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PDF Babel 012 - Parliamo di Videogiochi

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playstation2ECHO NIGHT BEYONDThe Wild Blue Yonderconsole ps2 sviluppatore from software produttore <strong>di</strong>gital jesters versione pal provenienza giappone anno 2004a cura <strong>di</strong> Federico ResNello spazio nessuno puòsentirti urlare. Né tupuoi sentire gli altri, conbuona pace – in teoria –del primo motore emozionaledei survival horror, ovverol’impianto au<strong>di</strong>o. Rumori ambientali,accompagnamenti techno-industrial,grida <strong>di</strong>sumaneprovenienti dal buio: lo spazio si fabeffe <strong>di</strong> tutto ciò. Lo spazio vi isolacompletamente nella vostra tutada astronauta, <strong>di</strong>sarmati ed inbalia dell’ignoto. È qui che EchoNight Beyond porta a casa il primo,probabilmente il più importante,dei suoi numerosi riconoscimenti.Pur non essendo privo <strong>di</strong> rumori emusiche ambientali (del restosiamo all’interno <strong>di</strong> una stazionelunare pressurizzata), Beyondpunta tutto sulle viscere e il cuore:il battito car<strong>di</strong>aco e il respiro delprotagonista – parallelamente aquelli del giocatore – dominano l’orizzonteu<strong>di</strong>tivo e scan<strong>di</strong>scono lefasi e i saliscen<strong>di</strong> emotivi dell’interaesperienza. All’apparire del pericoloil battito accelera, i tonfi del cuoresi fanno più forti e <strong>di</strong>stinti, il respiroaffannoso riempie le orecchietanto che sembra <strong>di</strong> sentirle pulsaredavvero. Anche la vista, dalcanto suo, si annebbia e si oscura,lasciandoci alla mercé del buio piùtotale. Non si tratta però <strong>di</strong> unasemplice trovata scenica. Dove lapaura si fa insostenibile, il cuorenon regge. Il battito supera i livelli<strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a e in un attimo, magarimentre si armeggia con una siringasedativa per tentare il tutto pertutto, semplicemente si muore. Equesto è l’unico modo che EchoNight Beyond ha per ucciderti.Il secondo riconoscimento <strong>di</strong>Beyond sta nella sua totale coerenzainterna. Strutturato come unsurvival horror classico (ciò implica,tra le altre cose, una buonadose <strong>di</strong> back tracking), il titoloFrom Software si serve <strong>di</strong> una nutritaserie <strong>di</strong> enigmi ambientali percondurre il giocatore lungo l’avventura.Ognuno <strong>di</strong> questi è perfettamentecoerente conl’ambientazione e la trama narrata.Ma c’è <strong>di</strong> più. In Echo NightBeyond non esistono armi, <strong>di</strong> nessuntipo. E non esistono perché inemici che si incontrano sono fantasmi,dal primo all’ultimo, e dache mondo è mondo i fantasmi nonpossono certo essere uccisi. Altroche camere obscure. L’unica maniera<strong>di</strong> sfuggire agli spettri è scappare(non vi seguiranno oltre leporte chiuse, per un motivo preciso),oppure farseli amici, liberandolidalla pazzia: è sufficientescovare i terminali che controllanoil sistema <strong>di</strong> ventilazione e succhiarevia la densa e misteriosanebbia che li rende aggressivi.Sta qui, in questi pochissimi elementi,il fulcro agonistico <strong>di</strong> EchoNight Beyond. E, credetemi, la suasemplicità è pari soltanto alla suaefficacia. Così configurato, il giocoveicola un’esperienza <strong>di</strong> una soli<strong>di</strong>tàe atipicità raramente riscontratein altri survival horror,sebbene gli stilemi del genere nonvengano comunque stravolti.Esplorazione, fascino per l’ignoto, ilgusto ancestrale e inspiegabile perla paura, sono i pilastri dell’interaesperienza. Le vicende narrate, nonostantenon brillino per originalità,sanno coinvolgere edemozionare: ciò in buona parteperché da ognuno degli spiriti presentinella stazione, una volta fattirinsavire, è possibile ottenereinformazioni ed oggetti assortiti,talvolta fondamentali per proseguirenell’avventura. Sod<strong>di</strong>sfare lerichieste degli spiriti li renderà liberi,finalmente in grado <strong>di</strong> ‘tornarea casa’, anche se solo informa <strong>di</strong> spettri. Liberarli tutti, infine,darà l’accesso al finale vero eproprio del gioco…Finale grazie al quale Echo NightBeyond mette in saccoccia l’ultimodei suoi premi, sbaragliando laconcorrenza e spiazzando – maanche commuovendo – il giocatoreormai assuefatto al buio e al silenzio.Un colpo <strong>di</strong> scena degno de IlSesto Senso che porta l’ultimo tasselload un mosaico che già pensavamocompleto, donando unsignificato logico ed emotivo completamentenuovo all’intera esperienza.E poi, infine, la poesia. Inuna delle en<strong>di</strong>ng scene più belle amemoria <strong>di</strong> videogiocatore, vicinaper estro e sensibilità alla poeticacinematografica <strong>di</strong> Tim Burton.Uno dei migliori survival horrordella scorsa generazione, una delleopere videolu<strong>di</strong>che emotivamentepiù coinvolgenti <strong>di</strong> sempre.(In alto) Il sistema <strong>di</strong> monitoraggiodella stazione permette<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are gli ambienti (edeventualmente i loro “abitanti”)prima <strong>di</strong> esplorarli fisicamente.Il gran numero <strong>di</strong> telecamere ela possibilità <strong>di</strong> impiegarle perpanoramiche e zumate ne fannoun elemento <strong>di</strong> gioco <strong>di</strong> primaimportanza. Nelle fasi finali, ilsistema <strong>di</strong> telecamere sarà impiegatoin maniera geniale perla risoluzione <strong>di</strong> un enigma ambientaleUNDERRATED021

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