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Orizzonte Magazine n°6 Giugno 2015 ok--

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ne la sua ipotesi, rifacendosi anche<br />

ad una tradizione presente<br />

solo in Etiopia, il “Timkat”, nella<br />

quale simulacri dell’Arca vengono<br />

portati in processione lungo le<br />

vie, preceduti da un corteo danzante<br />

ed accompagnati da musica.<br />

Questa festa affonda le sue<br />

radici nell’antico Egitto (Festa di<br />

Apet) e viene citata nella Bibbia<br />

dove, a proposito del re Davide<br />

che porta l’Arca degli israeliti a<br />

Gerusalemme, così è descritto<br />

l’avvenimento: “Davide e tutta la<br />

casa di Israele portavano l’Arca del<br />

Signore con urla e con il suono di<br />

trombe e suonavano precedendo il<br />

Signore con ogni tipo di strumenti<br />

fatti di legno di abete, arpe, salteri<br />

, e con cornette, e con cimbali... e<br />

Davide danzò precedendo il Signore<br />

con tutta la sua forza... saltando e<br />

danzando prima del Signore”.<br />

Dall’Esodo scopriamo poi che<br />

Mosè impone al suo popolo, per<br />

la custodia del sacro oggetto, tutta<br />

una serie di disposizioni tanto<br />

precise ed insindacabili quanto<br />

incomprensibili. Dell’Arca si occuperanno<br />

i figli di Aronne e i leviti<br />

non vi si potranno avvicinare se<br />

non dopo che questa sia stata<br />

coperta dai sacerdoti; durante<br />

l’esodo la cassa sarà collocata<br />

all’interno della Tenda del Signore<br />

(una specie di tempio smontabile)<br />

nelle soste e portata alla testa<br />

del popolo durante le marce;<br />

nessuno dovrà mai toccarla. E soprattutto,<br />

in particolari momenti,<br />

spetterà solo a Mosè servirsene<br />

per lasciarvi comparire Dio in<br />

trono nello spazio fra i due cherubini.<br />

A nessuno era concesso di<br />

accedervi e l’Arca stessa veniva<br />

mostrata in pubblico solo in casi<br />

eccezionali. Il motivo di tanta cautela<br />

era legato alla pericolosa e<br />

incontrollabile potenza attribuito<br />

all’oggetto: si diceva che l’Arca, in<br />

particolari momenti, si aureolasse<br />

di luce e fosse in grado di scatenare<br />

la potenza divina, annientando<br />

migliaia di persone. In che modo<br />

questo avvenisse non è chiaro,<br />

ma è certo, se prestiamo fede alle<br />

cronache bibliche, che con l’Arca<br />

alla loro testa gli ebrei riuscirono<br />

ad annientare le decine di tribù<br />

ostili incontrate durante l’esodo<br />

nel deserto del Sinai.<br />

Il resoconto biblico rappresenta a<br />

riguardo un vero e proprio bollettino<br />

di guerra: le folgori dell’Arca<br />

avrebbero distrutto le armate<br />

degli Etei e dei Gergesei, dei<br />

Gebusei e degli Evei e di un’altra<br />

decina di popolazioni che vivevano<br />

nella fascia di Canaan nel 13º<br />

secolo a.C.. In che cosa consistessero<br />

queste folgori divine non<br />

è chiaro; in alcuni passi la Bibbia<br />

sottintende la presenza di un non<br />

meglio identificato angelo sterminatore,<br />

mentre in vari versetti<br />

dell’Esodo e nel Secondo libro di<br />

Samuele si dice chiaramente che<br />

chiunque toccava l’Arca moriva<br />

percosso da Dio. Come accadde<br />

ai figli di Aronne, sebbene fossero<br />

proprio loro gli esperti custodi<br />

della reliquia, e ad un certo Oza<br />

che, volendo impedire che l’Arca<br />

si rovesciasse durante un trasporto,<br />

la afferrò con le mani morendo<br />

all’istante, tra la costernazione<br />

generale.<br />

34 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong>

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