Istituto Comprensivo – as 2012\2013

Educazione all’affettività e educazione sessuale
Poiché le emozioni sono alla base del comportamento individuale e sociale, anche
l’apprendimento ne è condizionato. È necessario quindi prestare attenzione non solo alla sfera
della razionalità, ma anche a quella dell’affettività, le cui carenze possono provocare disagi che
si manifestano come fragilità e insicurezze comportamentali. L’educazione all’affettività mira a
sviluppare negli alunni capacità di ascolto e espressione dei propri sentimenti e delle proprie
emozioni, della propria interiorità nel rispetto degli altri, condizione questa per avere un buon
rapporto con sé stessi e saper intrattenere delle buone relazioni con gli altri. In questa
dimensione relazionale-affettiva viene proposto, soprattutto ai ragazzi della Scuola Secondaria
di primo grado, un percorso di educazione sessuale mirato non solo a dare corrette
informazioni sull’argomento, ma anche a guidare i preadolescenti all’acquisizione della propria
identità e del proprio ruolo, con lo scopo di educare i sentimenti e le relazioni affettive, di far
crescere in loro un’attenzione per lo sviluppo personale e sociale proprio e altrui e di
promuovere l’autostima e il sentirsi bene nella “propria pelle”.
Educazione allo sport
La scuola intende avviare gli studenti a varie discipline sportive, individuali e di squadra; le une
consentono di apprendere valori quali il rispetto delle regole, l’abitudine al sacrificio e la lealtà
intesi come condotta di vita e non limitati alla competizione, le altre permettono di acquisire
anche il rispetto per il prossimo, l’abitudine alla solidarietà e alla collaborazione reciproca.
Valorizzando tale educazione, l’Istituto intende dare riconoscimento all’importante ruolo sociale
ed educativo dello sport come fattore di inserimento e partecipazione alla vita relazionale, di
tolleranza, di accettazione delle differenze e di rispetto delle regole, contrastando così i non
valori trasmessi da uno sport di tipo “affaristico” divulgato dai mass media e impostato sulla
ricerca del risultato a ogni costo, del successo, della vittoria ottenuti con qualsiasi mezzo.
Obiettivo della pratica sportiva è anche quello di aiutare i giovani a superare le fragilità che
sempre più manifestano nei confronti del mondo, evitando che il disagio nel raffrontarsi con gli
altri e con sé sfoci nella ricerca di stimoli forti, che possono condurre allo sviluppo di gravi
dipendenze come l’alcolismo, il tabagismo e il doping.
L’attività motoria va dunque intesa non solo come forma di gioco, ma anche come risorsa
fondamentale per lo sviluppo e la crescita di ogni individuo e, di conseguenza, della società di
cui egli fa parte.
Per quanto riguarda le proposte motorie, per ogni ordine di scuola verranno poste particolari
attenzioni all’età degli studenti, allo stato psico-motorio, allo sviluppo delle capacità fisiche,
mentali, emotive e relazionali.
Nelle Scuole dell’Infanzia saranno attuati progetti di psicomotricità, con i docenti di sezioni
affiancati da un esperto.
Nelle Scuole Primarie, oltre alla collaborazione delle Associazioni Sportive del territorio, che
offrono agli alunni la loro disponibilità e professionalità, la pratica motoria viene valorizzata con
progetti in collaborazione con il CONI, con il Ministero dell’Istruzione, con la Regione, con le
Associazioni sportive locali: i progetti Alfabetizzazione motoria nella Scuola Primaria,
Movimento in 3S, minibasket, tiro con l’arco, rugby, aikido, karate, minivolley, atletica leggera,
attività psicomotoria, prevedono l’affiancamento di un esperto al docente di classe.
L’avviamento alla pratica sportiva nelle Scuole Secondarie di primo grado è realizzato anche
quest’anno con l’istituzione del Centro Sportivo Studentesco (CSS), la struttura che
organizzerà le attività sportive scolastiche; l’istituzione del CSS consentirà lo svolgimento di
attività extracurricolari di avviamento alla pratica sportiva che favoriscano la partecipazione
alle manifestazioni sportive studentesche (GSS).
Educazione alla sicurezza stradale
La scuola è chiamata a svolgere un ruolo di primo piano nella costruzione della “cultura della
sicurezza stradale” attraverso percorsi formativi finalizzati allo sviluppo nei giovani:
- dell’autonoma capacità di giudizio;
- della responsabilità personale e sociale;
- della conoscenza e del rispetto delle norme di legge;
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