Numero 109 - Anno XVIII, Novembre/Dicembre 2010
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L<br />
Il castello Maniace di Siracusa<br />
a scelta del castello Maniace<br />
quale sede, l’anno passato, del<br />
G8 Ambiente potrebbe non essere<br />
stata suggerita solamente dalla offerta<br />
suggestiva dell'antica fortificazione.<br />
L'importanza della riunione e<br />
la conseguente necessità di sicurezza<br />
non potevano non tenere conto dell'individuazione<br />
di un luogo più semplice<br />
da proteggere: infatti, è praticamente<br />
inaccessibile per la posizione<br />
geografica.<br />
Per questo motivo fu eretto<br />
dal comandante bizantino Giorgio<br />
Maniace, nel 1038, impegnato allora<br />
nella cacciata degli arabi. La struttura<br />
occupa la parte terminale dell'isola di<br />
Ortigia che si affaccia immediatamente<br />
sull'imboccatura del Porto Grande<br />
da un lato, e sul mare aperto dall'altro.<br />
Nessuno, pertanto, poteva e può<br />
avvicinarsi a Siracusa, o peggio entrare<br />
nel porto. senza essere avvistato<br />
con abbondante anticipo.<br />
E' stato praticamente da<br />
sempre luogo militare. Tra il 1232 e<br />
il 1240 fu trasformato in castello da<br />
Federico II con la possibilità di ingresso<br />
solo attraverso un ponte levatoio.<br />
Le note storiche parlano del re<br />
Pietro d'Aragona che vi dimorò con la<br />
sua famiglia, e di Federico Il d'Aragona<br />
che nel 1321 convocò il Parlamento<br />
siciliano per l'eredità governativa<br />
al figlio Pietro II d'Aragona.<br />
Tra il 1305 e il 1536 il Castello<br />
ha ospitato le regine d'Aragona<br />
Costanza, Maria e Bianca e anche<br />
Germana de Foix, la seconda e ultima<br />
moglie, poi vedova, di Ferdinan-<br />
Una fortezza militare che oggi ospita importanti eventi<br />
L’interno del castello<br />
Il castello Maniace che protegge l’accesso al porto di Siracusa<br />
do il Cattolico. Nel 1540 ospitò anche<br />
l'ammiraglio Andrea Doria mandato<br />
da Carlo V contro i musulmani. Il sito<br />
fu quindi adattato, oltre che a caserma<br />
e presidio militare, a prigione<br />
e residenza. E' dunque chiaro che nei<br />
suoi mille anni, e soprattutto nei<br />
primi cinquecento, sono state molte<br />
e diverse per tipologia te modifiche<br />
apportate. Vanno anche considerati i<br />
devastanti terremoti del 1542 e del<br />
1693, le opere di rafforzamento del<br />
castello e quelle di manutenzione<br />
contro la naturale erosione del mare.<br />
Le bocche per la fuoriuscita<br />
dei cannoni si fanno risalire all'età napoleonica<br />
mentre i Borboni nel 1838<br />
innalzarono un altro edificio quale<br />
protezione dell'artiglieria sempre più<br />
pesante e precisa. Dall'Unità d'Italia,<br />
IL CLUB n. <strong>109</strong> – pag. 37<br />
e sino a pochi anni fa, il castello Maniace<br />
non ha quindi smesso di essere<br />
un sito militare. L'ultimo presidio, quello<br />
dell'Esercito italiano: le forze armate<br />
hanno utilizzato sino agli anni Novanta<br />
gli ampi spazi interni per i mezzi e per<br />
gli uffici del distretto militare.<br />
Gli anni Duemila, dunque,<br />
rappresentano di fatto un cambio epocale<br />
per l'antica fortificazione. Il castello<br />
perde, dopo circa un millennio,<br />
la sua naturale vocazione militare per<br />
la straordinaria posizione strategica.<br />
Una posizione, tuttavia, ancora sfruttata<br />
a protezione del G8 Ambiente. Il<br />
castello, in conclusione, per volontà<br />
delle ultime configurazioni politiche e<br />
per l'impegno della Soprintendenza<br />
aretusea, si è trasformato in un luogo<br />
di cultura, dove anche i profani possono<br />
sentire i racconti millenari delle<br />
mura che hanno conservato la storia<br />
personale di centinaia di migliaia di<br />
persone e di soldati.<br />
E questo grazie ad un progetto<br />
che ha dovuto tenere conto,<br />
tra le altre cose, della demolizione<br />
delle strutture realizzate nel recente<br />
passato, tanto da presentare il castello<br />
così com'era alla fine del Cinquecento,<br />
del restauro complessivo e<br />
del consolidamento dei torrioni e delle<br />
opere a mare. Unica concessione<br />
all’utilizzo militare, il sito della Casina<br />
presente nella Piazza d'Armi ospita la<br />
sede del Nucleo tutela patrimonio<br />
artistico e culturale dell' Arma dei<br />
Carabinieri.<br />
Alfio Triolo