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Il Libro Italiano della Talidomide... - a.na.d.ma.

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68 ALBERTO GIANNETTIricrescita di capelli dopo 1 mese di terapia a dosi di 150mg/die (risultato <strong>ma</strong>ntenuto nei mesi successivi a dosidi 50 mg/die); in altri lavori la talidomide sortisce effetto positivo solo in termini di riduzione dell’erite<strong>ma</strong>.(British J.2005).Nonostante queste isolate seg<strong>na</strong>lazioni i risultati <strong>della</strong> letteratura non sono confortanti per la rapida recidivaalla sospensione <strong>della</strong> terapia (Cou<strong>na</strong>nique C., Reygagne P., Bachelez H., Dubertret L. Thalidomide isineffective in the treatment of lichen planopilaris. J. Am. Acad. Der<strong>ma</strong>tol. 2001; 45:967-8). Attualmente nonesistono trials o studi clinici per valutare l’efficacia <strong>della</strong> talidomide nel lichen; tra le citochine implicate nellapatogenesi e modulate dalle terapie sembra avere anche in questa patologia un ruolo chiave il TNF alfa.• Maender J.L., Krish<strong>na</strong>n R.S., Angel T.A., Hsu S. Complete resolution of generalized lichen planus aftertreatment with thalidomide. J Drugs Der<strong>ma</strong>tol 2005; 4:86-8.Melano<strong>ma</strong>I tumori solidi necessitano di neovascolarizzazione per aumentare di dimensioni e metastatizzare; dalmomento che la talidomide inibisce la processazione dell’RNA messaggero che codifica per le molecolepeptidiche delle sostenze angiogenetiche ed il fattore di crescita endoteliale è verosimile la sua efficacia neltrattamento di tumori solidi quali il melano<strong>ma</strong>.Insieme alla pentossifilli<strong>na</strong> sinergizza per quanto riguarda l’efficacia antiangiogenetica come dimostato inlaboratorio; alcuni studi di fase I/II ne hanno dimostrato l’efficacia (in associazione alla temozolomide)sull’attività metastatica del tumore anche per quanto riguarda le localizzazioni cerebrali (Hwu W.J., Raizer J.,Pa<strong>na</strong>geas K.S., Lie E. Treatment of metastatic melano<strong>ma</strong> in the brain with temozolomide and thalidomide.Lancet Oncol 2001; 2:634-5).In un altro studio la talidomide venne usata per diverse neoplasie <strong>ma</strong>ligne comprese melano<strong>ma</strong>, carcino<strong>ma</strong><strong>ma</strong>m<strong>ma</strong>rio, ovarico e re<strong>na</strong>le alla dose di 100mg/die e si ottenne miglioramento del benessere clinico (JJ WuBritish 2005).In un ulteriore lavoro su 20 pazienti con melano<strong>ma</strong> metastatico in assenza di localizzazioni cerebrali vennerosomministati 200mg/die di talidomide con incremento di 100mg ogni 7 giorni sino ad arrivare ad u<strong>na</strong> dosetotale di 800mg/die; in più di un terzo dei soggetti si osservò u<strong>na</strong> stabilizzazione <strong>della</strong> <strong>ma</strong>lattia per circa 4mesi a dimostrazione del fatto che l’attività citostatica del far<strong>ma</strong>co dipende dalla sua attività antiangiogenetica

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