNP) più stabile e presente<br />

in maggiori concentrazioni in circolo:<br />

nei pazienti con scompenso cardiaco il<br />

valore predittivo è equivalente al 70% al<br />

contrario nel 98% dei casi con dispnea di<br />

altra natura è negativo (Tab. 1). Nello<br />

scompenso cardiaco:<br />

– il BNP aumenta in caso di disfunzione<br />

ventricolare e le recenti linee guida della<br />

Società Europea di Cardiologia hanno<br />

introdotto la determinazione del BNP<br />

nell’iter diagnostico dello scompenso cardiaco,<br />

indicandone l’esecuzione insieme<br />

agli altri esami ematochimici e all’ECG;<br />

– i livelli di BNP sono correlati alla gravità<br />

dello scompenso cardiaco e quindi<br />

alla prognosi (monitoraggio e stratificazione<br />

del rischio dei pazienti affetti da<br />

scompenso cardiaco);<br />

– i pazienti con scompenso cardiaco che<br />

ricevono terapia guidata dal monitorag-<br />

Vol. XVIII n. 3 - <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> 2006 159

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