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Libro Partecipate 2009 - Comune di Sesto Fiorentino

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Autorità <strong>di</strong> A.T.O. 3Me<strong>di</strong>o ValdarnoCon l’emanazione della c.d. legge «Galli» del 5/1/94 n. 36, “Disposizioni in materia <strong>di</strong> risorseidriche”, si è avviato un profondo processo <strong>di</strong> riorganizzazione istituzionale e industrialenell’assetto dei servizi <strong>di</strong> acquedotto, fognatura e depurazione.Ha introdotto importanti novità nel campo della tutela della risorsa idrica sottolineando:• il concetto <strong>di</strong> uso e salvaguar<strong>di</strong>a delle acque pubbliche per le generazioni future;• il concetto <strong>di</strong> risparmio e rinnovo della risorsa nel rispetto del patrimonio idrico edell’ambiente;• il concetto <strong>di</strong> utilizzo prioritario della risorsa acqua per il consumo umano;• l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> una nuova organizzazione per ambiti ottimali dei servizi idrici basata sucriteri idrografici e amministrativi;• la fissazione <strong>di</strong> obiettivi connessi alla efficienza ed economicità nei servizi, <strong>di</strong> equilibrioeconomico nei costi e ricavi.I tratti salienti <strong>di</strong> questo processo sono riassumibili in alcuni passaggi fondamentali:• i comuni trasferiscono l’esercizio della titolarità del servizio all’Ambito Territoriale Ottimale(Ambito);• l’Ambito definisce il piano e la tariffa del nuovo servizio e provvede all’affidamento dellagestione del servizio idrico integrato;• l’Ambito controlla che il gestore realizzi il piano e verifica l’applicazione della tariffa.Oltre che a livello locale, sono stati istituiti ulteriori due soggetti regolatori:• a livello nazionale: il Comitato <strong>di</strong> Vigilanza, con compiti <strong>di</strong> supervisione sull’attuazionedella legge;• a livello regionale: la Regione, con ruolo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>retto politico e <strong>di</strong> programmazione.L’obiettivo <strong>di</strong> tale processo è pervenire il più rapidamente possibile all’accorpamento dellegestioni esistenti largamente frammentate e, contemporaneamente, alla loro trasformazionein senso industriale e impren<strong>di</strong>toriale della gestione. Tutto questo deve consentire all’Ambito<strong>di</strong> affidare la gestione ad un’impresa che per <strong>di</strong>mensioni, organizzazione e capacitàimpren<strong>di</strong>toriale sia capace <strong>di</strong> finanziare e realizzare il piano degli investimenti necessario almiglioramento dei servizi idrici.Il nuovo schema prevede che vi sia una netta <strong>di</strong>stinzione <strong>di</strong> ruoli fra l’Ambito, che definiscegli obiettivi e controlla la realizzazione del piano, e il gestore che organizza il servizio erealizza il piano. L’Ambito deve svolgere la sua attività <strong>di</strong> regolatore in ragione dell’assenza<strong>di</strong> concorrenza nel mercato <strong>di</strong> questi servizi con l’obiettivo <strong>di</strong> assicurare la tutela delconsumatore nei confronti del gestore monopolista.<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>Fiorentino</strong>117 Le <strong>Partecipate</strong> <strong>di</strong> <strong>Sesto</strong> <strong>Fiorentino</strong> | <strong>2009</strong>

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