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A Villa Vogel i “funerali laici” - Il Reporter

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FIORENTINA. Ecco la nuova punta esterna, tutta velocità, della squadra violaPapa Waigo: “Voglio crescere a Firenze”Francesca BandinelliDal Senegal a Verona. Oggi a Firenze, passando per Cesenae Genova. Dopo il suo personale “giro d’Italia”, il neo attaccanteè pronto a mettersi in gioco e non teme la concorrenza.<strong>Il</strong> suo sogno? Entrare subito nel cuore dei tifosi<strong>Il</strong> calcio, il suo calcio, è stare insieme.Lottare e poi gioire peruna stessa causa, vedere i compagniche corrono verso di te perabbracciarti, per condividere le stesseemozioni. I gol contano, certo, ma nonsono tutto. Papa Waigo, il nuovo acquistodi Pantaleo Corvino, sorride eguarda avanti. “Ho realizzato un sogno– dice – da piccolo giocavo per strada,con i miei amici e subito ho capitoquanto fosse bello questo sport”. Nonha fame di protagonismo, tutt’altro.“Voglio crescere, mettermi alla prova,misurarmi con i miei compagni. Nonmi voglio fermare”. Non adesso, che ilgrande sogno si è trasformato in realtà.Papa Waigo, dal Senegal al Verona, finoalla Fiorentina.La grande opportunità è finalmentearrivata?Quanti passi in avanti… Sì,perché dal settore giovanilesono passato in prima squadra.Poi un anno a Cesena,qualche mese a Genova eora qui. In un club importante,pronto a mettermi a disposizione.Adesso, quali sono i suoi obiettivi?Dico solo che è bellissimo. E’ un po’come un sogno. Io ho tanta voglia didimostrare, di voler crescere, di andareavanti e crescere ancora. <strong>Il</strong> resto nonconta.La concorrenza, insomma, non laspaventaAffatto. Nella Fiorentina ci sono tanticampioni e per me sarà comunqueun’occasione irripetibile. Vederli incampo, allenarmi con loro…Non misembra vero.Si racconti. Dove ha iniziato a giocarea calcio?Ho imparato per la strada e sulla spiaggia,in Senegal. E lì ho scoperto quelloche succede se segni un gol: tutti ti corronointorno e ti abbracciano. <strong>Il</strong> calcioè gioia. Ti senti coinvolto. E ho deciso didiventare calciatore. Per stare insieme.In Italia non tutti gli attaccanti lapensano come lei…Io sono fatto così. Pensi che quando midomandano a chi assomiglio, io rispondoche in campo sono semplicementeme stesso. Sono Papa Waigo e basta.E quel modo così particolare di esultaredopo un gol? Da dove nasce?Lo fanno in Senegal i nostri guerrieriprima di lottare. E’ stato un gesto belloe soprattutto spontaneo che è nato a Cesena.Lo feci dopo aver realizzato il mioprimo gol e poi mi sono semplicementeripetuto. Racchiude, per certi versi, lamia concezione delle cose, perché nellavita ti devi conquistare tutto, non tiviene regalato mai niente. Devi lottare,come i guerrieri senegalesi.Intanto i tifosi viola sono già andati aripescare i suoi due gol segnati controla Juventus, lo scorso anno in B. PapaWaigo è davvero l’anti-Juve?Nella vita devi lottare,come i guerrieri senegalesiHo sempre sognato di realizzare un golcontro una grande squadra, magari potessiripetermi adesso (ride, ndr). Chissàcome sarebbero felici i miei nuovitifosi. Conosco la grande rivalità chec’è tra i due club e sono pronto a raccoglierela sfida. Intanto però devo ancoradimostrare tutto il mio valoreTecnicamente, invece come si descrive?Sono un attaccante esterno, punto sullavelocità, cerco di aiutare la squadrae… se vengono i gol tanto meglio. Nonaggiungo di più, però. Vorrei che a parlarefosse il campo, perché i suoi giudizisono insindacabiliA chi si ispira?A Papa Waigo e non ho un modello diriferimento. La semplicità è nel mioDna e non amo i paragoni. Sono ungiocatore a cui piace mettersi in discussionee che pensa soltanto a completarela propria maturazione agonistica.907480

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