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A Villa Vogel i “funerali laici” - Il Reporter

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36 Marzo 2008CULTURALA MOSTRA. A Palazzo Vecchio le opere dell’artista livornese che realizzò l’affresco della stazioneI venti di Talani soffiano su FirenzeCaterina GentileschiGiampaolo Talani, l’artista di “Partenze”.Dell’affresco che saluta eaccoglie i viaggiatori di passaggionella stazione Santa Maria Novella.Un maestro di sguardi e di persone. Cheracchiude pensieri nei volti segaligni e neicolori brillanti. E’ stata inaugurata il 7 marzonella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, la mostraantologica “Rosa dei Venti”, che racchiudel’excursus di questo artista toscano, uno deipiù amati e celebri del granducato. 55 dipintiprovenienti da collezioni pubbliche e private– sia italiane che straniere, due in particolarevengono da Stati Uniti e Giappone - insiemead una scultura che rimarrà collocata per quasidue mesi sotto la Loggia degli Uffizi e un’installazioneche si trova nel bel mezzo di Piazzadella Signoria. Un evento significativo cheintende celebrare la carriera trentennale di unmaestro del contemporaneo, partito da una cittadinadella costa toscana e arrivato in tutto ilmondo. Un trentennio che ha posto Talani trai protagonisti dell’arte internazionale; dal giovanileciclo di affreschi di fine anni ‘70 per laChiesa di San Vincenzo, vicino a Livorno, suopaese natale, alle mostre americane ed europeedegli anni ‘80 e ‘90, fino alle grandi esperienzepubbliche di Napoli, Arezzo, Fiesole, Milano,Bologna, Palermo degli anni 2000. Fino alnoto e ammiratissimo affresco della Stazionedi Firenze. L’esposizione appena inaugurataè suddivisa in otto sezioni che richiamanol’attenzione su altrettanti momenti artisticidella vita di Talani. Momenti fermati su teledi dimensioni diverse, che mostrano il mondoattraverso gli occhi del pittore. La vita passatavicino al mare. <strong>Il</strong> rumore dei villeggianti, lesfumature dell’orizzonte si ritrovano chiaramente in quadri come“Storie del marinaio” a “Un forte vento di mare”, da “Storie salate”a “Cercatori di pesci”. Poi si sposta verso lidi nuovi, diversi: da“Musicisti” a “Finisterre-Partenze”. Ad aumentare la suggestione,l’allestimento curato da Paolo Nocentini e Giacomo Violi Pini chehanno utilizzato degli infissi antichi per dare maggior risalto alleopere esposte. Un bronzo alto tre metri – posizionato sotto la loggiadegli Uffizi - abbaglia e invita alla scoperta. E’ la prima voltache il maestro si cimenta con una scultura di tali dimensioni. Acompletare il percorso, l’installazione allestita da Talani insiemeal suo staff di collaboratori su piazza della Signoria. L’iter dellamostra, curato da Laura Farina, è complesso e articolato, accompagnail visitatore alla scoperta di un artista attuale e poliedrico.L’evento, promosso dal Comune e dalla Provincia di Firenze, dallaGalleria degli Uffizi e dalla Regione, ha avuto anche il beneplacitodel Ministero dei Beni Culturali che ha acquisito due opere delmaestro, una per il Museo del Vittoriano e una per la Collezionedel Quirinale. La mostra rimarrà aperta fino al 27 aprile con orario10,30-18,30. Ingresso gratuito.LA RECENSIONE. La prima avventura editoriale di uno scrittore fiorentino. Tra rabbia e doloreLa forza di reagire a un futuro cattivo e inattesoilippo Frittelli, fiorentino, 35 anni. <strong>Il</strong> suoFromanzo, pienamente autobiografico, si intitola“Anarchia in casa mia” (Giraldi Editore,euro 17,00) ed è una spietata riflessione sul lungocammino personale che segue all’evento tragicoe inaspettato della perdita del fratello. Eppure imedici avevano detto che quel male terribile sipoteva curare e, infatti, dopo un anno e mezzodi chemioterapia tutti avevano ormai sperato. Mail dramma, si sa, è sempre in agguato e la finedi Lorenzo (questo il nome del fratello) segnaDue ombre amiche olio su tela, 2005, cm 80x120l’inizio di una vita diversa, completamente nuovarispetto a un presente in cui, addirittura, si progettanovacanze al mare e serate con gli amici. <strong>Il</strong>dolore, quello inarrivabile e sconvolgente di unaperdita così grave, diventa il centro di un’esistenzadifficile e finisce per determinare i momenti egli accadimenti di una vita che somiglia sempredi più a un caos. Una confusione fatta d’angoscia,senso di impotenza e ansia. Cose che finisconoper disegnare una nuova realtà, abnorme e pesante,che forse solo il fondo del precipizio – rappresentatoda un epilogo thailandese – potrà riscattare.Per facilitare in seguito una nuova partenza.Sullo sfondo, con cadenze letterarie ben scritte,una Firenze disincantata ed il provincialismodella Toscana della costa. “Anarchia in casa mia”segna anche il debutto nella narrativa di FilippoFrittelli, finora regista ad autore di teatro. Al suoattivo diversi lavori, tra cui “Commedia Necessaria”(2006) e “Ora pro nobis” (2007). Un suo raccontoè in corso di pubblicazione nell’antologiafiorentina Giulio Perrone./C.B.907943

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