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Centro Stu<strong>di</strong> e Documentazione Andrea da <strong>Pontedera</strong>Centro Stu<strong>di</strong> e Documentazione Andrea da <strong>Pontedera</strong>2021deva lucide come vetro le su<strong>per</strong>fici; nelXIV° secolo, sempre in Cina si <strong>di</strong>ffuse latecnica <strong>del</strong>la porcellana. In Italia nel primoRinascimento Luca <strong>del</strong>la Robbia eseguivaaltor<strong>il</strong>ievi in terracotta invetriata.Faenza nel ‘500 era un importante centro<strong>per</strong> le maioliche. Nel ‘700 a Meissen sicreavano animali in ceramica a grandezzanaturale. Nel 1750 a Capo<strong>di</strong>monte siproducevano statuine <strong>del</strong>la “Comme<strong>di</strong>a<strong>del</strong>l’arte”, nello stesso <strong>per</strong>iodo a Sèvressi fabbricavano porcellane con i famosicolori tra i quali <strong>il</strong> bleu e l’oro.A Pisa nel Museo <strong>di</strong> San Matteo c’èuna interessante raccolta <strong>di</strong> ceramicheprovenienti dai Paesi <strong>del</strong> Megreb; collezionecurata dalla dott. Tongiorgi,ceramiche provenienti dai muri <strong>del</strong>lechiese pisane, ceramiche <strong>di</strong> originearaba che in<strong>di</strong>cano i rapporti <strong>di</strong> questacittà col mondo arabo.C’è una “bottega artigiana” ancora in attivitàin via Marroncini in <strong>Pontedera</strong> e ècondotta da Carla Burgalassi ceramistache ha alternato l’insegnamento alla produzioneartistica.EMANUELA CAVALLINI<strong>di</strong> M. L.Di Emanuela Cavallini presentiamoalcune o<strong>per</strong>e, frutto <strong>del</strong>lasua ricerca quoti<strong>di</strong>ana e altre cheprovengono dalla mostra parigina <strong>del</strong>loscorso maggio 2007. Queste o<strong>per</strong>e sono <strong>il</strong>risultato <strong>del</strong>le sue ricerche attuali, <strong>il</strong> frutto<strong>di</strong> una intensa ultima stagione vissutacon passione e lucida intenzionalità.Di Lei si può affermare che la sua creativitàè <strong>il</strong> risultato <strong>di</strong> componenti emotivee razionali dove intuizione e conoscenzasono essenziali e costituiscono la grammaticae la sintassi <strong>del</strong> suo linguaggio.Da tempo Emanuela coerente con se stessa,compie un <strong>per</strong>corso consequenziale,non concede nulla al caso e non dandonulla <strong>per</strong> scontato: <strong>il</strong> suo linguaggio coerenteè una con<strong>qui</strong>sta non da poco. Ricor<strong>di</strong>amoi bianchi e neri a grafite espressicon un linguaggio concluso, maturo epregnante in cui tutta la carica emotiva,non solo sensuale, evocava un aspettoonirico nella figurazione. In seguito <strong>il</strong><strong>per</strong>iodo <strong>del</strong>le “Rievocazioni”, gran<strong>di</strong> telecon le “sequenze”, le “spaccature”, le“ferite”, lo “strappo” e l’”angoscia”, tuttimotivi <strong>per</strong> la titolazione <strong>di</strong> una situazionefortemente emotiva.Successivamente scoprendo che nei luoghi<strong>di</strong> frequentazione a lei consueti esistevaun mondo che da lungo tempo producevascarti <strong>di</strong> una vita ormai corrosa ecorrosib<strong>il</strong>e <strong>di</strong> archeologia industriale e <strong>di</strong>concia, ha rivolto la sua attenzione a oggetti<strong>di</strong> lavoro quoti<strong>di</strong>ano <strong>del</strong>la conceria.Questi oggetti a cui mancava una <strong>di</strong>gnità,se non <strong>per</strong> la funzione specifica (le fustelle),sono stati da lei reinventati con unafunzione decorativa.La vicinanza a questi nuovi interessi hafatto sì che prendesse visione dei residui<strong>di</strong> pelli , gli “scarnicci”, scartate come funereitrofei, come soggetti <strong>di</strong> <strong>di</strong>sumanaempietà; e forse <strong>per</strong> rimuovere al fondo<strong>del</strong>l’anima un senso <strong>di</strong> colpevole in<strong>di</strong>fferenzache colpisce tutti noi al cospetto <strong>di</strong>una violenza immaginata. Li ha espostinella mostra “ Fior <strong>di</strong> pelle” come trofeinegativi <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sumana su<strong>per</strong>bia a cu<strong>il</strong>’uomo non rinuncia; forse nell’orridoc’è qualcosa <strong>di</strong> affascinante, <strong>di</strong> decorativo,<strong>di</strong> intrigante se le varie posture <strong>di</strong>questi resti appesi al muro ci attirano <strong>per</strong>osservarli e collo<strong>qui</strong>arci.Emanuela ha da sempre un atteggiamento<strong>di</strong> ricercatrice che o<strong>per</strong>a <strong>per</strong>corsi<strong>per</strong>sonali che sembrano più scaturire darapporti fisici col <strong>di</strong>venire che da <strong>per</strong>corsicelebrali tortuosi; Lei avverte la fisicità<strong>del</strong> materiale che tratta, lo elabora, lopenetra fino a che lo sente “suo”, fino ache si esaurisce l’interesse <strong>per</strong> pensare aquello successivo.Le o<strong>per</strong>e che ha esposto alla mostra recentefatta al Fauburg Saint-Honoré allaCCIF <strong>di</strong> Parigi “Rosse Sinergie” sonouna parte <strong>del</strong>la ricerca da alcuni definitainformale che a me sembra invece <strong>di</strong>una concretezza formale eccezionale inquanto la concreta materia <strong>del</strong>le “RosseSinergie” altro non è che una visionechiara <strong>di</strong> una figurazione <strong>del</strong> mondo<strong>del</strong>le immagini <strong>del</strong>la nostra civ<strong>il</strong>tà <strong>del</strong>lacomunicazione.É nata a Santa Maria aMonte (Pisa) vive e lavora aMontecalvoli, si è <strong>di</strong>plomataall’Istituto Statale d’Arte<strong>di</strong> Cascina. HA frequentato<strong>il</strong> Magistero presso l’IstitutoStatale d’Arte <strong>di</strong> Firenze.Ha insegnato ad Ac<strong>qui</strong> Terme(Al) dal 1972 al 1978.Attualmente insegna all’IstitutoStatale d’Arte <strong>di</strong>Cascina. Ha esposto le sueo<strong>per</strong>e in numerose mostrein Italia.Nella pagina successivaIn alto; Fustellen°1,2,3,4,5,6;matite coloratee grafite su cartoneIn basso a sinistra:Fustella;suste, schiuma, stoffa,acr<strong>il</strong>icoIn basso a destra:Primavera;fustelle, schiuma,pelle, fiori artificialiSotto: Ferita

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