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5/Caratterizzazione ambientale e valutazione dell’esposizionee&p anno 38 (2) marzo-aprile 2014 • Suppl. 1SORGENTE TRASPORTO BERSAGLIOemissioniindustrialiaree di discaricae deposito rifiutiFigura 1. Modello concettuale generico per diversevie di esposizione.Figure 1. Generic conceptual model for differentexposure pathways.infiltrazionie/o ruscellamentoacque meteoriche -irrigazionedispersione atmosfericae/o ricaduta polveriacquesuoloariaparticolatoatmosfericoaree agricolearee di pascoloaree residenzialisedimentizione, contatto dermico) per la specifica popolazione residentesul territorio.I modelli concettuali devono essere sviluppati in base allecaratteristiche specifiche dei siti contaminati sia dal puntodi vista delle attività produttive sia per le caratteristiche territoriali.Un sito contaminato come quello presente aPriolo, che include aree marine e attività portuali, richiederàla messa a punto di un modello di valutazione differenterispetto a un sito collocato in pianura padana, come quellodi Brescia, dove le aree agricole rappresentano le zone amaggiore contaminazione.La valutazione dell’esposizione nei siti contaminati deve tenereconto di tutti i dati disponibili (derivanti da caratterizzazionie monitoraggi istituzionali o anche da studi scientifici)riguardanti le diverse matrici ambientali (acque superficiali5 e sotterranee, suoli, sedimenti, aria) e alimentari (es:ortofrutta, vegetali, prodotti della pesca, acqua potabile, prodotticaseari) integrate, se necessario, da ulteriori studi, arrivandoanche a predisporre indagini ad hoc come quelle didi biomonitoraggio umano. Un monitoraggio efficace, al finedi fornire corrette informazioni, dovrebbe comprendere l’idoneaubicazione delle stazioni di campionamento, una frequenzadi campionamento ponderata rispetto all’obiettivo prescelto,la scelta degli analiti e della matrice, l’applicazione di metodianalitici adeguati e definiti dalle normative di settore. 6Una valutazione quantitativa dell’esposizione, sia essa ingestiva,inalatoria o dermica, dovrebbe anche tenere conto difattori come i comportamenti e le abitudini delle popolazioni.7,8 Conseguentemente, la valutazione dell’esposizionepuò essere condotta facendo riferimento a modelli concettualistandard su individui tipo (bambino, adulto, anziano)oppure, se disponibili, utilizzando studi specifici nei qualisiano state valutate le caratteristiche comportamentali importantiche incidono sull’esposizione.Inoltre, sono da tenere in conto anche studi di tipo tossicologicoed ecotossicologico (saggi in vivo e in vitro, biomarcatori)che possono dare indicazioni sia sulla pericolositàdi miscele di inquinanti i cui effetti non sono rilevatidalle valutazioni relative alle singole sostanze e indicare (inbase ai meccanismi di azione) la presenza di inquinantinon monitorati routinariamente; ulteriori informazionipossono provenire da bioindicatori ambientali (es: aghi dipino, muschi o licheni per quanto riguarda l’inquinamentodell’aria) che sono integratori dell’esposizione recente pregressadell’area.La fase finale di caratterizzazione del rischio ha il ruolo diintegrare, secondo il modello concettuale sviluppato, le fasiprecedenti riferendole alla popolazione realmente espostaper identificare le azioni più efficaci ai fini della sua gestione.Nello specifico, questa fase dovrà individuare il rischiodi possibili effetti sanitari acuti e/o cronici avversi,potenzialmente associati alle esposizioni identificate.Alla valutazione di rischio sanitario, e più in generale allavalutazione delle relazioni esistenti tra esposizioni ambientalie danno sanitario, è oggi indirizzata una particolare attenzione.Infatti, è di recente approvazione il DM24.04.2013 9 che stabilisce i criteri metodologici utili allaredazione del rapporto di danno sanitario (VDS), in ottemperanzaa quanto previsto dal DL 03.12.2012 n. 207.Nei paragrafi successivi saranno esposti tre casi studio, a diversatipologia di contaminazione, effettuati in siti di bonificadi interesse nazionale, in cui l’Istituto superiore disanità ha effettuato uno studio approfondito di valutazionedell’esposizione.139 SENTIERI: MORTALITÀ-INCIDENZA ONCOLOGICA-RICOVERI

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