09.07.2015 Views

SENZA LA MIA AUTO - Amici della Bicicletta di Verona

SENZA LA MIA AUTO - Amici della Bicicletta di Verona

SENZA LA MIA AUTO - Amici della Bicicletta di Verona

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

normativeACCOLTO IL RICORSO DEGLI ADB VERONESI: <strong>LA</strong> PARO<strong>LA</strong> AL<strong>LA</strong> CORTE COSTITUZIONALERestituiti i punti patente ai ciclisti ma non è finita<strong>di</strong> Renzo Segala Avvocato e socio AdBUn altro passo avanti è stato fatto inor<strong>di</strong>ne alla problematica <strong>della</strong> decurtazionedei punti patente ai ciclisti cheviolano norme del Co<strong>di</strong>ce <strong>della</strong> Stradaintrodotta nel pacchetto sicurezza delluglio dello scorso anno.Dopo i primi ricorsi che abbiamo fattocon la stessa tempestività con la qualela Polizia Municipale <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> avevaapplicato in<strong>di</strong>scriminatamente la norma,il Comune <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> aveva fattoun primo passo in<strong>di</strong>etro interpretandol’art. 219 del CdS in maniera più restrittiva.In pratica veniva riconosciuto chele sanzioni accessorie (detrazione punti)dovevano applicarsi solamente nelcaso <strong>di</strong> infrazioni che comportassero lasospensione, il ritiro e la revoca <strong>della</strong>patente e non già la sola decurtazionedei punti.Venivano così restituiti i punti patentetolti a tre nostri associati sorpresi inbici in controsenso lungo Via Cesiolo.Restava però ancora in sospeso l’altroaspetto, a nostro avviso ancora piùimportante, circa la legittimità <strong>della</strong>parte restante <strong>della</strong> norma, quella<strong>della</strong> revoca dei punti ai ciclisti cheinfrangevano quelle norme comportantisospensione, ritiro e revoca <strong>della</strong>patente, che i Vigili Urbani veronesipuntualmente applicavano.A seguito <strong>di</strong> un ricorso presentato perconto <strong>di</strong> Roberta C., nostra associata,il Giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Pace <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> ha accoltoanche le altre obiezioni sollevate circal’illegittimità costituzionale dell’interanorma e ha inviato gli atti alla Cortecostituzionale. Atten<strong>di</strong>amo quin<strong>di</strong> orala pronuncia <strong>della</strong> Corte circa la legittimitàcostituzionale dell’articolo 219del co<strong>di</strong>ce <strong>della</strong> strada ritenuto dalGiu<strong>di</strong>ce in contrasto con gli articoli 3(uguaglianza), 24 (<strong>di</strong>ritto alla <strong>di</strong>fesa) e97 (imparzialità dell’amministrazionepubblica). In attesa del verdetto, cheMontecitorioci auguriamo accolga la tesi fortementesostenuta da FIAB circa l’illegittimitàcostituzionale <strong>della</strong> decurtazionedei punti patente ai ciclisti, vorrei ringraziaretutti i soci che ci hanno sostenutoin questa giusta battaglia e che cihanno permesso, forse primi in Italia,<strong>di</strong> porre la questione avanti la CorteCostituzionale.<strong>LA</strong> POSIZIONE DEL<strong>LA</strong> FIAB SUL CASCO PROVOCA CRITICHE E PROTESTE, SBAGLIATECasco o non casco noi siamo per la sicurezza<strong>di</strong> Bepo Merlin Direttore FIABLe cronache estive hanno dato ampiorisalto alla legge <strong>di</strong> approvazione delNuovo Co<strong>di</strong>ce <strong>della</strong> Strada e l’hannofatto in maniera confusa e sbagliata.Come già abbiamo scritto, grazie ancheal nostro intervento in CommissioneTrasporti <strong>della</strong> Camera, la norma cheprevedeva l’obbligatorietà del casco pertutti i ciclisti non è passata.Il Senato, approvando la legge in viadefinitiva, non poteva che approvarlanello stesso testo inviato dalla Camera.Il casco, quin<strong>di</strong>, non è obbligatorionemmeno fino ai 14 anni, come erroneamentescritto da molti giornali.La cosa ha fatto inorri<strong>di</strong>re molti traquelli che non la pensano come noi.I ciclisti sportivi sono tra questi e cihanno accusato <strong>di</strong> incoscienza.Niente <strong>di</strong> più falso. Sappiamo per esperienzache i ciclisti sono più sicuri dovesono più numerosi, per almeno due mo-tivi: primo perché hanno più peso neiconfronti delle Amministrazioni localie ottengono misure favorevoli alla ciclabilità,secondo perché <strong>di</strong>ventano piùvisibili e rispettati da parte dei conducenti<strong>di</strong> veicoli a motore.Secondo questa logica, che noi riteniamogiusta, l’obbligo del casco per salvaredelle vite umane (cosa vera) ne sacrificavamolte <strong>di</strong> più.È assodato, infatti, che l’uso quoti<strong>di</strong>anoPalazzi legislativi25e moderato <strong>della</strong> bicicletta salva moltepersone dagli effetti delle malattiecar<strong>di</strong>ache, del <strong>di</strong>abete, dell’obesità ingenere e (ultima ricerca americana) <strong>della</strong>menopausa.Troppi vantaggi che si perderebberoscoraggiando l’uso <strong>della</strong> bicicletta,come l’obbligatorietà del casco avrebbefinito per fare.L’obbligatorietà del casco non è un tabùassoluto ma non è nemmeno l’unica misuraper la sicurezza dei ciclisti.Anzi, non è neppure la misura prioritaria.I ciclisti sportivi indossano sempreil casco?Fanno bene e anche noi faremo bene adabituarci. Una piccola <strong>di</strong>fferenza fra glisportivi e noi, però c’è. È simile a quellache c’è tra i piloti <strong>di</strong> formula uno e gliautisti normali.I piloti <strong>di</strong> formula uno portano il casco,gli altri no.Eppure anche qualche automobilistanormale potrebbe salvarsi con il casco.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!