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Schede di attività - Epidemiologia eziologica / 2012 - CPO

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<strong>Epidemiologia</strong> <strong>eziologica</strong>Centro <strong>di</strong> Riferimento per l'<strong>Epidemiologia</strong> e la Prevenzione Oncologica in PiemonteScheda: 4.001Distribuzione spaziale del rischio <strong>di</strong> mesotelioma maligno edesposizione ambientale e lavorativa ad amianto nell'area <strong>di</strong> CasaleMonferratoSpatial <strong>di</strong>stribution of the risk of malignant mesothelioma afterenvironmental and occupational exposure to asbestos in the area ofCasale Monferrato, ItalyRESPONSABILE: Prof. Corrado MAGNANICOORDINAMENTO:Stu<strong>di</strong>o MulticentricoCoor<strong>di</strong>namento del <strong>CPO</strong> PiemonteOBIETTIVI GENERALI E SINTESI PROGETTO:Stu<strong>di</strong>are la relazione tra esposizione non lavorativa ad amianto e mesotelioma maligno dellapleura, con approfon<strong>di</strong>mento sulla <strong>di</strong>stribuzione spaziale del rischio <strong>di</strong> malattia. La valutazione delrischio legato all’esposizione ambientale ad amianto viene effettuata controllando perl’esposizione domestica e lavorativa. I dati <strong>di</strong> base per questo stu<strong>di</strong>o sono stati prodotti da unaserie <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> caso controllo che sono stati condotti nella zona: uno stu<strong>di</strong>o caso controllo <strong>di</strong>popolazione nella ASL <strong>di</strong> Casale Monferrato (casi incidenti 1987-94), un successivo stu<strong>di</strong>o a CasaleMonferrato e nell’area <strong>di</strong> Torino (stu<strong>di</strong>o multicentrico internazionale, casi incidenti 1995-97), unulteriore stu<strong>di</strong>o relativo ai casi incidenti fino al 2006 nell'area dell'ex ASL <strong>di</strong> Casale Monferrato.MATERIALI, METODI E RISULTATI ATTESI:I dati <strong>di</strong> base per la valutazione sono forniti dalle storie abitative dei casi e dei controlli inclusinegli stu<strong>di</strong> epidemiologici caso-controllo svolti nell’area <strong>di</strong> Casale Monferrato. I dati raccoltidurante le interviste sono stati verificati chiedendo a tutti i comuni interessati <strong>di</strong> fornire unsupplemento <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni sugli in<strong>di</strong>rizzi a cui hanno abitato i soggetti nello stu<strong>di</strong>o, con in<strong>di</strong>cazionidella sezione <strong>di</strong> censimento e <strong>di</strong> altre informazioni utili per georeferenziare gli in<strong>di</strong>rizzi. Lecoor<strong>di</strong>nate geografiche degli in<strong>di</strong>rizzi vengono rilevate utilizzando sia meto<strong>di</strong> cartografici (fino al2003) sia il GPS. Sono state testate anche le possibilità offerte dai sistemi cartografici <strong>di</strong> liberoaccesso su internet (es. Google Maps) che hanno dato ottimi risultati nelle analisi preliminari. Lastima del rischio <strong>di</strong> mesotelioma viene condotta con meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> regressione, in modo da controllareper l’effetto <strong>di</strong> esposizione lavorativa e domestica ad amianto.La georeferenziasione è stata completata e sono state effettuate le prime analisi dei datiSCALA DEI TEMPI:Analisi dati in corso.Pubblicazione scientifiche nel 2011-<strong>2012</strong>.STATO DI AVANZAMENTO AL 31/12/2011:Sono in corso le analisi dei dati relativi al set <strong>di</strong> casi incidenti nel periodo 2001-2006 e dei relativicontrolli. E’ completata la georeferenziazionedelle storie abitative dei casi e dei controlli.PRINCIPALI RISULTATI EMERSIL'indagine ha definito con la precisione attesa l'andamento spaziale del rischio <strong>di</strong> mesotelioma,che mostra un andamento decrescente con centro sullo stabilimento Eternit. Sono stati in<strong>di</strong>viduatialcuni clusters <strong>di</strong> casi, che potranno essere approfon<strong>di</strong>ti su una serie più numerosa <strong>di</strong> soggetti. Taliclusters non sono però tali da alterare sostanzialmente l'andamento spaziale secondo un modelloche considera la <strong>di</strong>stanza dallo stabilimento quale il principale fattore <strong>di</strong> variazione.COLLABORATORI INTERNI:Daniela FERRANTE, Milena MAULE, Dario MIRABELLI, Marinella NONNATO, Benedetto TERRACINI3

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