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rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

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Rivista Italiana <strong>di</strong> Economia Demografia e Statistica 11meri<strong>di</strong>onale (Ragusa e Siracusa) e della costa est (Catania) e nord ovest (Palermo)della Sicilia; <strong>di</strong> molti comuni delle zone costiere e non della Puglia; <strong>di</strong> alcunicomuni nelle province <strong>di</strong> Salerno, Napoli e Caserta; <strong>di</strong> alcuni comuni costieridell’Abruzzo. Gli incrementi sono generalmente dovuti sia alla componentemigratoria che a quella naturale. Si osserva tuttavia la crescita dovuta alla solacomponente naturale <strong>di</strong> alcuni dei comuni della provincia <strong>di</strong> Foggia o <strong>di</strong> Barletta-Andria-Trani.Al centro mostrano incrementi positivi la gran parte dei comuni del Lazio, dellaToscana, dell’Umbria e delle Marche: si tratta per lo più <strong>di</strong> incrementi dovuti alsaldo migratorio, in qualche caso al saldo naturale e migratorio assieme.Al Nord è evidente il saldo positivo delle zone della pianura padana, l’area delPaese dove maggiormente si concentrano le piccole e me<strong>di</strong>e imprese del Nord-est:in particolare in Emilia Romagna, Lombar<strong>di</strong>a e Veneto. Il cartogramma mette inevidenza come, soprattutto in queste zone, per molti comuni la crescita dellapopolazione, nel periodo considerato, sia stata determinata dalla componentemigratoria (interna e/o estera) ma, in alcuni casi, in particolare nelle ultime dueregioni, anche dalla componente naturale. La componente naturale sembra averesplicato in modo evidente i propri effetti anche nei comuni del Trentino AltoA<strong>di</strong>ge, in alcuni casi rappresentando l’unico fattore <strong>di</strong> accrescimento dellapopolazione.Più variegata la situazione del Piemonte e della Liguria, i cui comuni nelperiodo considerato hanno fatto registrare andamenti molto <strong>di</strong>fferenti, consituazioni <strong>di</strong> decremento e situazioni <strong>di</strong> incremento della popolazione, quest’ultimolegato, tuttavia, per lo più alla componente migratoria. La modesta crescita nelperiodo della popolazione deriva evidentemente dal saldo migratorio positivo <strong>di</strong>alcuni comuni, soprattutto costieri, il quale controbilancia il saldo naturale spessonegativo in molti comuni a causa dell’elevato grado <strong>di</strong> invecchiamento dellapopolazione. Un <strong>di</strong>scorso simile può essere fatto per il Piemonte.Vale la pena <strong>di</strong> sottolineare, infine, come per alcuni gran<strong>di</strong> centri metropolitanidel Centro e del Nord del Paese (Roma, Milano, Torino) si evidenzino incrementilegati al solo saldo migratorio, fenomeno che invece si accompagna ad una crescitadovuta anche alla componente naturale nei comuni delle rispettive cinture.Per <strong>di</strong>stinguere, all’interno della componente migratoria, la parte legata allemigrazioni interne da quella legata alle migrazioni con l’estero, si è proceduto allarappresentazione e all’elaborazione dei dati della figura 3.In essa sono stati rappresentati i soli comuni facenti parte della quarta categoriamappata nel cartogramma precedente (popolazione in crescita per effetto della solacomponente migratoria) rappresentando con colori <strong>di</strong>fferenti i comuni per i qualil’incremento <strong>di</strong> popolazione è dovuto alle sole migrazioni interne, alle migrazionicon l’estero, ad entrambe.

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