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tuazione a dare il meglio di sé. Il Simone<br />
senza palco è molto più timido<br />
ed introverso, pensa agli aspetti<br />
importanti della vita, si dedica alla<br />
famiglia e al lavoro, litiga per strada<br />
se qualcuno compie effrazioni in<br />
macchina.<br />
Anche di giorno mi capita d’intrattenere<br />
gente per lavoro, riesco a<br />
tenerla mezz’ora seduta intorno ad<br />
un tavolo, anche senza la musica;<br />
è per questo che vedo in me due<br />
Simone paralleli”.<br />
A questo punto è quasi d’obbligo<br />
chiedere quale sia il rapporto di<br />
Simone Liga con Luciano Ligabue.<br />
“Rapporti personali e privati - risponde<br />
- con Ligabue, purtroppo,<br />
non ci sono mai stati, a parte tre regali<br />
che mi sono arrivati direttamente<br />
a casa da parte sua, cosa che mi<br />
ha fatto tantissimo piacere. In più c’è<br />
stata una citazione, che lui stesso<br />
ha fatto nella sua pagina, sui Terzo<br />
Tempo, ma non si è mai andati oltre.<br />
Da quanto ci hanno raccontato<br />
Ligabue non ha mai avuto un occhio<br />
particolarmente dolce nei confronti<br />
delle tribute band, forse anche perché<br />
ce ne sono troppe e tante che lo<br />
interpretano male, scimmiottandolo,<br />
tentando di creare una copia fedele.<br />
Questo ci ha sempre differenziato:<br />
i Terzo Tempo non sono una copia,<br />
ma un vero e proprio tributo, che ha<br />
la fortuna di avere grandi musicisti<br />
che suonano a livello di quelli di Ligabue<br />
e un front man con una voce<br />
molto simile alla sua, ma noi diamo<br />
del nostro sempre, cambiando anche<br />
i pezzi, rendendoli rock o soft, in<br />
un locale in cui ci esibiamo in versione<br />
acustica.<br />
Ci teniamo molto a mantenere la<br />
nostra identità di Terzo Tempo,<br />
viviamo un minimo di esaltazione<br />
nelle grandi serate, ma in ogni<br />
modo restiamo sempre con i piedi<br />
per terra. Interpretiamo, quindi, Ligabue<br />
in maniera fedele, ma anche<br />
personale”.<br />
Quali sono le emozioni su un<br />
palco?<br />
“Ogni volta che sali su un palco le<br />
emozioni sono tantissime. Quando<br />
parte la sigla è sempre come se<br />
nascessi per la prima volta in una<br />
dimensione nuova, nuovissima, anche<br />
se è un’emozione che hai già<br />
vissuto. Il batticuore dura almeno<br />
per due canzoni e il primo approccio<br />
con il pubblico, anche se è un<br />
pubblico amico, è comunque sempre<br />
un primo approccio, quindi ogni<br />
volta è diversa dalla precedente.<br />
Questa cosa spero rimanga sempre<br />
e, quando svanirà, ci chiederemo se<br />
sarà davvero il caso di continuare”.<br />
L’intervista volge alla fine; non<br />
rimane altro da domandare a Simone<br />
se c’è qualcos’altro che voglia<br />
dire ai nostri lettori.<br />
“Voglio concludere - dice - con un<br />
grande ringraziamento a Zio Alex,<br />
così è noto il nostro manager, che<br />
da sempre ha creduto in noi, ci ha<br />
16 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong>