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Linee guida alla continuità operativa nella Pubblica ... - DigitPA

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L E TECNOLOGIE PER LA CONTINUITÀ OPERATIVAPer quanto concerne la disponibilità degli apparati, si può fare affidamento sulle caratteristichehardware degli apparati presenti sul mercato che oggi offrono:• valori particolarmente elevati di MTBF (Mean Time Between Failures);• disponibilità di CPU ridondata, alimentazione ridondata, moduli hot-swappable,aggregazione dei collegamenti (802.3ad ed estensioni proprietarie dei venditori).Dal livello fisico si può passare ai meccanismi di livello 2 (Data Link), con i protocollistandard che assicurano il recupero della connettività in caso di caduta di collegamentifisici o di rottura di apparati. I protocolli che offrono queste funzionalità sono:• IEEE 802.1D (Spanning Tree);• IEEE 802.1w (Rapid Spanning Tree).In aggiunta ai protocolli standard, si possono prendere in considerazione i meccanismiproprietari che forniscono notevoli miglioramenti rispetto ai primi in termini di tempi diripristino in caso di rottura, di utilizzo di tutta la banda disponibile sui collegamenti fisicie di semplicità configurativa e di gestione 57 .5.2.3 LA CONTINUITÀ DELLE RETI IPPer quanto concerne il recupero delle connessioni a livello 3 (livello network) è possibileutilizzare le funzioni native dei protocolli di instradamento (routing) più comuni:• routing statico;• VRRP;• RIP;• OSPF con ECMP.Le soluzioni proprietarie che alcuni produttori rendono disponibili permettono l’utilizzodi servizi di livello 2 in ambienti routed, garantendo il ripristino dei percorsi di rete con itempi tipici del livello Data Link (gli algoritmi di livello 2 possono convergere con tempiinferiori al secondo, mentre un protocollo di livello 3 impiega diverse decine di secondiin maniera direttamente proporzionale <strong>alla</strong> complessità della topologia di rete).Inoltre, per la continuità <strong>operativa</strong> sono da tenere in forte considerazione tutte le soluzioniche permettono la virtualizzazione degli indirizzi IP (ad esempio il VRRP), e consentonola realizzazione di architetture ridondate sia in modalità active-active sia active-standby.A livello applicativo (livello 4-7 della pila ISO-OSI) esistono sul mercato apparati integrati(appliance) che consentono il bilanciamento del carico in modo trasparente rispetto aiservizi, con possibilità di sostituzione a caldo delle unità in panne senza interruzione delservizio. In questo ambito gli apparati di ultima generazione permettono di ottimizzare iservizi, proteggere dagli attacchi ed incrementare le prestazioni sia a livello LAN che WAN.Gli algoritmi più sofisticati di bilanciamento a livello applicativo consentono di implementarefunzionalità di bilanciamento a livello globale, ridirigendo le sessioni di lavoro verso sistemigeograficamente distribuiti e realizzando in maniera totale la virtualizzazione del servizio.57 Si ricorda comunque che l’utilizzo di protocolli proprietari comporta l’obbligo di avvalersi di apparati diuno stesso fornitore, se ne consiglia pertanto l’utilizzo solo in caso di effettiva necessità.123N. 28 I QUADERNI - Centro Nazionale per l’Informatica <strong>nella</strong> <strong>Pubblica</strong> Amministrazione - GIUGNO 2006

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