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1 2007 - Innovare

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TecnologiaRETI CHE CATTURANOLE SOSTANZE INQUINANTIa cura diMassimilanoBestettiPolitecnicodi Milano42 INNOVARE • 1 • <strong>2007</strong>Il continuo sviluppoindustriale, l’a -umento della richiestaenergeticaper il fabbisogno u -mano e il rilevanteutilizzo di combustibilifossili hannoportato ad un aumentodella concentrazionedi sostanzeinquinanti dispersenell’ambiente.La preoccupazioneche nasce dallamaggiore consapevolezzacirca l’impattoambientale generatodagli inquinanti di origine antropica hamotivato una serie di studi sui metodi di abbattimentodi tali inquinanti.Oggi si ritiene che una delle tecniche utilizzabiliper degradare le sostanze nocive introdottenell’ambiente sia quella basata sull’impiegodella luce ultravioletta o visibile edel biossido di titanio tal quale o in formamodificata.Negli anni ’70 si scoprì che il biossido di titanio(TiO 2) attivato da radiazione UV è ingrado di catalizzare (cioè aumentare la velocitàdi) reazioni chimiche.Da allora, sono state effettuate svariate ricerchesu questo materiale con la duplice finalitàdi approfondire la conoscenza delleproprietà di quest’ossido e di sviluppareun’appropriata tecnologia in grado di abbatteresostanze nocive.1) Pubblicazioni su “titanium dioxide”.Il punto di partenza nello studio delle proprietàfotocatalitiche dell’ossido di titanio si farisalire ad un lavoro di Fujishima e Honda del1972 sulla dissociazione fotoelettrochimicadell’acqua basata sull’uso di un fotoanodo dirutilo, una delle forme cristalline del biossidodi titanio. Da allora il numero di studi e dellepubblicazioni sull’argomento è cresciuto enormemente.In figura 1 è riportato l’andamentodelle pubblicazioni nei cui campi di indicizzazionecompaiono le parole “titanium dioxide”nel periodo 1969-2006 (banca dati Ei EngineeringVillage Compendex). In tabella 1 le pubblicazionisono ripartite tra i vari Paesi delmondo.La fotoreattività delle varie strutture del biossidodi titanio è oggi ben conosciuta e, anchese non sempre sono note le cinetiche di fotodegradazionedi specifici inquinanti, tuttavia si

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