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Uomo e natura - Filosofia ambientale

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sempre il medesimo, almeno fino a quando non si manifesterannoconcretamente i primi segnali di degrado. Quei problemi che prima avevanosolo carattere virtuale, cominciano a rendersi tangibili: «è chiaro ora a molti cheimmensi pericoli di catastrofe sono germogliati sugli errori epistemologicioccidentali». 72Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, fu negli Stati Uniti che sipalesarono le prime avvisaglie di una crisi e si levarono allarmate voci circa ilcomportamento dell’uomo sul pianeta. Già verso la fine dell’Ottocento lascienza ecologica aveva cominciato a scorgere i pericoli legati all’abuso<strong>ambientale</strong>. Sul finire del romanticismo, pensatori come Ralph Waldo Emerson(1803-1882) e scienziati dotati di grande sensibilità, come Henry David Thoreau(1817-1862), tentarono di destare la coscienza popolare dal torpore nella qualesi era adagiata.Una menzione particolare va a George Perkins Marsh (1801-1882) e alsuo The men and the nature (1864), libro che nel giro di poco tempo divenne unvero e proprio classico dell’ecologia. L’autore rilevava come «l’impoverimento dispecie che aveva colpito l’Europa fosse derivato dal cattivo trattamentoriservato all’ambiente» 73 . Proprio il confronto con il vecchio continente divenne ilmotivo trainante dell’epoca. Altri autori come Nathaniel Southgate Shaler oPeter Frank Ward, seguirono la sua scia e, negli americani, si sviluppò l’ideache bisognasse comportarsi in maniera meno scriteriata rispetto allacontroparte europea. Nei primi anni del Novecento sono stati raggiunti indicativitraguardi, soprattutto per quel che riguarda l’elaborazione del cosiddetto“principio di conservazione della <strong>natura</strong>”, grazie al quale venne promossal’istituzione di numerosi parchi e aree protette.Si può senz’altro affermare che «L’ecologia sia stata una scienzasovversiva nel denunciare criticamente le conseguenze di una crescitaincontrollata associata al capitalismo, alla tecnologia e al progresso, concettiche negli ultimi due secoli sono stati considerati con reverenza nella cultura72 G. Bateson, Verso un’ecologia…, cit., p. 483.73 Sharon E. Kingsland, The evolution of American Ecology, The Johns Hopkins University Press, Baltimora2005, p. 10.41

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