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rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

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40 Volume LXVII n 1 Gennaio-Marzo 2013<strong>di</strong> anni che me<strong>di</strong>amente gli in<strong>di</strong>vidui possono attendesi ulteriormente <strong>di</strong> vivere (cfr.anche Di Comite L. 1977, cit.).2. Descrizione del lavoro e metodologiaIn questo lavoro viene dunque proposto un criterio obbiettivo per determinarel’età-soglia <strong>di</strong> vecchiaia in relazione – come già sopra accennato – ai livelli <strong>di</strong>sopravvivenza espressi dalla tavola <strong>di</strong> mortalità <strong>di</strong> riferimento. Si è cioè stabilitoche tale “soglia” corrisponda, per gli in<strong>di</strong>vidui della popolazione in oggetto, a unadurata me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> ulteriore sopravvivenza pari a una prefissata aliquota (ad esempio1/2, 1/3, ecc.) degli anni <strong>di</strong> vita in precedenza vissuti.Sono state approntate serie storiche riferite alla popolazione <strong>italiana</strong> – per glianni dal 1881 al 2061, con cadenza decennale – che mostrano l’evoluzione delle<strong>di</strong>verse età-soglia definite nel modo anzidetto (Tabella 1 e Figura 1).Vengono inoltre presentate analoghe serie storiche – ma più brevemente esteseagli anni dal 1931 al 2051, con cadenza ventennale – riguardanti gli usualiin<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> invecchiamento rappresentati dalle percentuali degli effettivi in etàpari o superiore ai <strong>di</strong>fferenti tipi <strong>di</strong> età-soglia rispetto alla popolazione in totale(Tabella 2 e Figura 2).Quanto ai dati <strong>di</strong> base, si è fatto ricorso sistematico a quelli censuari, nonché alletavole <strong>di</strong> mortalità calcolate o ricostruite dall’ISTAT. Inoltre, per quel che inparticolare concerne i dati dal 2011 in poi, si sono utilizzati quelli delle più recentiprevisioni demografiche elaborate dallo stesso Istituto. E’ appena da segnalare chei dati riguardanti il 1941 sono stati ottenuti a stima, semplicemente comesemisomma dei corrispondenti valori riferiti al 1931 e al 1951.Se si in<strong>di</strong>ca con v(a) l’età-soglia <strong>di</strong> vecchiaia cui corrisponde – in conformitàalla definizione sopra formulata – una durata me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> sopravvivenza pariall’aliquota a della vita vissuta, per quanto sopra stabilito vale l’uguaglianza:a v (1)( a)e v ( a)dove il simbolo e denota evidentemente la funzione “vita me<strong>di</strong>a” della tavola <strong>di</strong>mortalità in questione.Il calcolo delle età-soglia <strong>di</strong> vecchiaia che compaiono nella Tabella 1 è statoeffettuato anzitutto determinando le età intere v*(a) per cuiv *(a) v ( a) v*(a)1(2)

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