A.I.D.A.I. Newsletter • Primavera 2005circa in un quinto della popolazione ha origineitaliana, e ancora parla la lingua od un dialettoitaliano. La PICS-IV è un’intervista semistrutturataspecificamente sviluppata per la diagnosidei disturbi dirompenti del comportamento(ADHD, disturbo oppositivo provocatorio e disturbodella condotta) e per lo screening di altridisturbi psichiatrici. È stata costruita a partiredalla Kiddie-SADS e dalla PACS. Per la diagnosidi ADHD tale intervista utilizza almenodue domande per ogni comportamento studiato,differenziando i contesti in cui tale comportamentopuò essere osservato. A differenza diquanto richiesto dal questionario, all’intervistatoviene richiesto non di quantificare ma di descrivereil comportamento del bambino, cheviene poi valutato in maniera quantitativa dalclinico che effettua l’intervista. L’intervistatoreincoraggia i genitori a descrivere il bambino conun dettaglio sufficiente a stabilire se uno specificosintomo (comportamento) è clinicamentesignificativo, anche considerando fattori chepossano modulare la percezione da parte del genitorequali ambiente sociale, livello culturale,pregiudizi, etc. La valutazione della presenza edella severità dei sintomi è effettuata dal clinicoesperto in psicopatologia dello sviluppo in baseai criteri diagnostici del DSM-IV e secondo lelinee guida internazionali. Nel presente studiosono state confrontate le domande all’intervistae al questionario ed è emerso che su 43 domandeesaminate solo in 29 è stato osservato untrend linearmente omogeneo (es. punteggio di 2all’intervista per punteggio di 2 o 3 al questionario,_ 2 trend
A.I.D.A.I. Newsletter • Primavera 20053. Le scale Brown per la valutazionedell’ADHD nell’adultoF. Del Corno, M. Lang, H. SchadeeUniversità di Milano BicoccaIl disturbo dell’attenzione in età adulta passaspesso inosservato alla valutazione clinica, tantoda essere sottodiagnosticato. I sintomi che ipazienti lamentano, infatti, sono spesso relativia difficoltà nei rapporti interpersonali, di coppia,sul lavoro, etc. In altri termini, il disturboattentivo non è in primo piano nell’autoosservazionedel paziente – e sfugge frequentementeanche all’osservazione del clinico – pur costituendouna causa, a volte determinante, del disagioche motiva la consultazione.Obiettivo di questa comunicazione è riferire ecommentare alcuni elementi clinici che si sonoimposti alla nostra attenzione durante il lavorodi validazione e taratura della versione italianadelle Scale di Brown per la valutazionedell’ADD in soggetti adolescenti e adulti (OS,2005).Utilizzando, nella validazione concorrente, icriteri per l’ADD del DSM-IV e una raccoltamirata dei dati bio-psico-sociali, abbiamo rilevatoche la sottoscala AFF, che riguarda le “capacitàdi governare le interferenze affettive” discriminaun gruppo di soggetti, nel campione,per i quali è possibile ipotizzare che il disturbodell’attenzione sia secondario a un qualche disturbodi carattere emotivo, rispetto ad altri soggettinei quali l’eziologia è di tipo più marcatamentecognitivo.Questa diagnosi differenziale, ottenuta attraversouno strumento autosomministrato e di agevoleimpiego, è utile ai fini della pianificazione dieventuali ulteriori approfondimenti testologici enella pianificazione di un possibile trattamento.4. La valutazione informatizzatadell’attenzioneS. Di NuovoUniversità di CataniaNella diagnosi delle sindromi ADHD, seguendoi criteri previsti sia nel DSM-IV-R sia nell’ICD-10 dell’OMS, occorre non solo valutare il fattoresovraordinato, ma anche differenziare i deficitattentivi con iperattività (che implicano soprattuttoproblemi di adattamento sociale) daquelli prevalentemente cognitivi, in cui predominala disattenzione cognitiva. A questo scoposono utili sia le recenti acquisizioni della neuropsicologiasia i risultati di ricerche sperimentaliche partono dalla somministrazione di specificitest.Verranno presentati alcuni risultati ottenuti medianteuna batteria di prove computerizzate perla valutazione dell’attenzione e concentrazione,composta da sette subtest, graduati per livello didifficoltà, e finalizzati a misurare: 1. i tempi direazione semplici; 2. i tempi di reazione basatisu stimoli a scelta multipla; 3. il riconoscimentodi targets su basi uditive, visive e spaziali; 4. lamemoria immediata (digit-span); 5. l’attenzionedivisa (test di doppio compito); 6. la interferenzacolore-parola (test di Stroop); 7. lo shiftingdell’attenzione con targets sia verbali che visivi.Oltre al confronto fra soggetti con e senzaADHD, saranno evidenziati i principali fattoriemergenti dall’analisi complessiva dei dati dellabatteria, e che possono essere proficuamenteutilizzati per la diagnosi differenziale.s.dinuovo@unict.itfradelco@tin.it17