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Schede di attività - Epidemiologia eziologica / 2012 - CPO

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<strong>Epidemiologia</strong> <strong>eziologica</strong>Centro <strong>di</strong> Riferimento per l'<strong>Epidemiologia</strong> e la Prevenzione Oncologica in PiemonteScheda: 4.018Stu<strong>di</strong>o GEM: un modello per la suscettibilità genetica, fase 2:sopravvivenza dei soggetti GEMGEM study: a model for genetic susceptibility, phase two: GEM subjectssurvivalRESPONSABILE: Dr. Stefano ROSSOCOORDINAMENTO:Stu<strong>di</strong>o multicentricoOBIETTIVI GENERALI E SINTESI PROGETTO:Si tratta della collaborazione italiana ad uno stu<strong>di</strong>o multicentrico (USA, CANADA, AUSTRALIA,NUOVA ZELANDA) sulla relazione tra geni, fenotipo ed esposizione alla ra<strong>di</strong>azione solare nellaeziologia del melanoma cutaneo. Lo stu<strong>di</strong>o è coor<strong>di</strong>nato da Marianne Berwick dello Sloan KetteringMemorial Center <strong>di</strong> NY, USA.Alcuni tipi <strong>di</strong> geni (geni regolatori del ciclo cellulare, geni implicati nella regolazione pigmentaria egeni implicati nella riparazione del DNA) sono considerati avere un ruolo nella genesi delmelanoma cutaneo. Poiché tali geni sono a bassa penetranza, si ipotizza che le loro varianti emutazioni ad alto rischio si ritrovino nei soggetti ad “alta intensità” <strong>di</strong> malattia, cioè in queisoggetti che sviluppano lesioni melanocitarie multiple. Per testare questa ipotesi è stato propostoun nuovo <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o caso controllo, dove i casi sono soggetti con melanoma primitivomultiplo ed i controlli soggetti con un solo melanoma primitivo.Fase 2: verrà calcolata la sopravvivenza dei soggetti reclutati durante lo stu<strong>di</strong>o, ed analizzata inrapporto alle variabili genetiche <strong>di</strong>sponibili.MATERIALI, METODI E RISULTATI ATTESI:Poiché la proporzione <strong>di</strong> melanomi che manifestano in modo multiplo è non superioreannualmente al 2-3% del totale dei melanomi primitivi, è necessaria una base <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o moltoampia. Questa è garantita dalla collaborazione <strong>di</strong> numerosi centri, e da un loro reclutamentopluriennale. E’ previsto <strong>di</strong> raccogliere i soggetti su base <strong>di</strong> popolazione; i casi (melanomi multipli)sono reclutati per 4 anni, ed i controlli (melanomi primitivi singolari) per un anno. Nel caso <strong>di</strong>Torino, il gettito previsto è <strong>di</strong> 7 casi <strong>di</strong> lesione multipla e <strong>di</strong> 150 casi <strong>di</strong> lesione singola.Ad ogni soggetto è proposta un’intervista, ed è richiesto un campione <strong>di</strong> cellule prelevatoattraverso lo spazzolato buccale.La fase 2 prevede un follow-up classico d’esistenza in vita avviato secondo le modalità delfollow-up attivo con richiesta <strong>di</strong> certificazione presso le anagrafi <strong>di</strong> residenza. Inoltre è previsto unfollow-up clinico per intercettare altri melanomi multipli insorgenti nella coorte osservata ed altritumori primari associati.SCALA DEI TEMPI:Il reclutamento <strong>di</strong> casi e controlli è stato concluso. Si stanno realizzando varie analisi dei datiraccolti. Numerosi articoli sono stati pubblicati (ve<strong>di</strong> sotto) ed altri sottoposti per pubblicazione.STATO DI AVANZAMENTO AL 31/12/2011:Sono stati inviati i dati al centro coor<strong>di</strong>natore ed è prevista una fase d'analisi in cui il RTP ècoinvolto.COLLABORATORI INTERNI:Roberto ZANETTICOLLABORATORI ESTERNI:16

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