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La civilizzazione dei barbari La concezione integrazionista della ...

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È chiaro che emerge una sorta di contraddizione, di ambiguità: dauna parte, abbiamo la definizione dell’uomo come “tabula rasa”, cioè diun soggetto che, lasciato a sé, non sa fare niente, non riesce neanche adiventare un soggetto adulto, però, contemporaneamente, dall’altra parte,vi è l’idea che se l’uomo è lasciato a sé e non vive in società non imparaa vivere in essa, non acquisisce le sue norme morali, è un soggettoanimale, nel senso peggiore del termine, perché non è detto che gli a-nimali siano sempre aggressivi; in questa visione, sono soggetti che sfoderanosolo la loro aggressività e si distruggono reciprocamente. Solo lasocietà è fondamento di morale – e questa è una visione, come già detto,totalmente laica – in quanto, dice Durkheim, è in grado di costruirequello che di positivo è nell’uomo. <strong>La</strong> morale è strettamente legata allanatura delle società ed è il risultato <strong>della</strong> vita in comune e, dice questoautore, “è la società che ci fa uscire da noi stessi, ci obbliga a tener conto di interessidiversi dai nostri, ci ha insegnato a dominare le passioni, gli istinti, a regolarli, a limitarci,a privarci, sacrificarci, a subordinare i nostri fini personali a fini più elevati”.Quindi c’è l’idea del bene totale raggiungibile soltanto attraversol’essere insieme, lo stare insieme. L’identificazione, di cui prima si è detto,dell’educazione con la socializzazione realizza non solo il bene <strong>della</strong>società, ma anche il bene del soggetto, perché soltanto entrando a farparte di un determinato nucleo sociale, il soggetto realizza il meglio dise stesso. E Durkheim questo lo afferma in maniera chiara: “l’individuo,volendo la società, vuole se stesso”. Quindi la relazione individuo/società nonsi può leggere come un antagonismo, ma come un’esigenza, anche per ilsoggetto, di reale crescita, di reale autonomizzazione, di reale maturazione.Per cui la libertà coincide sostanzialmente con l’accettare, anchevolontariamente, tramite questo percorso di socializzazione, quelle chesono le norme e i valori <strong>della</strong> società. Il soggetto non deve solo accettarein maniera totalmente adattiva quelle che sono le norme, le regole e ivalori, ma le deve accettare attraverso lo sviluppo del sapere scientifico,essendo consapevole che il suo bene consiste nel mantenimento delconsenso sociale, perché solo questo garantisce lo sviluppo sociale, esolo questo garantisce lo sviluppo del bene del soggetto.In questo si nota in Durkheim, ancora una volta, la preoccupazionetipica del suo tempo di individuare un fondamento all’idea eall’immagine di uomo che non debba rimandare alla coscienza religiosa,e quindi al legame prioritario con un Dio fuori dalla società. Chi èl’uomo? Questo è un interrogativo ausiliario a cui Durkheim cerca di29

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