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4/Discussione e conclusionie&panno 38 (2) marzo-aprile 2014 • Suppl. 1biologico relativi alla catena alimentare in subaree ben definitedel Litorale Domizio-Flegreo e Agro Aversano.In siti come quello di Taranto, nei quali le conoscenze epidemiologichee ambientali sono numerose e di elevata qualità,è ora possibile prevedere procedure di valutazioneintegrata dell’impatto ambientale e sanitario.Le priorità delle ulteriori ricerche relative all’impatto sulla salutedelle esposizioni presenti nei SIN qui analizzati sonoriassunte di seguito.Innanzitutto è necessario procedere a una caratterizzazioneambientale e dell’esposizione della popolazione che adotti ipiù recenti ed evoluti metodi per la valutazione integrata deldanno ambientale e sanitario, includendo anche attività dibiomonitoraggio umano. Attività di biomonitoraggio sonoappropriate, in particolare, in presenza di specifici inquinanti(es: policlorobifenili-PCB, piombo o altri metalli), soprattuttoquando si studiano popolazioni di dimensioniesigue per le quali le stime di rischio sono inevitabilmenteimprecise. In queste situazioni, valutare l’esposizione sullabase del biomonitoraggio può essere utile per pianificare interventidi sanità pubblica. 6 In alcuni casi può essere utile, afini di ricerca, utilizzare disegni di studio con entità statistichea livello di disaggregazione spaziale più fine di quellocomunale (dalla sezione di censimento all’individuo) comeanche, in situazioni particolari, studi analitici ad hoc, di tipocoorte o caso-controllo, con la raccolta a livello individualedi tutte le informazioni rilevanti.La precedente analisi della mortalità per il periodo 1995-2002includeva una valutazione globale del carico di mortalità nei44 SIN; tale analisi aveva mostrato una sovramortalità di9.969 casi (una media di oltre 1.200 casi annui) con la maggioranzadei decessi in eccesso nei SIN del Centro-Sud. 40 Incontinuità con le suddette valutazioni globali è stata effettuataun’analisi dell’incidenza nell’insieme dei SIN coperti dai registritumori che ha osservato un eccesso di incidenza pari rispettivamenteall’8% e al 6% tra gli uomini e tra le donne. 41Inoltre, sono state programmate analisi per sintetizzare ilprofilo di rischio dei residenti nell’insieme dei SIN anche perle tre basi di dati oggetto del presente Rapporto.Il capitolo 9 presenta, a titolo di esempio metodologico,un’applicazione degli approcci statistici che possono essereutilizzati per descrivere il profilo di rischio dei residenti neiSIN applicato alla sola incidenza oncologica. La conclusioneprincipale di questo studio è che non è possibile redigereuna graduatoria in termini di gravità del profilo di incidenzatumorale dei SIN. Infatti i ranghi sono sostanzialmente sovrapposti,come mostrato dagli intervalli di credibilità. Lavalutazione statistica riesce a dire quando non è il caso, comenell’applicazione qui presentata, di fare graduatorie. OgniSIN merita attenzione e ogni SIN ha un profilo caratteristicodi incidenza tumorale. A complemento di questo, siregistra un forte impatto dell’esposizione ad amianto, cherisulta importante in tutti i SIN, e molti eccessi di tumoredel fegato (sia negli uomini sia nelle donne) e di tumore polmonarenelle donne che meritano studi ulteriori.In aggiunta a mortalità, incidenza oncologica e ricoverati,il Progetto SENTIERI (vd capitolo 7)sta affrontando inmodo sistematico il tema della salute infantile e adolescenziale42,43 in relazione alle esposizioni a sostanze tossichein utero o durante i primi anni di vita e della salute riproduttiva.44I limiti e le potenzialità dell’uso dell’indicatore di deprivazionein SENTIERI sono stati già enunciati ma i risultatidi SENTIERI, come di altri studi condotti in relazione agliimpianti di smaltimento di rifiuti, 45,46 pongono il problemadell’equità della distribuzione delle esposizioni ambientaliin Italia. Questo tema delicato si collega al dibattito internazionalesulla environmental justice, riflessione iniziata 47,48e poi sviluppatasi prevalentemente negli Stati Uniti, 49 cheidentifica l’opportunità di un approfondimento anche perstabilire quanto le esposizioni ambientali interagiscano congli stili di vita creando un effetto sinergico a oggi insufficientementecompreso e discusso, e quanto le abitudini individualidelle classi sociali più svantaggiate (es: fumo,alimentazione) costituiscano non soltanto un fattore diconfondimento, ma siano anche un modificatore di effettodi possibile rilevanza. Sull’argomento, che offre spunti disanità pubblica e di ricerca, sono disponibili alcuni contributiai quali si rinvia. 50,51CONCLUSIONIIl Progetto SENTIERI ha rappresentato la prima trattazionesistematica in Italia dell’impatto sanitario della residenza neisiti definiti di interesse nazionale per le bonifiche (SIN).Questo Rapporto inoltre presenta, per la prima volta, l’analisidi tre differenti esiti sanitari: mortalità, incidenza oncologicae ricoverati.La peculiarità del Progetto risiede nell’esaminare l’impattosanitario nei SIN annettendo particolare significato alle patologieche, sulla base di una revisione della letteratura scientificainternazionale, risultano associate, con diversi livelli dipersuasività scientifica, alla presenza di una serie di sorgentiinquinanti esplicitamente menzionate nei decreti istitutividei siti stessi. 2La caratteristica di SENTIERI, ossia l’individuazione di ipotesia priori e l’identificazione di esiti sanitari sulla base dellaloro plausibilità in termini di evidenza scientifica, è un approcciodi cautela che minimizza la scoperta di associazioni«falsamente positive», mentre sulle relazioni ipotizzate apriori il nesso causale è più credibile. Tuttavia, per associazionimesse in luce da SENTIERI e prima non ipotizzatesono necessari approfondimenti, in particolare laddove sidisponga di dati di esposizione accurati.Le caratteristiche metodologiche dello studio SENTIERI(in particolare l’utilizzo di tre basi di dati a livello comunale)e il disegno di tipo geografico non consentono, in linea generale,la formulazione di valutazioni causali, ma l’individuazionedi indicazioni di possibile rilevanza eziologica daapprofondire con studi mirati, senza che questo dilazionil’indifferibile risanamento ambientale.131 SENTIERI: MORTALITÀ-INCIDENZA ONCOLOGICA-RICOVERI

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