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Centro Stu<strong>di</strong> e Documentazione Andrea da <strong>Pontedera</strong>Centro Stu<strong>di</strong> e Documentazione Andrea da <strong>Pontedera</strong>9899UNA PICCOLASTORIA ESEMPLARE<strong>di</strong> Giovanni LupiLa prima <strong>il</strong>luminazioneelettrica a <strong>Pontedera</strong>Dovendo sintetizzare in pochebattute <strong>il</strong> XIX secolo, vengonosubito alla mente sicuramentetre aspetti:Le riven<strong>di</strong>cazioni Nazionali, l’estremapovertà <strong>del</strong>le classi popolari, losfarzo <strong>del</strong>le corti e <strong>del</strong>le gran<strong>di</strong> famiglie.Queste poche righe non sono un trattato<strong>di</strong> storia, <strong>per</strong>ciò sintetizziamobrevemente.Per <strong>il</strong> primo aspetto scriviamo soloGaribal<strong>di</strong> e Kossuth, <strong>per</strong> <strong>il</strong> secondoun ricordo <strong>di</strong> vecchi pontederesi cherecitava “ Ai tempi <strong>di</strong> RE CANE, settesol<strong>di</strong> la libbra <strong>il</strong> pane, esaminiamoun po’ meglio l’ultimo aspetto.A questo proposito quadrerie e f<strong>il</strong>msci hanno consegnato una vastissimadocumentazione, ma fra tutti isoggetti <strong>il</strong> più scenografico è quello<strong>del</strong>le gran<strong>di</strong> feste nelle corti, nellegran<strong>di</strong> famiglie, nelle chiese, nei localifamosi.Abiti preziosi nella fattura e nei mate r i a l i ,gioielli etanti lampa d a r iche <strong>il</strong>luminavanoquelle occasioni.La luce ela sua tecno l o g i a ,anche sesi avvalevasolo <strong>del</strong>gas e <strong>del</strong>lecan<strong>del</strong>e, poteva avvalersi <strong>di</strong> sistemievoluti <strong>per</strong> estetica e tecnica, supportatada industrie, artigiani e <strong>di</strong>stributoriche costituivano un sistema integrato eche sapeva sfruttare i mezzi pubblicitari<strong>di</strong> allora.Anche oggi qualunque casalinga <strong>di</strong> LaRotta o casalingo <strong>di</strong> <strong>Pontedera</strong> se deve<strong>il</strong>luminare una stanza, col primo pensierova alla cristalliera <strong>di</strong> Boemia o<strong>di</strong> Murano ed all’appliques con i calicimolati tipici <strong>di</strong> quei tempi.Ci dobbiamo domandare quale interessepotevano destare allora le luce elettrica.Se è un po’ più fac<strong>il</strong>e identificare le ragioni<strong>di</strong> tale scelta <strong>per</strong> l’<strong>il</strong>luminazionepubblica, è più <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e comprenderel’interesse <strong>per</strong> l’<strong>il</strong>luminazione domestica.Nell’<strong>il</strong>luminazione pubblica sicuramenteconvinceva la semplicità <strong>di</strong> accensionee spegnimento, <strong>il</strong> poter evitare<strong>di</strong> rifornire le lanterne a petrolio, <strong>di</strong>contare sulla semplicità <strong>del</strong>l’impiantoelettrico – solo due f<strong>il</strong>i – contro la complessità<strong>del</strong>l’impianto <strong>per</strong> la <strong>di</strong>stribuzione<strong>del</strong> gas.D’accordo, ma in casa?La lampada elettrica non si può spostareda una stanza all’altra e <strong>qui</strong>n<strong>di</strong> richiedeun impianto complesso con punti <strong>di</strong> luceanche negli stanzini, ed in tutti gli altriambienti con bassa ut<strong>il</strong>izzazione che hacomunque lo stesso costo <strong>del</strong>la sala dapranzo.Nella <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Pontedera</strong>N° 196 <strong>del</strong> 30 Apr<strong>il</strong>e 1887 relativaall’<strong>il</strong>luminazione pubblica, si fa precisoriferimento a che non solo <strong>il</strong> <strong>Comune</strong>,ma che anche i privati potessero averela possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> accedere a questa <strong>il</strong>luminazione.Occorreva veder lontano, ed ora cerchiamo<strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrarlo.Dalla p<strong>il</strong>a <strong>di</strong> Volta (1799) all’anello<strong>di</strong> Pacinotti (1858), i primi veri generatori<strong>di</strong> energia elettrica, passano59 anni e ne passano altri 24 (1882)<strong>per</strong> giungere al primo impianto d’<strong>il</strong>luminazioneche E<strong>di</strong>son eseguì conla sua lampada ad incandescenza.Dopo questa data l’elettrotecnica siarricchisce velocemente <strong>di</strong> numeroseapplicazioni.E’ <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e non ammettere che laluce elettrica sia stata un catalizzatore<strong>di</strong> questo processo, portando unimpiego così ut<strong>il</strong>e e spettacolare acontatto col grande pubblico e nonsolo con i laboratori <strong>di</strong> fisica o conpoche particolari industrie.Essa in effetti è stata uno dei più importantielementi <strong>del</strong>la modernizzazionesuccessiva.E’ <strong>per</strong>ciò importante aver ricercatoe ritrovato i documenti <strong>del</strong> <strong>Comune</strong><strong>di</strong> <strong>Pontedera</strong> segnalati dal “Vecchioelettricista” ed in parte riportati inquesto articolo.Ma consideriamo un attimo cosa erala tecnica nell’anno 1888.Già si volava,le ferrovie sferragliavano in tutta la Toscana,Interno <strong>del</strong>la Stazione Maria Antonia a Firenze,poi Stazione Santa Maria Novellae non mancavano altre meraviglie.Per l’elettricità c’era l’ut<strong>il</strong>issimo telegrafo.Si <strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong> apparecchiature <strong>di</strong> confortoe <strong>di</strong> aus<strong>il</strong>io culturale come <strong>il</strong> fono-DELIBERA <strong>del</strong>la GiuntaMunicipale n° 334<strong>del</strong> 4 Febbraio 1884Illuminazione elettrica.Nomina <strong>di</strong> una commissione.L’On.Presidente comunicaessere <strong>per</strong>venuta larisposta <strong>del</strong>la CompagniaFranco-Italiana circal’impianto <strong>del</strong>la <strong>il</strong>luminazioneelettrica e ritenenendol’af<strong>fare</strong> <strong>di</strong> grandeimportanza propone chevenga stu<strong>di</strong>ato da una appositaCommissione.La GiuntaU<strong>di</strong>to <strong>il</strong> presidenteNomina <strong>per</strong> l’esame <strong>del</strong>l’af<strong>fare</strong>una Commissionecomposta dai Sigori Ing.Luigi Bellincioni, Em<strong>il</strong>ioMorini, Benigno Bellincioni,Damiano Chiarinie Avv. Pietro Ridolfi.A pieni voti resi debitamenteNotaSe la Risposta <strong>del</strong>la Comp.Franco-Italiana è riferita allaGiunta con la data riportata,cioè 4/2/1884 praticamentead inizio anno, si può ritenereche l’interesse alla cosafosse nato nell’anno 1883,cioè solo 5 anni dopo la nascitaufficiale <strong>del</strong>la lampa<strong>di</strong>na<strong>di</strong> E<strong>di</strong>son (Ottobre 1879)e nello stesso anno <strong>del</strong>lainaugurazione <strong>del</strong>l’<strong>il</strong>luminazioenelettrica <strong>del</strong> Teatro LaScala <strong>di</strong> M<strong>il</strong>anoa.

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