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Uomo e natura - Filosofia ambientale

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Già nel 1798, l’economista e demografo inglese Thomas Malthusosservò che la popolazione aumentava in modo geometrico o esponenziale,mentre le risorse alimentari crescevano in maniera aritmetica. Forse egli sisbagliava sul fatto che gli alimenti sarebbero divenuti in breve tempo troppopochi in relazione alle persone; non aveva infatti considerato le innovazioni chela mente umana è in grado di apportare in ogni ambito. Ad ogni modo, perquanto riguarda le modalità di crescita della popolazione, non si sbagliava.Per capire come l’essere umano si riproduce nel tempo, si può ricorreread un efficace esempio: quello della “lingua d’acqua”, una pianta che crescenegli stagni. Questo vegetale ha la caratteristica di raddoppiare ogni giorno lapropria quantità, tendendo a ricoprire uno stagno di medie dimensioni in unatrentina di giorni. Bisogna ora porsi una domanda: «quanta parte dello stagnosarà ricoperta in ventinove giorni? La risposta, ovviamente, è che in ventinovegiorni sarà ricoperta la metà dello stagno. La lingua d’acqua raddoppierà ancorae coprirà l’intero stagno il giorno successivo». 62 Ecco come funziona unacrescita esponenziale: la fase iniziale è molto lenta, non desta particolareattenzione, ma diventa incontrollabile ed irrefrenabile quando il suo sviluppo èben avviato. L’uomo sta facendo come le lingue d’acqua: dal 1950 al 1987 lapopolazione è raddoppiata, da 2,5 miliardi a 5 miliardi in soli trentasette anni;inoltre, dal 1987 al 2011, si sono aggiunti altri 2 miliardi di abitanti. Si stima che,intorno al 2050, saremo addirittura in 10 miliardi!Fino a che punto possiamo avanzare la nostra crescita senza chel’ambiente finisca per collassare? Non c’è dato saperlo con esattezza, masiamo già vicino ad un punto di non ritorno. Pur non rappresentando un vero eproprio problema ecologico, il sovrappopolamento è connesso e amplifica tutti idanni che abbiamo sin qui esaminato. «Il riscaldamento globale, le pioggeacide, l’assottigliamento dello strato di ozono, la vulnerabilità alle epidemie,l’esaurimento dei suoli e delle acque delle falde freatiche sono tutti […]connessi con la dimensione della popolazione». 6362 P. R. Ehrlich e A. H. Ehrlich, Un pianeta…, cit., p. 9.63 Ivi, p. 11.34

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