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Uomo e natura - Filosofia ambientale

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necessaria involuzione che suonerebbe tanto come una sconfitta per l’uomooccidentale.1.4 Sviluppo insostenibile e sovrappopolazioneIl 31 Ottobre 2011 l’umanità ha simbolicamente festeggiato la nascita delsettemiliardesimo abitante del pianeta. 55 Sotto molti punti di vista questotraguardo può esser considerato motivo di orgoglio per la razza umana: laprincipale condizione per il successo di una specie consiste proprio nell’avereuna cospicua popolazione. Ogni specie tende <strong>natura</strong>lmente a proliferare più chepuò, cosicché il numero degli esemplari va a denotare il suo stato di salute.Quando invece la comunità comincia pericolosamente a ridursi, può trovarsi difronte al pericolo dell’estinzione. «Per miliardi di anni di evoluzione biologica –infatti – la regola del gioco è stata quella di riprodurre il maggior numeropossibile di individui della specie. Questa è la base stessa della selezione<strong>natura</strong>le, la forza motrice del processo evolutivo». 56Il successo è ancora maggiore se consideriamo l'intervallo temporalerelativamente breve.La nostra specie, homo sapiens, si è evoluta poche centinaia di migliaia di annifa. Qualche decina di migliaia di anni fa […] la Terra non era abitata da più dicinque milioni di esseri umani […]. Ai tempi di Cristo, duemila anni fa, l’interapopolazione umana aveva all’incirca le dimensioni della popolazione attuale degliStati Uniti; intorno al 1650 c’erano soltanto cinquecentomilioni di persone e, nel1850 ce n’erano soltanto poco più di un miliardo. 57Poiché ora siamo in sette miliardi, sembra che la maggior parte dell’incrementodemografico abbia avuto luogo nell’ultimo secolo; un periodo brevissimo separagonato all’intera storia della nostra specie.55 Matteo Airaghi, Se settemiliardi vi sembran pochi, in Corriere del Ticino, consultato on-line il20/06/2012 all’indirizzo internet http://www.cdt.ch/primo-piano/approfondimenti/53272/se-settemiliardi-vi-sembran-pochi.html.56 Paul Ralph Ehrlich e Anne Howland Ehrlich, Un pianeta non basta, Franco Muzzio editore, Padova1991, pp. 16-17.57 P. R. Ehrlich e A. H. Ehrlich, Un pianeta…, cit., p. 8.32

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