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rivista italiana di economia demografia e statistica - Sieds

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Rivista Italiana <strong>di</strong> Economia Demografia e Statistica 19*iy x x ... x011i22ikki *dove y i misura la propensione ad essere d’accordo con gli item sopra elencati edove il termine <strong>di</strong> errore ha una <strong>di</strong>stribuzione logistica. Seguendo Hainmueller eHiscox (2007), il vettore delle covariate include l’età e il genere, così come lostatus occupazionale in<strong>di</strong>viduale che è stato classificato secondo le seguenticategorie: <strong>di</strong>soccupato, studente e pensionato; la categoria degli occupati è statascelta come categoria <strong>di</strong> riferimento del modello. Inoltre, è stato preso inconsiderazione il livello d’istruzione secondo lo standard internazionale ISCED 1dell’Unesco. La categoria <strong>di</strong> riferimento è il livello ISCED 0-1 che rappresenta ilgrado d’istruzione primario, ovvero sia la scuola elementare, la categoria cheracchiude il livello ISCED 2 riguarda l’istruzione secondaria inferiore, mentre ilivelli associati a ISCED 3-4 sono relativi al completamento della scuolasecondaria superiore. Livelli ISCED > 4 attestano una qualifica <strong>di</strong> livellouniversitario.Nel modello è inserito fra le variabili anche il livello <strong>di</strong> istruzione dei genitoridei rispondenti, per considerare come le caratteristiche della famiglia <strong>di</strong> originesiano motivo <strong>di</strong> determinati atteggiamenti verso gli immigrati. Questa ultimavariabile rappresenta una delle novità <strong>di</strong> questo contributo rispetto ai recenti stu<strong>di</strong>citati in letteratura. Seguendo O’Rourke e Sinnott (2006) abbiamo invece inclusovariabili in<strong>di</strong>canti il Paese <strong>di</strong> origine dei genitori (Italia o estero), ma con maggioredettaglio rispetto a questo ultimo contributo: è inserita infatti una variabile per ilpadre ed uno per la madre dell’intervistato. In accordo con O’Rourke e Sinnott(2006), è inclusa anche una dummy per l’appartenenza ad una minoranza etnica daparte degli intervistati. Infine l’analisi include due ultime variabili sul contestomacro, ovvero sia una dummy per determinare se l’in<strong>di</strong>viduo proviene da unagrande città e il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione regionale (fonte: ISTAT), a sostituzionedel PIL pro-capite in O’Rourke e Sinnott (2006). Secondo la “Trade theory”sostenuta nei due articoli della letteratura citati, atteggiamenti negativi verso gliimmigrati sono correlati ad un contesto economico depresso, dove i citta<strong>di</strong>niitaliani con skills inferiori possono vedere gli immigrati come antagonisti sulmercato del lavoro. Non a caso fra gli atteggiamenti analizzati abbiamo inclusoprevalentemente item in<strong>di</strong>rizzati all’impatto dell’immigrazione sul mercato dellavoro.i(1)1 Nell’articolo <strong>di</strong> Hainmueller e Hiscox (2007) il livello <strong>di</strong> istruzione è inserito come variabile<strong>di</strong>screta che esprime il numero <strong>di</strong> anni <strong>di</strong> scuola completati.

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