orizzontalmente nella prima riga della serie degli armonici naturali; per cui potremmoconsiderare le successioni verticali di valori come senz’altro relative ad armonici discendenti 120 .Utilizzando la notazione anglosassone, il Lambdoma diventa:C C’ G’ C” E” G” B b ” C’’’C, C G C’ E’ G’ B b ’ C”F,, F, C G A C’ E b’ F’C,, C, G, C E G B b C’A b ,,, A b ,, E b , A b , C E b G b A bF,,, F,, C, F, A, C E b FD,,, D,, A,, D, F # , A, C DC,,, C,, G,, C, E, G, B b , C120 Fabiola Guida La riscoperta del Lambdoma Pitagorico.74
TEORIA DELLE CORDE O DELLE STRINGHE - MUSICA DALLO SPAZIOI Pitagorici tramite il Monocordo insegnarono che la generazione di suono più semplice è quella a cordevibranti. Quando si pizzica una corda si generano delle onde che si propagano verso i due estremi dellacorda. Arrivate alle due estremità, le onde si riflettono e si dirigono verso il capo opposto della corda, pergenerare diverse riflessioni consecutive. La sovrapposizione di queste onde, tutte della stessa frequenza,che si propagano lungo la corda danno origine a un fenomeno complessivo detto onda stazionaria.Se facciamo vibrare la corda nel suo centro possiamoottenere un’onda stazionaria ha due punti sempre fissi(detti nodi) agli estremi della corda. Si individuano puntidove ci sono dei movimenti verticali che rappresentano ipicchi alti e bassi dell’onda, e punti dove non c’è nessunmovimento verticale, noti come nodi.La frequenza è il numero di oscillazioni compiute nell'unità di tempo. Ad esempio con una corda dilunghezza L, gli estremi devono essere nodi di vibrazione e, dato che la distanza fra due nodi è multiplaintera della lunghezza d'onda λ, le possibili lunghezze d'onda emesse dalla corda sono: λ = L/2n.Un suono puro è un suono prodotto da un’onda sinusoidale. Il diapason produrre un’onda sonora pura, cioènon emette, insieme all’armonica fondamentale altre armoniche. Per visualizzare la forma d’onda in duedimensioni, possiamo sia usare un oscilloscopio, e sia far vibrare un “Piatto Chladni”, una piastra di ottoneo di cristallo che viene cosparsa da granellini di sabbia. La piastra è quindi agganciata da un lato e lasciatalibera di vibrare nello spazio. A questo punto il lato libero della piastra è fatto vibrare con un archetto diviolino o qualche altro mezzo. La vibrazione della piastra getta in aria la sabbia, la quale, ricadendo, sidispone in disegni regolari, che sviluppano forme geometriche quali il quadrato, il triangolo e l’esagono, ealtre che sono simili a quelle create dai fiocchi di neve. Toccando in vari punti l’orlo della piastra, la stessavibra in modo differente e ciò permette di ottenere disegni diversi. Confrontiamo le figure che si creanosulla piastra con quelle ottenute mediante le vibrazioni della voce umana, si trovano molte somiglianzeinteressanti.Questo esperimento è stato ripetuto molte volte dai Dr. Hans Jenny 121 , l’astronomo Gerald Hawkins e altri.Se il cerchio ha tre nodi equamente distribuiti, allora possono essere uniti per formare un triangolo. Gerald121 Nel 1967 il medico svizzero antroposofico Hans Jenny, ha pubblicato il primo di due volumi intitolati Cimatica, nelquale - traendo ispirazione dalle esperienze di Chladni - ha sostenuto l’esistenza di un sottile potere attraverso il qualeil suono compone la materia. Nei suoi esperimenti egli poneva sabbia, polvere e fluidi su un piatto metallico collegatoad un oscillatore che produceva un ampio spettro di frequenze. La sabbia o le altre sostanze si organizzavano indiverse strutture caratterizzate da forme geometriche tipiche della frequenza della vibrazione emessa dall’oscillatore.75