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Orizzonte Magazine n°6 Giugno 2015 ok--

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Fabio Mel, chitarrista del gruppo, e<br />

per testare lo strumento, abbiamo<br />

fatto partire una base, di quelle già<br />

registrate, che era proprio di Ligabue.<br />

Io per scherzo mi sono messo<br />

a cantare e sia Fabio che un altro<br />

musicista presente, sono rimasti<br />

colpiti dalla mia voce, ossia da<br />

come era straordinariamente simile<br />

a quella del cantautore emiliano. Io,<br />

all’epoca, già cantavo da 20 anni,<br />

loro suonavano da tempo, così abbiamo<br />

deciso di mettere su una<br />

cover band di Ligabue, per vedere<br />

come andava. Da qui è nato il nostro<br />

viaggio, che è partito da Roma,<br />

ma poi ha visto coinvolte anche altre<br />

realtà diverse, incontrando nel<br />

proprio percorso personaggi famosi,<br />

come Marco Baldini o l’entourage<br />

di Linus. Abbiamo provato anche<br />

a fare della musica nostra, ma con<br />

questa non abbiamo avuto quella<br />

scintilla, che ci ha, invece, sempre<br />

guidati nel cammino, come tribute,<br />

facendo le canzoni di Luciano.”<br />

E così la storia dei Terzo Tempo<br />

prende origine cinque anni<br />

fa, dopo di che come procede la<br />

vostra avventura?<br />

”Le battaglie per arrivare fin qui<br />

sono state tantissime: dal guadagnare<br />

soli venti euro e chiedere uno<br />

spazio minimo di mezz’ora per esibirsi<br />

al doversi accontentare di locali<br />

scadenti pur di farsi conoscere<br />

al pubblico. Ci rimettevano invece<br />

che guadagnare. E qui si apre tutta<br />

un’altra questione, perché la situazione<br />

dei locali di Roma è davvero<br />

complessa e articolata; nella nostra<br />

città non è facile, infatti, trovare<br />

spazi di esibizione se non si ha un<br />

certo nome; alcuni locali accettano<br />

solo tribute che siano note a livello<br />

nazionale, come oggi lo siamo<br />

noi. Però non abbiamo mai mollato,<br />

perché ci credevamo in questo<br />

sogno e l’impatto con la gente era<br />

ed è tutt’ora davvero particolare.<br />

Ricorderò sempre la frase del proprietario<br />

del primo locale - l’Angel’s<br />

Beer sulla Casilina - che, alla fine<br />

della prima serata mi disse: «Simone<br />

è incredibile, voi non cantate, ma<br />

trasmettete una magia, che rotola<br />

<strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 13

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