EventiINNOVACTIONa cura diEnrico Di Stefanoenrico.distefano@gmail.comCon oltre 40 mila visitatori accreditati siè conclusa ad Udine, lo scorso 18 Febbraio,la seconda edizione di InnovAction,salone della Conoscenza, delle Idee edell’ Innovazione.Promosso dalla Regione Autonoma FriuliVenezia Giulia, in collaborazione con la localeUniversità e Udine Fiere, InnovAction si èdata l’ambizioso obiettivo di creare una contaminazionecompartecipativa tra i mondi dellaricerca industriale, della finanza e delle impreseladdove cioè iniziative simili hanno portatoa scarsi risultati.Il punto di partenza è un territorio, quelloUdinese e Friulano, naturalmente vocato all’innovazionevuoi per cause naturali, essendopunto di contatto tra Europa occidentale edorientale, vuoi anche per la presenza di dueforti Università per numero di iscritti, per specializzazionedei corsi e per la qualità dellaformazione, vuoi infine per una rete di imprese,soprattutto piccole e medie, organizzate indistretti e particolarmente attente alle produzionidi qualità e con elevato valore aggiunto.Per di più il territorio della Regione negli ultimianni ha visto la crescita esponenziale delleattività e dei centri d’eccellenza per la ricercae il trasferimento tecnologico, incubatori d‘impresein primis.Con un background del genere non è statodifficile per gli organizzatori ricreare al quartierefieristico udinese l’attenzione focale perla crescita di un evento che nella sua secondaedizione ha visto quadruplicare i visitatori eche si candida per diventare un appuntamentofisso per addetti e non.Il salone, sviluppato su 4 giornate, è stato sapientementearticolato in tre sezioni, ognunadelle quali in grado di fungere da volano per lealtre. Una prima parte congressuale, alla qualehanno preso parte 276 relatori suddivisi su 150eventi, una seconda parte espositiva su 9 padiglioniper 21 mila metri quadrati, cuore dellamanifestazione, perché come ha ricordato ilPresidente della Regione Illy, “l’innovazione sideve poter toccare con mano”, e una parte cosiddettaculturale che ha ospitato alcuneperformance live, due rassegne cinematografichee un intero padiglione curato dalla televisionemusicale MTV, che aveva come fine nonsecondario quello di attrarre anche chi ad InnovActionnon ci sarebbe mai arrivato da solo.La giornata iniziale ha avuto come momentodi maggiore rilievo la cerimonia di apertura,vissuta nel vivace scambio tra Ministro dell’EconomiaPadoa Schioppa e il Presidente dellaRegione, il Governatore Illy, che ha ricordatole peculiarità del territorio rammentando i notevolipassi avanti compiuti negli ultimi anni ele recenti leggi varate dal Parlamento regionalevolte a diffondere la cultura dell’innovazionee renderla attrattiva e praticabile per le imprese,in una Regione che a questo punto nonpuò fare a meno della autonomia istituzionalesoprattutto in considerazione della sua vicinanzaad altri Paesi dove la tassazione del redditod’impresa e i contributi europei (obiettivo56 INNOVARE • 1 • <strong>2007</strong>
InnovAction1) sono causa della maggiore concorrenzialitàdelle imprese ivi locate. In tale contesto è statoanche formulato l’invito per il Ministro adavviare un processo di riduzione della tassazioned’impresa. Padoa Schioppa, che dapprimaha ricordato i suoi trascorsi giovanili inFriuli Venezia Giulia, ha sapientemente aggiratole domande poste dal numero uno del caffè,con un intervento incentrato sui temi europei esull’importanza di una fiera di questo tipo perun territorio che vuole essere al centro dell’Europa.Ha ovviamente parlato d’Europa ancheJean Pual Fitussi, presidente del ConsiglioScientifico e Professore di Economia pressol’Institut d’Etudes Politiques di Parigi, ricordandocome l’Europa possa contare su una capacitàdi ricerca e innovazione soprattutto neisettori energetico ed ambientale superiore atutte le altre grandi economie mondiali e comesu queste basi possa costruire la sua riscossa.Un’economia, quella europea, al primo postonel mondo per PIL, ma che funziona ancoracon regole adatte a piccole realtà economichee che in questo trova i suoi maggiori limiti. L’economistafrancese di fama internazionale ha agran voce chiesto a tutti una politica veramenteeuropeista volta ad arrivare ad un vero GovernoEuropeo. Non di minor pregio è stato anchel’intervento del Rettore dell’Università diUdine, Furio Honsell, recentemente salito aifasti della cronaca, e che ad InnovAction ha festeggiatoil 50° brevetto registrato dalla suaUniversità, che ha parlato di come l’innovazionetecnologica non debba avanzare da sola,ma debba essere di pari passo legata ancheall’ “innovazione organizzativa, quella che investeanche i paradigmi sociali”; l’ArchimedePitagorico del 2010 deve essere anche al centrodelle implicazioni organizzative e gestionaliche il proprio progetto comporta, questo èvero valore aggiunto alla ricerca e l’innovazionetecnologica. Questo tema è stato poi ripresoed ampliato il giorno successivo negli interventicoordinati di Derrik de Kerckhove e diNicholas Negroponte. Quest’ultimo, già presidentedel MIT Media Lab e ora main front delprogetto no profit “One Laptop per Child”, haaffrontato il tema del divario digitale, tecnologicoed informativo, dei paesi del terzo mondo,il cosiddetto “Digital Divide” (che Negroponteignora sia un problema anche del Fvg,ndr), approfittando dell’occasione per illustrareil proprio ambizioso progetto di portare l’informatizzazionee l’informazione laddove a malapenaarriva la corrente elettrica: un computerportatile da un costo accettabile attorno ai centodollari, con un pacchetto di programmi dibase non proprietari, e resistente ai fattori atmosferici(polvere, umidità...) nonché alle imperiziedi utilizzo (urti, scossoni, bagnato...).Un computer come bene per superare la divisionedigitale, ma anche per diffondere l’istruzioneutilizzandolo come strumento per promuoverela lettura e più in generale la culturasotto forma di copie di libri, poco costose, infomato digitale. Derrik de Kerckhove, Direttoredel programma McLuhan sulla Cultura e laTecnologia e Professore all’Università di Toronto,ha affrontato un tema percepito da tutti comeincombente tra i padiglioni della fiera diUdine, ovvero la contrapposizione netta trauna tecnologia che tende sempre di più a liberarespazi, informazione, possibilità per tutti edall’altro una tecnologia sempre di più controllataed imbrigliata nelle leggi di proprietàintellettuale e commerciale del prodotto informaticoe tecnologico in genere. Passando dallaparola all’elettronica, l’intelligenza divienequasi naturalmente un bene condiviso. DeKerckhove ha tracciato una linea netta tra ledue situazioni, argomentando come l’ innovazionediscenda dalla multi-connessione e richiedauna vera predisposizione all’ apertura equindi una tendenza all’abbandono del controllosul prodotto virtuale, anzi, insiste che lacreatività più sorprendente esce proprio dallaparte più aperta (e meno lucrativa) del sistema. ➤INNOVARE • 1 • <strong>2007</strong> 57