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Uomo e natura - Filosofia ambientale

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un accesso ad essa in modo ineguale, un sistema che ha incoraggiato l’umanitàa raggiungere un incredibile livello di sovrappopolazione. Ma si tratta di ungioco che non può durare». 66 Essa è infatti un’economia intrinsecamenteautodistruttiva, sotto un duplice aspetto: oltre a lasciare parte degli abitanti alottare con i problemi della fame, incoraggia uno sfruttamento incontrollato dellerisorse <strong>natura</strong>li.Tuttavia, in questo preciso momento storico, nemmeno una più oculatagestione degli alimenti potrebbe essere considerata come la panacea di tutti imali; si stima infatti che le persone sottonutrite siano poco meno di unmiliardo. 67 Anche se ci fosse una redistribuzione dei beni primari, ciò nonbasterebbe ad eliminare completamente il problema della fame nel mondo. Ipaesi poveri, dal canto loro, hanno un tasso di natalità molto elevato. Tuttoquesto, collegato a quanto appena detto, va a formare un circolo vizioso dalquale sembra difficile poter uscire. Più bocche da sfamare, a certe latitudini,significano più persone che soffrono i morsi della fame, elevata mortalità deibambini nei primi anni di vita e numerose malattie derivanti dalla malnutrizione.In futuro ci troveremo certamente costretti a rivedere il nostro stile di vita erendere più sostenibile la nostra presenza per gli altri ecosistemi.La popolazione mondiale, in ogni caso, non potrà continuare a proliferaresenza sosta: o ci penserà l’uomo a porre un limite al proprio sviluppo, oppure,come ci suggerisce Paul Ehrlich, sarà la <strong>natura</strong> a ridimensionare il nostrodominio. La consistenza numerica degli individui influisce sulla salute generaledell’uomo soprattutto in maniera indiretta, attraverso l’influenza che esercitasulle comunità biotiche del pianeta.la popolazione umana deve la propria sopravvivenza a servizi che riceve dagliecosistemi <strong>natura</strong>li della Terra, i quali, tra le altre cose, regolano la miscela deigas dell’atmosfera, forniscono acqua dolce, controllano le inondazioni, fornisconocibo dal mare e prodotti dalle foreste, creano suoli, eliminano rifiuti, riciclano66 Ivi, p. 43.67 Dati consultati sul sito internet www.fao.org in data 20/06/2012.36

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