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Il Libro Italiano della Talidomide... - a.na.d.ma.

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LA TALIDOMIDE, DALLA STORIA ALLA FARMACOLOGIA CLINICA 25La talidomide è un derivato dell’acido glutammico costituito da u<strong>na</strong> miscela racemica che, a pH fisiologico,è presente con 2 isomeri: quello R, responsabile delle proprietà sedative, e quello S, responsabile delleproprietà immunomodulatorie e “teratogene” 1 .È noto che essa venne introdotta in commercio negli anni ’50 come ipnoinducente, perché priva delleproprietà additive dei barbiturici, e come antiemetico per il trattamento dell’emesi <strong>ma</strong>ttuti<strong>na</strong> nel primotrimestre di gravidanza 2 . È anche noto che venne ritirata dal commercio nel 1961 dopo avere indotto gravi<strong>ma</strong>lfor<strong>ma</strong>zioni fetali (per le quali in seguito sarebbe stato coniato il termine di “focomelia”) in circa 10.000bambini, il 40% dei quali morì entro il primo anno di vita 3-5 . Bambini focomelici vennero alla luce anchequando in gravidanza era stata assunta u<strong>na</strong> singola pillola.<strong>Il</strong> perché la talidomide causasse difetti agli arti è ri<strong>ma</strong>sto sconosciuto per decenni.Meccanismi d’azioneNegli anni ’90, venne scoperto che il far<strong>ma</strong>co possiede un effetto antiangiogenico 6 . Poiché lo sviluppodegli arti del feto dipende strettamente dalla for<strong>ma</strong>zione di nuovi vasi sanguigni, questa scoperta non solopermette di spiegare perché il far<strong>ma</strong>co possa indurre focomelia, <strong>ma</strong> apre anche nuove prospettiveterapeutiche per lo stesso.Effetto antiangiogenicoLa crescita di un tumore e la diffusione metastatica dipendono dall’angiogenesi 7-9 . Le cellule cancerogenecominciano a promuovere l’angiogenesi già nelle prime fasi di <strong>ma</strong>lattia, quando inizia la fase pre-vascolarechia<strong>ma</strong>ta “angiogenic switch”. Questa fase vede 10 :• l’espressione di proteine pro-angiogeniche, stimolata dagli oncogeni tumorali;• l’attivazione indotta dalle condizioni ipossiche del tumore dell’HIF-1a (Hypoxia-Inducible Factor- 1a) che,a sua volta, promuove la up-regulation di molti fattori angiogenici;• la down-regulation delle proteine che sopprimono l’angiogenesi (es. trombospondi<strong>na</strong>).Gli inibitori dell’angiogenesi vengono divisi in:• diretti: quelle molecole (es. endostati<strong>na</strong>, trombospondi<strong>na</strong>, angiostati<strong>na</strong>, etc.) che legandosi direttamentealle cellule endoteliali reclutate dal tumore impediscono loro di rispondere ai vari stimoli mitogeni;

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