Rassegna bibliografica infanzia e adolescenza», Vol. 9, n ... - minori.it
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Crescere in rete: giovani e nuove tecnologie<br />
Sonia Livingstone e Leslie Haddon si è<br />
posto l’obiettivo di ricostruire e analizzare<br />
le ricerche empiriche disponibili in 21<br />
Paesi europei, Italia compresa, relativi all’accesso<br />
e all’uso di Internet fra i <strong>minori</strong>,<br />
e alle opportun<strong>it</strong>à e ai rischi online che essi<br />
sperimentano; il Final report (Livingstone<br />
e Haddon 2009a), disponibile all’indirizzo<br />
web www.eukidsonline.net e sul s<strong>it</strong>o<br />
di OssCom, il Centro di ricerca sui media<br />
e la comunicazione dell’Univers<strong>it</strong>à Cattolica<br />
di Milano che ha cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o il nodo<br />
<strong>it</strong>aliano della rete europea (www.unicatt.<br />
<strong>it</strong>/osscom), ben sintetizza la questione<br />
proponendo una tipologia di rischio articolata<br />
sul ruolo che i <strong>minori</strong> possono avere<br />
nella comunicazione (come destinatari<br />
di specifici contenuti comunicativi, come<br />
partecipanti a una relazione e come responsabili<br />
di un’attiv<strong>it</strong>à online “a rischio”)<br />
e sulla natura del rischio stesso (gli<br />
amb<strong>it</strong>i dello sfruttamento commerciale,<br />
della violenza, della sessual<strong>it</strong>à, della promozione<br />
di disvalori). In modo analogo,<br />
anche le opportun<strong>it</strong>à possono essere sistematizzate<br />
intorno alla stessa varietà di<br />
ruolo rivest<strong>it</strong>o dal bambino e ai quattro<br />
amb<strong>it</strong>i dell’istruzione e formazione, della<br />
partecipazione e impegno civile, della<br />
creativ<strong>it</strong>à ed espressiv<strong>it</strong>à, dell’ident<strong>it</strong>à e<br />
delle relazioni sociali.<br />
Commenti più approfond<strong>it</strong>i sull’es<strong>it</strong>o<br />
di questa metaricerca europea si trovano<br />
anche in Livingstone (2009) e in Livingstone<br />
e Haddon (2009b), dove si tenta anche<br />
un bilancio rischi/opportun<strong>it</strong>à e si<br />
analizzano le condizioni che possono ridurre<br />
i primi e massimizzare le seconde,<br />
anche in vista di pol<strong>it</strong>iche di intervento<br />
da parte dell’Unione Europea e dei singoli<br />
Stati membri, nonché di pratiche di governance<br />
familiare. La significativ<strong>it</strong>à dei<br />
benefici che la rete può apportare sui diversi<br />
piani è, infatti, subordinata alla padronanza<br />
degli strumenti e delle loro logiche<br />
di funzionamento da parte dei bambini<br />
e dei ragazzi (quella Internet l<strong>it</strong>eracy di<br />
cui si è già parlato) e dipende comunque<br />
dalla cultura nazionale, dal contesto socioeconomico<br />
della famiglia, dalle culture<br />
condivise del gruppo dei pari e da vincoli<br />
strutturali come la disponibil<strong>it</strong>à di<br />
una connessione a banda larga in casa.<br />
Ne derivano indicazioni per l’industria<br />
della tecnologia dell’informazione e della<br />
comunicazione (ICT): una maggiore attenzione<br />
al design delle piattaforme per agevolarne<br />
l’uso corretto e consapevole, l’adozione<br />
di misure e strumenti che consentano<br />
interazioni sicure, con dispos<strong>it</strong>ivi<br />
che tutelino la privacy e che verifichino<br />
realmente nome ed età degli utenti; per i<br />
Governi: promuovere la sicurezza senza<br />
soffocare gli spazi di libertà di espressione<br />
e di partecipazione democratica attraverso<br />
forme di controllo eccessive, adeguare<br />
le risorse per la c<strong>it</strong>tadinanza dig<strong>it</strong>ale al<br />
linguaggio dei più giovani; e per le famiglie:<br />
una mediazione familiare imprescindibile,<br />
che preceda e accompagni flessibilmente<br />
l’utilizzo delle nuove tecnologie<br />
e una corretta pol<strong>it</strong>ica gen<strong>it</strong>oriale che non<br />
si concentri tanto sull’applicazione di divieti<br />
e restrizioni, quanto piuttosto sulla<br />
condivisione con i ragazzi dei cr<strong>it</strong>eri per<br />
compiere online scelte responsabili.<br />
<strong>Rassegna</strong> <strong>bibliografica</strong> 4/2009<br />
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