L'Adige e le Acque Lagarine progetto didattico triennale <strong>per</strong> le scuole secondarie di primo grado del<strong>la</strong> Val<strong>la</strong>garina8 AMBIENTE, ECOLOGIA e FAUNA ACQUATICA2. Vivere nell'acquaCome abbiamo visto, l'acqua possiede <strong>dell</strong>e caratteristichemolto partico<strong>la</strong>ri che condizionano gli organismi che civivono.I vegetali più semplici che popo<strong>la</strong>no i nostri <strong>la</strong>ghi e stagni, adesempio, che compongono un gruppo molto ampio edeterogeneo di organismi genericamente definiti alghe, sono<strong>per</strong> <strong>la</strong> maggior parte molto piccoli, costituiti da un'unicacellu<strong>la</strong>, capaci di fluttuare negli strati <strong>la</strong>custri su<strong>per</strong>ficialicostituendo il p<strong>la</strong>ncton vegetale (o fitop<strong>la</strong>ncton). Questiorganismi hanno bisogno del<strong>la</strong> luce so<strong>la</strong>re <strong>per</strong> svilupparsi emoltiplicarsi e <strong>per</strong> questo possono vivere solo nel<strong>la</strong> zonasu<strong>per</strong>iore del <strong>la</strong>go, dove <strong>la</strong> luce è sufficientemente intensa daconsentire <strong>la</strong> fotosintesi clorofilliana.Se consideriamo organismi molto più complessi, come icomponenti del p<strong>la</strong>ncton animale (o zoop<strong>la</strong>ncton), potremoosservare che molti di loro hanno una forma corporeacomplessa, ricca di appendici e strutture che hanno <strong>la</strong>funzione di "sostenerli" e non farli affondare, favorendo i loropiccoli movimenti verso l'alto. Anche questo è il risultato<strong>dell</strong>'adattamento al loro ambiente di vita e al loro modo diprocacciarsi il cibo: dovendo catturare le piccole algheunicellu<strong>la</strong>ri sospese nell'acqua, o cacciando attivamente altriinvertebrati del p<strong>la</strong>ncton, anch'essi hanno <strong>la</strong> necessità dicontrastare <strong>la</strong> caduta verso il fondo, mantenendosi neglistrati alti del <strong>la</strong>go.Ora provate a pensare a un pesce <strong>la</strong>custre, ad esempio unascardo<strong>la</strong>, che deve muoversi nuotando rapidamentenell'acqua ferma <strong>per</strong> sfuggire a un predatore; o, a maggiorragione, mettetevi nei panni di un pesce di torrente, adesempio una trota, che deve vincere <strong>la</strong> corrente nuotandocontinuamente verso monte <strong>per</strong> evitare di essere trascinato avalle. Se osservate <strong>la</strong> sagoma di questi abili nuotatori,riconoscerete subito il loro corpo fusiforme, caratterizzatoda una silhouette allungata, rastremata verso <strong>la</strong> coda e verso<strong>la</strong> testa, un po' come <strong>la</strong> carena di una barca o <strong>la</strong> forma di unsommergibile. Quel<strong>la</strong> è <strong>la</strong> forma idrodinamica <strong>per</strong> definizione,che infatti l'uomo "copia" ai pesci da millenni <strong>per</strong>muoversi più agevolmente navigando dentro l'acqua.La vescica gassosa è un altro ingegnoso espediente <strong>per</strong>stare "in equilibrio" nell'acqua senza dover fare nessunoLe lunghe appendici del<strong>la</strong> Leptodora (sopra) edel Cyclops (sotto) sono tipici adattamenti <strong>dell</strong>ozoop<strong>la</strong>ncton: servono a "nuotare" e a filtrarel'acqua.Le trote devono nuotare <strong>per</strong> non esseretrascinate a valle dal<strong>la</strong> corrente del fiume.
AMBIENTE, ECOLOGIA e FAUNA ACQUATICA 9La pelle di una scardo<strong>la</strong>, rico<strong>per</strong>ta di scaglie edi muco protettivo e lubrificante.Vescica gassosa di un ciprinide.Apparato branchiale di un luccio.sforzo: si tratta di una specie di palloncino che può esseregonfiato o sgonfiato a seconda che il pesce abbia l'esigenzadi stare in prossimità del<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie oppure in profondità.I pesci, poi, <strong>per</strong> rendere ancora più efficace il loromovimento, usano le pinne e hanno <strong>la</strong> pelle rico<strong>per</strong>ta da unlubrificante prodotto costantemente dal<strong>la</strong> pelle. Questapellico<strong>la</strong> mucosa viscida serve, oltreché <strong>per</strong> proteggere daipiccoli parassiti esterni, anche <strong>per</strong> favorire lo "scivo<strong>la</strong>mento"dentro l'acqua o tra gli ostacoli sommersi.Per respirare, infine, gli animali strettamente acquatici,come molti crostacei, tutti i pesci, ma anche le forme <strong>la</strong>rvalidi tanti insetti, le <strong>la</strong>rve degli anfibi e molti altri utilizzano lebranchie. Questi organi respiratori, che hanno <strong>la</strong> medesimafunzione che hanno <strong>per</strong> noi i polmoni, <strong>per</strong>mettono di estrarredall'acqua l'ossigeno disciolto. Questo è un gasindispensabile <strong>per</strong> <strong>la</strong> vita degli organismi a respirazioneaerea (aerobi) e nell'acqua non è sempre disponibile inabbondanza. Per questo, si dice che l'ossigeno disciolto è unfattore limitante <strong>per</strong> <strong>la</strong> presenza <strong>dell</strong>e specie. D'estate, adesempio, nelle profondità <strong>la</strong>custri l'ossigeno scarseggia e ipesci sono costretti a spostarsi verso <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie.Come si vede, <strong>la</strong> vita sommersa richiede molti accorgimentiche gli organismi acquatici hanno acquisito nel corso <strong>dell</strong>ungo e sorprendente processo <strong>dell</strong>'evoluzione attraversol'adattamento biologico, che oggi ci <strong>per</strong>mette di contaremoltissime forme di vita, anche assai diverse tra loro, le qualipopo<strong>la</strong>no <strong>la</strong>ghi, stagni, rivi, torrenti e fiumi, costituendo <strong>la</strong>ricchezza di biodiversità del nostro territorio.pinnacaudalepinnadorsalepinne pettoraliL'insieme <strong>dell</strong>e pinne dà ai pesci una grande agilità nelnuoto (nel<strong>la</strong> foto, un vairone).L'Adige e le Acque Lagarine progetto didattico triennale <strong>per</strong> le scuole secondarie di primo grado del<strong>la</strong> Val<strong>la</strong>garina
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