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5/Caratterizzazione ambientale e valutazione dell’esposizionee&p anno 38 (2) marzo-aprile 2014 • Suppl. 1TRE CASI DI STUDIOSIN Brescia-CaffaroIl sito di Brescia-Caffaro è stato individuato come sito dibonifica di interesse nazionale con Legge 179/02. L’inclusionedel sito tra i SIN trova la sua motivazione nelle evidenzedi contaminazione diffusa da metalli pesanti e PCBriscontrata nel Comune di Brescia e aree limitrofe alle zoneindustriali e, soprattutto, nel rinvenimento negli alimenti dilivelli elevati di PCB, diossine e furani, nonché nella presenzadi PCB nel sangue dei residenti.Le aree circostanti l’industria Caffaro, in passato, eranoquasi interamente destinate a uso agricolo e agrozootecnico,per poi trasformarsi in aree industriali e residenziali.Alla luce di tale livello di contaminazione è stato quindi necessarioeffettuare, nell’area del Comune di Brescia, una valutazionedel rischio igienico-sanitario, per la popolazioneivi residente, connesso alla presenza di aree agricole potenzialmentecontaminate. L’inquinante indice prioritario, perla zona in studio, è rappresentato dalla classe di compostidei policlorobifenili (PCB).Lo studio di esposizione è stato effettuato nel 2007 valutandoprioritariamente il rischio connesso al consumo diprodotti alimentari di origine vegetale e/o animale. 10,11Le due categorie di alimenti sono state considerate separatamente,basandosi su un elevato numero di analisi. Per gli alimentidi origine vegetale sono stati considerati 320 campioniper i PCB totali (PCB tot ) e 50 campioni per i PCB diossinasimili(PCB dl ), mentre per gli alimenti di origine animalesono stati considerati 120 campioni relativi ai PCB tot .In base ai dettagli analitici forniti dai diversi laboratori cheavevano effettuato le analisi (ASL, ARPA, IZS, IstitutoMario Negri) sono state condotte due distinte valutazioniper i PCB diossina-simili e per i PCB totali.La procedura di valutazione ha previsto una preliminare selezionedei dati, raggruppati in diversi «voci alimentari» secondoi criteri definiti dall’Istituto nazionale di ricerca pergli alimenti e la nutrizione (INRAN) che stimano, nella popolazioneitaliana di riferimento, il consumo medio pro capitegiornaliero dei principali gruppi alimentari, differenziatoper fasce d’età. 12,13 I dati dell’INRAN afferisconoanche al database europeo dei consumi alimentari dellaEuropean Food Safety Authority (EFSA - http://www.efsa.europa.eu/it/datexfoodcdb/datexfooddb.htm).Successivamente è stato stimato il consumo giornaliero delcontaminante e, in analogia alla procedura standardizzata diAdR (analisi di rischio) prevista dalla normativa vigente sullebonifiche per il rischio sanitario connesso a suoli contaminatiè stata calcolata la dose media giornaliera (average dailydose-ADD), utilizzata per la stima del rischio connesso a effettitossici (non cancerogeni) e la dose media giornaliera nelcorso della vita (lifetime average daily dose-LADD) utilizzataper la stima del rischio connesso a effetti cancerogeni. Talestima ha previsto l’impiego di opportuni parametri di esposizione,quali la frequenza e la durata d’esposizione (exposurefrequency-EF e exposure duration-ED) e il tempo sul qualel’esposizione viene mediata (averaging time-AT). Di fondamentaleimportanza è il già citato tasso di consumo alimentarepro capite (intake rate-IR).Successivamente, è stata effettuata una stima quantitativadel rischio al quale la popolazione è esposta, integrando lastima dell’esposizione con gli opportuni parametri tossicologici:la reference dose (RfD) per gli effetti tossici e lo slopefactor (SF) per gli effetti cancerogeni, che indica il potenzialecancerogeno della sostanza stessa.Per sostanze caratterizzate da effetti tossici l’accettabilità delrischio prevede il non superamento del livello di riferimento,mentre per sostanze con effetto cancerogeno l’accettabilitàdel rischio è espressa come probabilità incrementale dell’insorgenzadi casi di tumore in una popolazione esposta rispettoa una popolazione non esposta.Un’ulteriore valutazione è stata effettuata confrontando laquantità settimanale di PCB dl assunta pro capite con la dosetollerabile settimanale (tolerable weekly intake-TWI) propostadal Comitato scientifico sull’alimentazione (ScientificCommittee on Food-SCF) dell’Unione europea.I risultati hanno evidenziato un rischio, sia tossico sia cancerogeno,per ingestione di prodotti di origine vegetale soprattuttoper i bambini. Si è rilevato inoltre che, per quantoriguarda la stima del rischio effettuata tramite confronto trail consumo settimanale pro capite per i PCB dl e il consumo«accettabile» stabilito dal SCF, la TWI non viene superataper gli adulti, mentre lo è per i bambini.E’ opportuno osservare, tuttavia, che le stime effettuate sonoconservative, in quanto si è assunto che tutti i prodotti consumatiprovengano interamente dall’area in studio, e inoltresono stati adottati gli stessi consumi alimentari per gli adultie per i bambini. Queste valutazioni hanno permesso di suggerirealle autorità locali la diversificazione della provenienzadei prodotti vegetali, con particolare attenzione alla dieta deibambini. Per quanto concerne i prodotti alimentari di origineanimale, si è evidenziato un rischio per effetti tossici ecancerogeni, per adulti e bambini; in particolare, è emersoche pollame e uova sono tra i prodotti più contaminati.Le attività produttive hanno determinato negli anni emissioniin atmosfera di sostanze tossiche (cloro, mercurio, PCB) chehanno aggiunto il loro contributo alla contaminazione dell’areae all’esposizione della popolazione. A tale proposito èstato effettuato uno studio specifico da parte dell’ISS insiemeall’Istituto Mario Negri nel periodo 2007-2008 su alcuni contaminantinell’aria ambiente (PCB, PCDD/PCDF, IPA, metalli).Tale studio ha confermato la presenza di molteplici«forzanti» che insistono sull’area di Brescia, dovute all’alta antropizzazionepassata e attuale (ex-Caffaro, inceneritore, fonderie)e la situazione nel complesso è comparabile con altrearee con alta presenza di industrie e con elevato traffico autoveicolare.In alcune stazioni dello studio sono state anche effettuatevalutazioni per verificare il contributo delle fonti diemissione alla contaminazione ambientale. 14Sono attualmente in corso ulteriori approfondimenti, attia monitorare la situazione dell’area di Brescia nelle diverse140 SENTIERI: MORTALITÀ-INCIDENZA ONCOLOGICA-RICOVERI

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