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Croce, che viene eretta sul sagra<strong>to</strong> della chiesa S. Maria inter Vineas. Nel 2002 inizia in California il ciclo dei Liberintro<br />

(libri scolpiti), presentati al Center For The Book of San Francisco. Espone i Liberintro in Italia nel 2003 nella<br />

Galleria “Il Narciso” <strong>di</strong> Roma. Medaglia del Sena<strong>to</strong> della Repubblica al Premio Internazionale Arti Visive 2003 <strong>di</strong><br />

Albissola. Partecipa alla XXII Biennale d’Arte per i paesi del Me<strong>di</strong>terraneo <strong>di</strong> Alessandria d’Egit<strong>to</strong> 2003 e vince con i<br />

Liberintro il I° premio. Il Console Italiano e il Governa<strong>to</strong>re d’Alessandria consegnano due Liberintro alla Biblioteca<br />

Alessandrina. Il Liberintro “La terre vue du ciel” è espos<strong>to</strong> al Salone <strong>di</strong> Maggio 2004 - La Natura e l’Uomo - nel Vit<strong>to</strong>riano<br />

<strong>di</strong> Roma. La Biblioteca Nazionale Centrale <strong>di</strong> Roma organizza una vasta rassegna delle sue opere nel 2005.<br />

Il Museo Venanzo Crocetti in Roma ospita una sua an<strong>to</strong>logica nel 2008. In occasione del Centenario del Manifes<strong>to</strong><br />

Futurista del 2009, il Ministero dei Beni Culturali espone i “Liberintro Futuristi” a Santa Marta in Roma, al Salone<br />

del Libro <strong>di</strong> Torino e all’Artelibro <strong>di</strong> Bologna; ospita alcuni Liberintro nel Pa<strong>di</strong>glione Italia nella Fiera del Libro <strong>di</strong><br />

Mosca del 2011, 150° anniversario dello Sta<strong>to</strong>. Nel 2010 partecipa al XLIII Premio Vas<strong>to</strong> e nel 2011 al XXXVIII Premio<br />

Sulmona.La Biblioteca Angelica <strong>di</strong> Roma ospita la mostra “Liberintro d’arte” nel 2011.<br />

Teresa Pollidori (Caserta, 1946)<br />

Ha vissu<strong>to</strong> l’età formativa a Cassino e a Napoli dove ha compiu<strong>to</strong> gli stu<strong>di</strong> artistici; ha svol<strong>to</strong> attività <strong>di</strong> docente <strong>di</strong><br />

materie artistiche nei Licei e nelle scuole me<strong>di</strong>e; attualmente vive e lavora a Roma. I primi interessi artistici sono rivolti<br />

contemporaneamente alla scultura e ad una pittura figurativa <strong>di</strong> sapore metafisico ed impian<strong>to</strong> geometrico/essenziale.<br />

In segui<strong>to</strong> passa ad indagini <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>men<strong>to</strong> prima: sui fenomeni fisici della percezione visiva, privilegiando<br />

la tri<strong>di</strong>mensionalità e la ricerca <strong>to</strong>nale del bianco su bianco (anni ’70) e poi su quelli emotivi dell’inconscio:<br />

partendo dall’analisi degli au<strong>to</strong>matismi segnici per un recupero dell’immaginario junghiano (anni ‘80), anni che<br />

de<strong>di</strong>ca quasi unicamente al segno. Negli anni ’90 approda definitivamente alla scultura, percorso che si <strong>di</strong>vide in<br />

due perio<strong>di</strong>: iconico e aniconico ed in entrambi si esprime con forme e valori minimali, linguaggio con cui ritrova la<br />

<strong>di</strong>mensione geometrico-architet<strong>to</strong>nica che esprime compiutamente attraverso un accentua<strong>to</strong> minimalismo formale.<br />

La tematica della spazialità architet<strong>to</strong>nica e minimale è costante in tutte le fasi della sua ricerca artistica. Negli anni<br />

recenti si è de<strong>di</strong>cata alla fo<strong>to</strong>grafia <strong>di</strong>gitale ed all’elaborazione <strong>di</strong> opere attraverso l’uso del computer. Questi nuovi<br />

strumenti espressivi le hanno da<strong>to</strong> l’opportunità <strong>di</strong> <strong>to</strong>rnare al colore e alla figurazione; infatti, parallelamente alla<br />

ricerca geometrica/architet<strong>to</strong>nica, ha indaga<strong>to</strong> sulle tracce mnemoniche del proprio corpo attraverso il recupero <strong>di</strong><br />

fo<strong>to</strong> d’album e <strong>di</strong> au<strong>to</strong>scatti. Altro interesse espressivo è rivol<strong>to</strong> al libro d’artista; infatti nel 1997 fonda “La Biennale<br />

del libro d’artista città <strong>di</strong> Cassino” even<strong>to</strong> che cura tutt’ora. Da sempre ha affianca<strong>to</strong> alla propria attività quella <strong>di</strong><br />

organizzatrice <strong>di</strong> eventi artistici: dal 2000 <strong>di</strong>rige lo “Stu<strong>di</strong>o Arte Fuori Centro” <strong>di</strong> Roma.<br />

Clau<strong>di</strong>o Rotta Loria (Torino, 1949)<br />

Lavora oggi tra Torino e Banchette dove vive. Dopo gli stu<strong>di</strong> artistici, si laurea in filosofia. Dal 1969 al 1976 fa parte<br />

dell’“Operativo Ti.zero” <strong>di</strong> Torino ed è cofonda<strong>to</strong>re dell’omonimo “Centro Sperimentale <strong>di</strong> Ricerca Estetica”. Il suo<br />

lavoro artistico <strong>di</strong> quel decennio lo colloca tra gli esponenti dell’Arte programmata e del Cinetismo s<strong>to</strong>rico. Dal<br />

1968, orienta il suo lavoro verso la riduzione del linguaggio della pittura ai suoi dati primari, elementari e concreti:<br />

realizza dal 1970 i Cromoplastici e le Superfici a interferenza luminosa; dal 1971 gli Og<strong>get</strong>ti cinetici e i suoi primi<br />

Interventi d’ambiente (strutture elementari <strong>di</strong>sposte nello spazio naturale o costrui<strong>to</strong>) e le Spazializzazioni <strong>di</strong> forme<br />

elementari. Dalla metà degli anni Ottanta, esplora gli aspetti sensibili ed emozionali della pittura, fase che prelude<br />

al ciclo <strong>di</strong> lavori inti<strong>to</strong>lati Spazi <strong>di</strong> trame e Spazi <strong>di</strong> tensione degli anni Novanta. Nel 1989 ottiene la nomination<br />

199

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