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PIPPO FRANCO - Rotary Club Cagliari Nord

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Guido Bertolaso> Capo Dipartimento della Protezione Civilepotenziale, per lavorare speditamentealla soluzione dei problemi esistentie tornare il più in fretta possibilealla normalità, cioè alla restituzionedella piena responsabilità ai soggettiistituzionali legittimi.Come ha superato e cosa si deveancora fare per portare la Campaniafuori dall’emergenza rifiuti e cosasi sta facendo per evitare che altreregioni vi cadano?Abbiamo lavorato molto, a tutti i livelli,per togliere le oltre 50mila tonnellateAd essere stato vincente è il gioco disquadra, con l’apporto di competenzee professionalità molto diverse, comeè nello stile della protezione civileitaliana, che ha visto in campo tuttele risorse dello Stato: dal Governo,che è intervenuto direttamente e congrande determinazione, all’Esercito,dalle forze dell’ordine ai Vigilidel fuoco fino al volontariato. Unlavoro che, in meno di due mesi, haconsentito di superare la fase acutadell’emergenza, togliendo i cumulidi rifiuti dalle strade e restituendoi poteri alle amministrazionicompetenti, mantenendo allostesso tempo pulite le strade dellaCampania.Napoli e la Campania, negli ultimiquindici anni, non hanno maivissuto un periodo così lungo di‘normalità’. I cumuli di immondizialungo le strade appartengono alpassato, la differenziata - seppurea fatica - sta prendendo piede,il termovalorizzatore di Acerra èultimato ed entro un paio di mesimanagement, a riprova di come lacultura della protezione civile si stiaradicando e attiri innegabilmenteinteresse. Va ricordato, d’altronde,che la protezione civile in Italia è unsistema complesso che vede coinvolteprofessionalità e competenze moltodiverse tra loro: ingegneri, geologi,architetti, ma anche i vari corpi delloStato - dalle forze armate, alle forzedell’ordine, ai vigili del fuoco -, tuttala comunità scientifica, il sistemasanitario nazionale e il volontariato,nelle sue molteplici specializzazioni.La forza della protezione civileitaliana sta proprio nella sua capacitàdi mettere insieme donne e uomini chelavorano in sinergia con l’ausilio dellepiù moderne tecnologie, partendodal presupposto che nessuno vince operde singolarmente.Quale è stata l’emergenza più graveche si è trovato ad affrontare e qualeil motivo di maggiore soddisfazioneprofessionale?Ogni emergenza che metta a rischioil territorio, le città e, purtroppo,vite umane, rappresenta una sfidadrammatica a cui dobbiamo saperdare una risposta adeguata. Lamaggiore soddisfazione per me peròresta l’aver contribuito in questi setteanni a costruire con tutte le Regioni ele Province Autonome un dialogo, unrapporto assolutamente proficuo che– possiamo dirlo sulla base dei risultaticoncreti che abbiamo ottenutonelle tante emergenze che hannointeressato l’Italia e anche altri Paesiall’estero dove siamo stati semprei primi a intervenire – ha consentitodi creare un livello di autorevolezzariconosciuto da tutti. Nel nostroPaese abbiamo una realtà a geometriavariabile ma, nonostante le tantedifficoltà, siamo riusciti a creare unsistema che, agli occhi degli italiani,appare come un sistema unico, coeso,che parla una sola lingua e che adottaprocedure condivise, ottenendorisultati concreti.di rifiuti che invadevano le stradedi Napoli e della Campania e, allostesso tempo, dare un segnale fortedella presenza concreta dello Stato,dopo quindici anni di emergenza,caratterizzati dalla successione dicommissari e sub-commissari, ciascunoportatore di scelte e strategie troppospesso contraddittorie, che avevanocausato una pressoché totale sfiducianei confronti delle Istituzioni da partedei cittadini della Regione Campania.Napoli e la Campania ai suoi cittadinie ai turisti che ne fanno ogni anno lameta delle loro vacanze.È evidente però che il compito piùgravoso è consistito nell’avviare arealizzazione un ciclo integrato deirifiuti, dalla raccolta differenziataalla costruzione degli impianti dismaltimento e termovalorizzazione,per riportare a una condizione diordinarietà la gestione dei rifiuti inCampania entro il 2009 e restituirelavorerà a pieno regime, molti trai cantieri previsti dal decreto perl’emergenza rifiuti sono aperti.Leadership e formazioneprofessionale sono tematiche susui il <strong>Rotary</strong> lavora, esiste in Italiauna scuola che prepari e formialla gestione dei rischi e delleemergenze?Negli ultimi anni sono nati diversi corsidi laurea e master dedicati al disaster11PAUL

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