11.07.2015 Views

“L' approccio positivo” al punto prossimo - PO Professional Optometry

“L' approccio positivo” al punto prossimo - PO Professional Optometry

“L' approccio positivo” al punto prossimo - PO Professional Optometry

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

dossiergarne di più, o in <strong>al</strong>cuni casi di dover ridurre laquantità.Le lenti saranno accettate più facilmente quantopiù precoce sarà la loro prescrizione nella primafase di adattamento. Una risposta caratteristica<strong>al</strong>l’obbligo prossim<strong>al</strong>e sono l’<strong>al</strong>to v<strong>al</strong>ore positivoad annebbiamento e la tendenza a s<strong>al</strong>ire delle vergenzebase out to blur.Nel secondo periodo l’organismo ha raggiuntoun miglior equilibrio e diviene meno facile che lelenti arrechino vantaggio, t<strong>al</strong>volta possono risultareanche svantaggiose per l’individuo.Quanto più un organismo visivamente compromessoavrà raggiunto un equilibrio spazi<strong>al</strong>e senza aiuto dilenti, tanto più l’optometrista dovrà essere prudentenella prescrizione.La prescrizione di lenti costituisce essenzi<strong>al</strong>menteun metodo per reintegrare un equilibrio spazi<strong>al</strong>e.La lente positivaNel 1939 il 67% di tutte le lenti da vista venduteerano positive ed il 33% negative; nel 1968 il 34%delle lenti erano positive ed il 66% negative (lastima del 1968 non considera i soggetti corretticon Lac, per cui il dato delle lenti negative venduterisulterebbe ancora più <strong>al</strong>to).Le teorie dell’OEP hanno sempre sottolineato cheper l’organismo umano vivente, il v<strong>al</strong>ore di un<strong>al</strong>ente consiste nella riloc<strong>al</strong>izzazione spazi<strong>al</strong>e prodottada t<strong>al</strong>e lente.La lente posta davanti <strong>al</strong>l’occhio <strong>al</strong>tera l’INPUT èvero, ma il suo re<strong>al</strong>e v<strong>al</strong>ore per l’organismo sarà lavariazione di OUTPUT.Se l’uso dell’occhi<strong>al</strong>e è stato costante, il mondovisivo spazi<strong>al</strong>e è stato costruito attraverso l’effettodi quelle lenti e l’output sarà sviluppato in conseguenzadella distribuzione luminosa sulla retinaprodotta d<strong>al</strong> suo potere; la decodificazione a suavolta, sarà stata sviluppata partendo da quella distribuzionedella luce.Esiste una relazione funzion<strong>al</strong>e fra attività fisiologicae potere della lente.Attraverso uno studio, Pierce scelse 4 elementi indicatoridi attività fisiologica: tasso cardiaco, rispostaelettromiografica, tasso respiratorio e livello diresistenza bas<strong>al</strong>e della pelle.Il potere con il qu<strong>al</strong>e si produceva minore attivitàfisiologica corrispondeva <strong>al</strong> v<strong>al</strong>ore positivo rilevatoattraverso l’an<strong>al</strong>isi dei 21 punti; secondo Greenspanun particolare tipo di retinoscopia poteva approssimareil potere diottrico critico.Il ritmo legato <strong>al</strong>le onde <strong>al</strong>fa è più marcato nellaregione occipit<strong>al</strong>e del cervello dove si trovano icentri visivi.Quest’onda domina il tracciato dell’EEG (elettroencef<strong>al</strong>ogramma)quando il soggetto è a riposo.L’onda <strong>al</strong>fa persiste quando il soggetto osservauno schermo uniformemente illuminato; se sulloschermo appare un nuovo stimolo, l’onda <strong>al</strong>fascompare (benché possa persistere in <strong>al</strong>cune persone).Anche una lente che fornisce un’immaginefloue, fa riapparire le onde <strong>al</strong>fa.In un lavoro di Harmon, attraverso un filmato effettuatonel laboratorio del Radiologic<strong>al</strong> Group diAustin (Texas) si dimostra come cambi la posturasotto l’effetto delle lenti positive.Nel momento in cui applichiamo le lenti positive,comincia a ridursi la tensione dei muscoli dellaschiena, scompaiono le oscillazioni di testa e collo;la pressione del sangue, il comportamento respiratorioe la reazione g<strong>al</strong>vanica della pelle tendono atornare norm<strong>al</strong>i.Senza lenti, l’attività fisiologica minima si verificaquando l’individuo assume la stessa postura e distanzaprodotte d<strong>al</strong>le lenti ottim<strong>al</strong>i.Gli studi speriment<strong>al</strong>i confermano che le lenti positivefavoriscono la performance <strong>al</strong> p.p. e riduconol’attività fisiologica.È però dimostrato da Harmon e Pierce che esisteun potere diottrico critico per una performance ottim<strong>al</strong>eed uno sforzo fisico minimo.Se l’oggetto viene visto più lontano, il tono dell’organismocambia, si riduce l’attività fisiologica ediminuisce lo stress visivo.La lente positiva aumenta la distribuzione dell<strong>al</strong>uce sulla retina, diminuendone l’intensità, favorendol’attività del SNC perché vengono coinvoltipiù recettori.Fin dagli anni 30 uno degli slogan fu: per ridurrel’exoforia, prescrivere lenti positive; solitamentequando il positivo riduce l’exoforia (se medio-<strong>al</strong>ta)è indice di organizzazione attraverso la nuova correzione.Non prescrivere mai un positivo che aumentil’exo, ed attenzione <strong>al</strong> positivo che aumentaun’eso quando tutti gli <strong>al</strong>tri dati dell’an<strong>al</strong>isi confermanola necessità di precauzione. Lenti e Prismimodificano l’imput luminoso, l’integrazione, l’outputed il feedback.OPTOMETRIA26

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!