4 Marzo 2008 ISOLOTTO • LEGNAIA • SOFFIANOFATTI E PERSONEL’INCHIESTA. I paradossi delle piste per bici, molte e ben tenute. Ma non ben distribuiteUn quartiere ciclabile solo a metàUn percorso corre parallelo all’Arno ma taglia fuori Legnaia e Soffiano.E i ciclisti devono fare molta attenzione per pedalare senza rischiGiovanni RizzoBicicletta e quartiere: unrapporto conflittuale. E’un quadro in chiaroscuroquello che emerge a propositodella ciclabilità del quartiere,che se da un lato presenta unarete “a pedali” abbastanza estesa,almeno rispetto agli standard delresto della città, dall’altro ha ilgrave limite di non essere utile pergli spostamenti quotidiani versoposti di lavoro, stazioni, scuole. Lepiste ciclabili, infatti, tagliano quasitutto il quartiere da via Canova aviale dei Bambini, con un percorsosostanzialmente parallelo all’Arnoche lascia però del tutto esclusa laparte più a sud, quella di Legnaiae Soffiano. A questo primo limitesi aggiunge il fatto che l’unicocollegamento ciclabile con il restodella città è costituito dalla passerelladell’Isolotto, costringendocosì il ciclista intenzionato a raggiungereil centro - risparmiandosila giungla di traffico della zona diPonte alla Vittoria - a passare perle Cascine. Unvero peccato,perché le pistee i percorsi ciclabilidel quartieresono tuttiin discrete condizionie permettono davvero dimuoversi in tranquillità. Un buonesempio in questo senso è la pistaciclabile tra via Massa e via Modigliani,per lunghi tratti protettada barriere, fondamentali certo perevitare gli investimenti, ma soprattuttoper scongiurare il pericoloche le piste siano utilizzate dagliautomobilisti per parcheggiareSembra di trovarsisu piste createun po’ dove capitae non razionalmenteabusivamente. Funzionali sono poii percorsi misti, come quello di viaCanova, ricavato su un marciapiedelargo abbastanza da permettereuna pacifica convivenza tra ciclistie pedoni. Resta in ogni caso lasensazione ditrovarsi su pistecreate “un po’dove capita”e non secondoun disegnorazionale e rispondentealle logiche dei flussi dimobilità, come testimoniato ancheda diversi ciclisti abituali, residentinel quartiere. “Uso la bici per andarea scuola in centro – diconoClaudia e Agnese, studentesse delliceo Machiavelli – ed è un problemagirare senza correre rischi: nonci sono piste ciclabili e in alcunipunti, come in via del Bronzino, èmolto pericoloso stare sulla strada,tra macchine parcheggiate e autoche suonano. Di conseguenza citocca salire sul marciapiede, suscitandol’ira di qualche pedone,oppure prendere qualche stradaalternativa contromano”. Similiproblemi sono quelli sollevati daFrancesca, pendolare che usa labici tutti i giorni per andare a prendereil treno. “<strong>Il</strong> percorso fino allastazione non è agevole – spiega -dal momento che per chi come menon abita in prossimità dell’Isolotto,non è conveniente usare lapasserella, quindi sono costretta apassare con grande pericolo da viadel Sansovino, attraversare l’Arnoe raggiungere Santa Maria Novellaaffrontando i viali o stando sulmarciapiede, che specie su Pontealla Vittoria è particolarmentestretto”.PROGETTI. Sempre più piste e meno autoMa il futuro si mette i pedalil futuro del quartiere è in biciclet-almeno stando alle intenzioniIta,dell’amministrazione. E se per orapoco o nulla è stato fatto, lo si devesoprattutto alle cantierizzazionidella tramvia che non consiglianodi togliere altro spazio a una circolazionegià difficile, ma una voltache tutto il complesso di opere saràa regime la bicicletta potrà davveroessere un mezzo alternativo e sicuroper gli spostamenti verso il centroe i comuni limitrofi. Innanzitutto,lungo l’intero tragitto della Linea1 dovrebbe essere realizzata unanuova pista ciclabile che da Scandicci,attraverso viale Nenni, vialeTalenti, via del Sansovino e il pontetramviario arriverà fino in centro.Quest’ultimo nuovo punto di attraversamentodell’Arno sarà soltantouno dei nuovi ponti ciclo-pedonaliche dovrebbero essere creati: unanuova passerella infatti sorgerà traquella dell’Isolotto e quella sotto alviadotto dell’Indiano, per facilitareil passaggio dall’altra parte dallazona compresa tra via Torcicoda el’Argingrosso, mentre all’altezzadi Mantignanoè allo studiouna quartapasserellache dovrebbepermettere diraggiungerea piedi o in bici la stazione dellePiagge. Inoltre, non appena i lavoridi realizzazione del tubone perSan Colombano lo permetteranno– si parla di due o tre anni – è previstoil prolungamento della pistasul lungarno dei Pioppi, dal pontetramviario fino a Ugnano, nonchéla realizzazione di una nuova pistache andrà a congiungere piazzadell’Isolotto con la zona di Legnaiae San Quirico, per poi incrociarsicon la ciclabile che da Mantignanodovrebbe snodarsi lungo il fiumeGreve fino a viale Nenni. Tra i puntifermi delle nuove realizzazionic’è l’idea di creare un sistema integratodi trasporti, sfruttando siale possibilità esistenti, come nelcaso del ponte per la stazione ferroviariadelle Piagge, sia cercandosinergie con la futura tramvia, sullascorta di esperienze simili fatte inalcune città europee.E’ statarecentementepresa in considerazione– eil Quartiere 4,insieme ad alcuneassociazioni come Firenzeinbici,è tra i suoi sostenitori – l’ipotesidi permettere il trasporto dellebici sul tram, come già avviene dadiversi anni con discreti risultati aStrasburgo e a Grenoble, oltre allacreazione in prossimità delle fermatedi strutture atte a permettereun facile e pratico interscambio traAllo studio la creazionedi un sistema integratodi trasporti nel quartiere.E la bici sarà la reginai due mezzi./G.R.INCREDIBILE MA VERO...SACCHI DA 3 KG E 12 KGDI MANGINE SECCO PER CANESPECIALE RAZZENOVITA’-50%NUOVA LINEA IPOALLERGENICA PER GATTO A BASEDI CARNE FRESCA E PESCE FRESCONUOVA LINEA VETERINARIA PER CANE E GATTOINIZIA LA BELLA STAGIONE!!!€20T-SHIRTA PARTIRE DA €20AFFRETTATI!!!L’OFFERTA E’ VALIDA FINO AD ESAURIMENTO SCORTE...via Pisana 58/R Firenze Tel. 055.220191Aperto tutti i giorni feriali Matt.:9.00-13.00 Pom.: 15.30-20.00Toilette, accessori ed alimenti specializzati826356 per i vostri amici a 4 zampeISTITUTOPARITARIOESAMI DI STATO NELLA TUA CITTA’LICEO LINGUISTICOIstituto TecnicoIndustriale per:Istituto TecnicoIndustriale per:INFORMATICAELETTRONICA ETELECOMUNICAZIONIVai Ghibelllina, 77 Firenze 055 2469139 - 055 2479964823630
FATTI E PERSONEISOLOTTO • LEGNAIA • SOFFIANOMarzo 2008VIA CHIUSI. Ataf assicura: da primavera basta autobus della linea 9 fermi sotto le caseVia il capolinea, torna la fermataDopo le lettere, le telefonate dei cittadini e l’interessamentode <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>, l’azienda di trasporto pubblico fa sapereche il bus avrà un solo capolinea: quello a Porta al Prato5Teresa MildriCapolinea dell’autobus 9, ancora unpo’ di pazienza: sarà tolto da viaChiusi, dove rimarrà solo una fermata.Eravamo stati noi, nel numero didicembre de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>, a sollevare la questione.Nel frattempo, con le vostre lettere ci avetesegnalato che alla fine di febbraio non si eraancora mosso nulla. Abbiamo chiesto spiegazioni.<strong>Il</strong> capolinea del 9 sarà tolto da via Chiusi. Nonsarà più spostato all’ultima fermata di via Canova,come era previsto, masarà addirittura eliminato. Lalinea 9 avrà un solo il capolineaa Porta al Prato. All’aziendadi trasposto pubblico fiorentinoabbiamo chiesto ancheun data: la novità dovrebbepartire intorno al 20 marzo. Nell’articolo pubblicatolo scorso dicembre era spiegato come lospostamento del capolinea avrebbe comportatouna nuova segnaletica stradale, in prossimitàdi quello nuovo, e nuove strisce pedonali. I lavorinon erano diretta competenza di Ataf, e almomento non sono ancora stati fatti. Ecco cheallora, per non allungare ulteriormente i tempi,l’azienda di trasporto pubblico ha lavoratoa una nuova soluzione. Togliere il capolineada via Chiusi e lasciare solo quello di Porta alPrato, accontentando così i fruitori della linea 9che abitano lungo via Canova - che non dovrannopiù attendere le lunghe soste al capolinea - egli abitanti della stessa via Chiusi.Saranno così finalmente contenti i numerosiabitanti del quartiere che hanno scritto o telefonatoin redazione, perché,come è spiegato in una dellelettere che ci sono arrivate, “lospostamento – fra le altre cose- era stato urgentemente richiestocon una raccolta di firmedagli abitanti di via Chiusi,causa il rumore dei motori, spesso accesi insosta, che con le vibrazioni prodotte fanno tremarei vetri di casa; oltre a questo il fumo degliscarichi rende l’aria irrespirabile”.La lettera poi continua spiegando che la situazione,con l’inverno, è diventata se possibileLa stazione finalenon sarà spostatain via Canova:verrà eliminataancora più “sgradevole”, perché con il freddo“il mezzo – è scritto – non lo spegne quasi nessuno”,e il problema si è dunque acuito, senzacontare che le rigide temperature registratenelle settimane scorse hanno aumentato anche idisagi per gli utenti della linea 9 che abitano oltreil capolinea: quei cittadini, infatti, sono staticostretti a percorrere un bel tratto di strada apiedi, o a dover attendere lunghi minuti di sostaalla stesso fermata iniziale del bus. La soluzionetrovata consentirà, anche, all’azienda di trasportopubblico di armonizzare le fermate dellalinea 9 con le altre linee di autobus che effettuanolo stesso tratto di via Canova. “Poiché adistanza di quasi due mesi – conclude la lettera– non sono ancora iniziati i lavori richiesti perl’attuazione dello spostamento, potete chiederevoi, per cortesia, cosa aspettano ancora ondesollecitare quanto richiesto?”. È quanto abbiamofatto. E la risposta sta nelle righe sopra.SOLIDARIETÀUna “Rete” di aiuti a disposizione dei nonni in difficoltànziani soli? Difficoltà negli spostamenti? Problemi per an-a fare una visita medica o la spesa al supermercato?AdareNessun problema: nel quartiere, infatti, è possibile fare il pienodi generosità, grazie alla Rete di solidarietà, il servizio gratuitoche aiuta i cittadini in difficoltà a risolvere i propri problemi.Per rivolgersi alla Rete di solidarietà del quartiere 4, e chiederecosì aiuto in caso di bisogno, è sufficiente telefonare al numero055/7877776.Al servizio della Rete di solidarietà sono presenti circa venti volontariche, grazie al loro impegno e alla loro attività, permettonoal servizio di essere aperto tutte le mattine, dal lunedì alvenerdì, e due pomeriggi la settimana, il martedì e il giovedì. LaRete di solidarietà è un servizio che viene gestito dall’Auser Filod’Argento del quartiere 4, un’associazione di volontariato e dipromozione sociale tesa a valorizzare gli anziani e a far crescereil loro ruolo attivo nella società. Nata nel 1989 per iniziativadella Cgil e del Sindacato dei pensionati Spi-Cgil, si propone dicontrastare ogni forma di esclusione sociale, migliorare la qualitàdella vita, diffondere la cultura e la pratica della solidarietàperché ogni età abbia un valore e ogni persona un suo progettodi vita attraverso cui diventare una risorsa per sé e per gli altri.“<strong>Il</strong> 99% delle richieste di assistenza che arrivano al nostrocentralino – spiega il responsabile Gabrio Livi – arrivano daglianziani del quartiere. I maggiori aiuti si concentrano perl’accompagnamento a visite mediche, dal parrucchiere, a farela spesa, alle poste. In tanti chiedono, invece, soltanto un po’ dicompagnia in casa, per alleviare il senso di solitudine. In totale,nell’intero arco del 2007 ci sono arrivate 650 richieste di aiuto,480 delle quali erano richieste di accompagnamento. Pochissimele telefonate arrivate direttamente dai giovani”. /J.S.856316LA TUA AUTO???LA COMPRIAMO NOI!!!861265AUTO INCIDENTATE, USATE DI TUTTE LEMARCHE ANCHE CON MOTORE FUSO E CONSEQUESTRI AMMINISTRATIVI,FUORISTRADAPAGAMENTO IN CONTANTIAUTOBAZAR MASSIMA SERIETA’MANUEL320.8270715