Epidemiol Prev 2014; 38 (2) Suppl. 1: 1-170WWW.EPIPREV.ITCapitolo 1Razionale e obiettiviRationale and objectives1Dipartimento ambientee connessa prevenzioneprimaria, Istituto superioredi sanità, Roma2OsservatorioepidemiologicoASL Mantova3WHO CollaboratingCentre for EnvironmentalHealth in ContaminatedSites, Roma4Ufficio di statistica,CNESPS, Istituto superioredi sanità, Roma5Istituto di fisiologiaclinica, Consiglionazionaledelle ricerche, Pisa6Unità di biostatistica,Istituto per lo studioe la prevenzioneoncologica-ISPO, Firenze7Dipartimentodi statistica, informaticae applicazioni,Università di Firenze8Dipartimentodi epidemiologiadel Servizio sanitarioregionale, Regione Lazio9Centro europeoambiente e salute,Organizzazione mondialedella sanità, Bonn10Dipartimento di biologiae biotecnologie CharlesDarwin, SapienzaUniversità di Roma11SC Epidemiologia clinicae descrittiva, Istitutoper lo studioe la prevenzioneoncologica-ISPO, FirenzeCorrispondenzaPietro Combapietro.comba@iss.itPietro Comba, 1 Paolo Ricci, 2 Ivano Iavarone, 1,3 Susanna Conti, 4 Fabrizio Bianchi, 5 Annibale Biggeri, 6,7Lucia Fazzo, 1 Francesco Forastiere, 8 Marco Martuzzi, 9 Loredana Musmeci, 1 Roberto Pasetto, 1 Roberta Pirastu, 10Amerigo Zona, 1 Emanuele Crocetti 11RiassuntoL’Istituto superiore di sanità (ISS), in collaborazione con una rete di istituzioni scientifiche italiane operantia livello nazionale e regionale, ha ideato lo Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e InsediamentiEsposti a Rischio da Inquinamento (Progetto SENTIERI) i cui obiettivi, metodi e primi risultati sono stati pubblicatida Epidemiologia & Prevenzione nel 2010-2011. Nel corso del 2013 alcuni risultati del Progetto SEN-TIERI sono stati pubblicati nella letteratura scientifica internazionale, e contestualmente l’«approccio SEN-TIERI» è stato incluso fra quelli ritenuti validi dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per condurreuna prima caratterizzazione dello stato di salute delle popolazioni residenti nei siti contaminati.Il presente Rapporto, frutto di una collaborazione scientifica fra ISS e Associazione italiana dei registri tumori(AIRTUM) già prevista come sviluppo nel precedente rapporto del 2011, ha come obiettivo quello difornire, per i 18 siti di interesse nazionale inclusi nel Progetto SENTIERI e serviti da Registri tumori:un’estensione dello studio di mortalità, aggiornata al 2010; l’analisi dell’incidenza oncologica relativa alperiodo 1996-2005; una prima analisi dei dati di ospedalizzazione relativi al periodo 2005-2010, comedettagliatamente illustrato nel capitolo 2 del presente Rapporto relativo ai materiali e metodi del progetto.La presentazione dei risultati dello studio è riportata nel capitolo 3, mentre il capitolo 4 contiene un commentocritico, una discussione delle caratteristiche metodologiche e una serie di considerazioni conclusive.Nella seconda sezione del rapporto sono presentati approfondimenti su questioni di rilievo in terminidi sanità pubblica e di ricerca scientifica.Questo Rapporto rappresenta una tappa significativa del processo di costruzione di quel sistema permanentedi sorveglianza epidemiologica nei siti contaminati italiani che costituisce la finalità del ProgettoSENTIERI.Epidemiol Prev 2014; 38 (2) Suppl. 1: 15-20Parole chiave: siti contaminati, mortalità, incidenza oncologica, ricoveri ospedalieriAbstractThe Istituto Superiore di Sanità (National Institute of Health-ISS), in partnership with a network of Italiannational and regional scientific institutions, initiated the SENTIERI Project (Epidemiological Study ofResidents in Italian Contaminated Sites-NPCSs), the objectives, methods and initial results of which werepublished by Epidemiologia & Prevenzione in 2010 and 2011. In the course of 2013, some of the SEN-TIERI Project findings were published in international scientific journals, and the «SENTIERI approach» wasamong those sanctioned by the World Health Organization to conduct an initial description of the healthstatus of residents of contaminated sites.The present Report, set up jointly by ISS and the Italian Network of Cancer Registries (AIRTUM), as anticipatedin the 2011 Report, aims to provide, for each of the 18 National Priority Contaminated Sitesincluded in the SENTIERI Project where the Italian Association of Cancer Registries is active, a mortalityupdate to 2010, analyses of cancer incidence (1996-2005 in 17 NPCSs) and of hospital discharges15SENTIERI: MORTALITÀ-INCIDENZA ONCOLOGICA-RICOVERI
1/Razionale e obiettivie&p anno 38 (2) marzo-aprile 2014 • Suppl. 1(2005-2010), as is explained in detail in Chapter 2, pertaining to the project’s materials and methods. The results of the analysesfor each NPCS are presented in Chapter 3, while Chapter 4 includes a critical appraisal, a discussion of the methodologicalapproach and a series of concluding remarks. The second section of the Report takes an in-depth look at important issues ofpublic health and scientific research in contaminated sites.This Report represents an important step towards implementing a permanent epidemiological surveillance system in Italy’s contaminatedsites, the ultimate goal of the SENTIERI Project.Epidemiol Prev 2014; 38 (2) Suppl. 1: 15-20Keywords: contaminated sites, mortality, cancer incidence, hospital dischargesI siti contaminati sono stati definiti dall’OMS (Organizzazionemondiale della sanità) come aree che ospitano, o hannoospitato, attività antropiche che abbiano prodotto, o possanoprodurre, contaminazione del suolo, delle acque superficialio di falda, dell’aria e della catena alimentare, la quale dialuogo, o possa dare luogo, a impatti sulla salute umana. 1I siti contaminati nella definizione dell’OMS sono la risultantedi uno sviluppo economico e industriale aggressivo enon attento alla tutela ambientale. In questo quadro, possonoessersi determinate le condizioni per un accumulo sialocalizzato sia diffuso di contaminanti ambientali con la potenzialitàdi danneggiare la salute umana in relazione all’ampiezzadella contaminazione in oggetto, alla coesistenza diuna molteplicità di agenti inquinanti e alla concentrazione inaree circoscritte di numerose e diverse sorgenti di emissionee rilascio. I siti contaminati, inoltre, sono spesso ubicati inprossimità di aree densamente popolate da abitanti di condizionisocioeconomiche svantaggiate, il che può dare luogoa effetti sanitari ancora più gravi.Sulla base di queste premesse, e consapevole della rilevanzadel problema in Europa, l’Agenzia europea per l’ambiente, inuna recente indagine dell’Environment Information and ObservationNetwork for Soil (EIONET-SOIL), ha stimato piùdi 2,5 milioni di siti potenzialmente contaminati; tra questi,circa 127.000 sono stati già identificati come contaminati in33 dei 38 Paesi che hanno partecipato alla rilevazione. 2 Nelcontempo, l’Ufficio regionale europeo dell’OMS ha avviatoun’attività specifica sull’impatto sanitario dei siti contaminati.Per tale attività è stata costituita una rete di istituzioniscientifiche operanti su questo tema in diverse nazioni con lafinalità di produrre elementi conoscitivi e fornire indicazionisull’impatto sanitario dei siti contaminati e sugli interventi dirisanamento. 1In Italia, a seguito del recepimento della normativa europea,a partire dalla metà degli anni Novanta sono stati messi apunto i criteri per individuare e bonificare i siti contaminatie in particolare è stata definita la nozione di «siti di interessenazionale (SIN) per le bonifiche». Rinviando a Musmeci etal. 3 per una trattazione esaustiva, interessa in questa sedericordare che il riconoscimento di SIN avviene quando lacontaminazione sia di particolare rilevanza per tipologia ediffusione, vi siano rischi per la salute, siano compromesserisorse ambientali di pregio e si determini una situazionedi allarme sociale. I criteri utilizzati dall’ISS per individuaregli standard di qualità da raggiungere attraverso il processodi bonifica per suoli e acque sotterranee (relativi a sostanzeper le quali non si avevano valori di riferimento) e i valoridi tali standard, sono disponibili nella banca dati bonifichedell’ISS. 3A partire dal 2005 l’Istituto superiore di sanità (ISS), in collaborazionecon una rete di istituzioni scientifiche operanti alivello nazionale e regionale, ha avviato una riflessione sull’utilitàe i requisiti metodologici degli studi epidemiologicinei siti contaminati. 4-6 Su queste premesse, nell’ambito delProgramma nazionale strategico «Ambiente e salute» è statoavviato lo Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori eInsediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento (ProgettoSENTIERI).La metodologia del Progetto SENTIERI è stata descritta indue supplementi di Epidemiologia&Prevenzione ai quali sirinvia per una trattazione dettagliata. 7,8 In estrema sintesi, siè effettuata una prima caratterizzazione dello stato di salutedella popolazione residente in 44 SIN attraverso un esamedella mortalità comunale, considerando 63 cause o gruppidi cause, e una serie di ipotesi eziologiche relative alla loroassociazione con una serie di inquinanti fonti di esposizioniambientali nei SIN. Le ipotesi eziologiche sono state ricavateda un’analisi della letteratura scientifica internazionale e laloro persuasività scientifica è stata graduata in termini di evidenzasufficiente, evidenza limitata ed evidenza inadeguata attraversoil lavoro collegiale, multidisciplinare e standardizzatodi un gruppo di lavoro ad hoc. Le valutazioni sono riportatenella tabella 5 di Pirastu et al. 7Sulla base di queste premesse, per gli anni 1995-2002 è stataeffettuata un’analisi della mortalità per causa della popolazioneresidente nei Comuni compresi nei SIN utilizzandocome riferimento la popolazione della Regione in cui sonoubicati i SIN in esame, previa standardizzazione dei dati percondizione socioeconomica (un importante determinante disalute e malattie, la cui distribuzione nei siti contaminati è nelcomplesso meno favorevole che nella popolazione generale).Sull’arco degli otto anni in esame, sull’insieme di SIN si èosservata una sovramortalità corrispondente a circa 10.000decessi, 3.500 dei quali relativi a cause di morte che risultanoassociate con evidenza sufficiente o limitata alle fonti diesposizioni ambientali presenti nei SIN in esame. L’analisidei dati relativi ai singoli SIN consente inoltre di associareeccessi di mortalità per alcune cause alle fonti di esposizioni16 SENTIERI: MORTALITÀ-INCIDENZA ONCOLOGICA-RICOVERI