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3/Risultatie&panno 38 (2) marzo-aprile 2014 • Suppl. 1per le quali si osservano eccessi per il tumore del fegato (entrambii generi per i tre esiti analizzati) e per la cirrosi (entrambii generi, mortalità) per quanto concerne la mortalità.La mortalità per il tumore del fegato è stata riportata in eccessonella precedente indagine a livello nazionale e, insiemeall’eccesso di mortalità per cirrosi, è stata messa in correlazionecon la presenza di siti di smaltimento di rifiuti pericolosiin studi specifici. 2 e studi ivi citati A tale proposito, va ancheconsiderato che l’intera area coperta dal Registro tumori(tra cui i 19 Comuni inseriti nel SIN e qui considerati) presentatassi di prevalenza per infezione da HCV quattrovolte più elevati del tasso medio nazionale. 3 Per un approfondimentodel possibile effetto sinergico nell’insorgenza diquesto tumore delle esposizioni a sostanze chimiche e dell’epatitevirale (maggiore fattore di rischio conosciuto per iltumore del fegato e la cui mortalità risulta in eccesso nelle2 e studi ivi citatisole donne) si rimanda a Pirastu et al.Gli eccessi osservati nella presente analisi, per i tre esiti considerati,del tumore dello stomaco e del fegato in entrambii generi, e del tumore del polmone nei soli uomini, vannoevidenziati vista la segnalazione, fatta da precedenti studi,della relazione con la presenza di siti di smaltimento illegaledi rifiuti pericolosi. 4L’eccesso dell’incidenza del linfoma non-Hodgkin e dei tumoridella mammella fra le donne merita attenzione, sebbenesi riferisca a un sottoinsieme dei Comuni dell’interoSIN, ovvero quelli coperti dal Registro tumori. Recentementeun gruppo di lavoro della IARC ha allocato i policlorobifenili(PCB) nella categoria dei «cancerogeni perl’uomo»: in particolare, ha individuato un nesso causale traqueste sostanze e i melanomi cutanei (evidenza sufficiente),i linfomi non-Hodgkin e il tumore della mammella (evidenzalimitata). 5 Monitoraggi effettuati dall’Agenzia regionaleper la protezione dell’ambiente della Campania hannotrovato PCB in elevate concentrazioni in campioni di suoloall’interno del SIN in prossimità di alcune discariche illegali.6 Un articolo recentemente pubblicato riporta i risultatidi una campagna di biomonitoraggio, finanziata dal Ministerodella salute, sulle concentrazioni di diossine nel lattematerno di circa cento donne primipare residenti nei comunidelle province di Napoli e Caserta, effettuato tra giugno2007 e maggio 2008: i risultati indicano un livello mediodi diossine all’interno del range riportato in precedentistudi in aree urbane in Italia, evidenziando i livelli maggiorinelle residenti in città individuate da studi precedenti comecaratterizzati dalla presenza di un maggior numero di siti dismaltimento illegale di rifiuti. 7Per quanto riguarda le patologie non oncologiche, gli eccessiqui riscontrati della mortalità per malattie dell’apparatodigerente e per diabete mellito sono stati osservati anche nell’indagineprecedente sulla mortalità nei siti inquinati, peri quali sono state riportate segnalazioni in letteratura dellaloro occorrenza in aree con rifiuti industriali pericolosi. 2 e studiivi citatiUn eccesso di ricoveri per diabete è stato evidenziatonelle popolazioni residenti in prossimità di siti di smalti-mento di rifiuti pericolosi nello Stato di New York, in particolaredi quelli con presenza di sostanze organiche persistenti,inclusi PCB e diossine, e messo in relazione conl’esposizione a queste sostanze. 8Gli eccessi di mortalità per tumore del rene, per insufficienzarenale e malattie dell’apparato genitourinario in entrambii generi, e dell’incidenza del tumore del rene tra le donne,fanno emergere un carico di patologie a carico dell’apparatogenitourinario. Una recente revisione ha evidenziato il possibileruolo nel determinare patologie croniche renali diesposizioni ambientali e occupazionali a sostanze chimiche,compresi metalli pesanti come cadmio e piombo. 9Attualmente sono in corso approfondimenti sulla patologiaoncologica nei Comuni serviti dal Registro tumori. Unrecente articolo sui sarcomi dei tessuti molli definiti in basealla classificazione morfologica ha analizzato la distribuzionedi diversi istotipi per classi di età e genere nei 19 Comuni.10 L’estensione della copertura della registrazioneoncologica da parte di un Registro tumori accreditato(come è attualmente per 35 Comuni della provincia di Napoli,dei quali 19 sono inclusi nel SIN qui analizzato) atutto il territorio regionale, e in particolare a questa areaparticolarmente compromessa dal punto di vista ambientale,permetterà di estendere tali indagini anche agli altriComuni e potrà fornire un importante strumento di sorveglianzasanitaria.Pur considerando che agli eccessi riscontrati possono avercontribuito diversi fattori di rischio (come per esempio l’infezioneda HCV, il fumo e altri stili di vita) l’insieme dei presentirisultati e delle indagini precedenti nella medesima areae in aree con caratteristiche ambientali simili confermanoun carico di patologie per le quali un ruolo eziologico di esposizioniambientali a inquinanti rilasciati da rifiuti industrialipericolosi smaltiti in maniera non idonea è ipotizzabile.Nell’interpretazione dei dati dell’incidenza oncologica va tenutopresente che l’intera area coperta dal Registro tumoridella ASL Napoli 3 Sud costituita da 35 Comuni (compresii 19 inseriti nel SIN) presenta tassi di incidenza per l’insiemedella patologia oncologica e di specifiche sedi tumorali piùelevati rispetto alla media dei Registri tumori del Sud Italia(banca dati AIRTUM), qui presa come riferimento. Alfine di individuare subaree a maggior rischio, sono state avviatespecifiche indagini da parte dei Registri tumori, in collaborazionecon enti e istituzioni locali e nazionali. Futuristudi ad hoc svolti a livello individuale e indagini ambientalisu diverse matrici, compreso il biomonitoraggio sucomponenti della catena alimentare, potranno fornire ulteriorielementi conoscitivi nell’individuazione di specifichesubaree a maggior rischio.Bibliografia/References1. Pirastu R, Ancona C, Iavarone I, Mitis F, Zona A, Comba P (a curadi). SENTIERI – Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degliInsediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento. Valutazione dellaevidenza. Epidemiol Prev 2010; 34(5-6) Supplemento 3: 1-96.2. Pirastu R, Iavarone I, Pasetto R, Zona A, Comba P(a cura di). SEN-71SENTIERI: MORTALITÀ-INCIDENZA ONCOLOGICA-RICOVERI

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