A.I.D.A.I. Newsletter • Primavera 2005E8. Indagine epidemiologica sul disturbo dadeficit d’attenzione e iperattività (D.D.A.I.) ecomorbidità con difficoltà scolastiche ecomportamentaliD. Villani, V. MontrasioUnità Operativa di Neuropsichiatria perl’Infanzia e l’AdolescenzaOspedale “A. Manzoni”, LeccoPremessaLe difficoltà d’attenzione e iperattività sono spessoassociate ad un’ ampia varietà di problemi infantiliin varie aree: cognitiva, motoria, comportamentale.Tali caratteristiche inducono nei soggettiun maggiore rischio di comportamenti disfunzionalia livello di apprendimento e/o comportamento.La valutazione del bambino disattentoe iperattivo deve comprendere una serie diprove cognitive-comportamentali affinché le difficoltàassociate possano essere individuate perconsentire in seguito una corretta presa in carico,stabilendo una gerarchia d’interventi.Diverse ricerche sono state condotte in questa direzioneed hanno permesso il riscontro di una significativacomorbidità tra D.D.A.I., disturbi diapprendimento (specifici o generalizzati) e disturbidi comportamento del tipo Disturbo Oppositivo-Provocatorioe Disturbo della Condotta.Somministrazione ai soggetti così individuati diuna batteria di test più approfonditi, tesi a valutareil livello intellettivo (Wechsler Scale), ilgrado di apprendimento in rapporto alla classefrequentata (Prove M.T.), il profilo di sviluppopsicologico (C.B.C.L./T.R.F. di T.M. Achenbach,2001).I risultati verranno presentati e discussi in sedecongressuale.d.villani@ospedale.lecco.itScopi della ricercaRilevazione epidemiologica del fenomeno nelterritorio lecchese su soggetti di seconda elementare(coinvolti circa 2700 bambini di scuolestatali e non-statali).Individuazione dei soggetti con D.D.A.I. e successivaanalisi dei profili cognitivi, di funzionamentoscolastico e di sviluppo emotivo-affettivo.Comorbidità tra D.D.A.I., difficoltà scolastichee comportamentali.Materiali e metodiCompilazione di scale specifiche da parte degliinsegnanti in riferimento ai singoli alunni (ScalaConners). Individuazione, nel gruppo sottopostoa valutazione, dei soggetti che presentano unprofilo compatibile con il D.D.A.I.30
A.I.D.A.I. Newsletter • Primavera 2005E9. Il questionario COM – versione genitori– uno strumento per l’indagine dellesindromi associate al DDAIA. Molin, C. Cornoldi, S. ZambonDipartimento di Psicologia Generale,Università di PadovaDa tempo, ormai, si ribadisce l’importanza diuna valutazione di aspetti comportamentali e atteggiamentiparticolarmente critici nel bambinobasata su molteplici fonti di informazione. Perquesto motivo è stata predisposta una versionedel questionario COM adattata per genitori,analoga allo strumento già pubblicato per insegnanti.Si ricorda che il questionario COM esaminaalcune problematiche frequentemente associateai disturbi da deficit attentivo e iperattività,tra cui il disturbo della condotta, il disturbooppositivo provocatorio, l’ansia e la depressione.Questa prima indagine persegue lo scopo di esaminare,nella valutazione del bambino, il gradodi accordo nel giudizio tra genitori e tra genitoried insegnanti. Ha esplorato, inoltre, la possibilitàdi usare lo strumento anche con bambini piùpiccoli, prima e seconda elementare, rispetto allaversione insegnanti di cui si prevede l’uso apartire dalla terza elementare. Saranno presentatii primi dati emersi.ad.molin@virgilio.itE10. Sintomi d’ansia e ADHD: confrontomediante questionari di autovalutazione peransia e depressione con bambini eadolescenti con disturbo d’ansia e controllisani.P. Cavolina, B. Ancilletta, G. Sanna, A. ZuddasCentro Terapie Farmacologiche inNeuropsichiatria dell’Infanzia e dell’AdolescenzaClinica di Neuropsichiatria Infantile,Dipartimenti di Neuroscienze, Università degliStudi di CagliariNumerosi studi riportano una frequente associazionetra il Disturbo da Deficit di Attenzione eIperattività, (ADHD) ed i disturbi d’ansia: negliultimi anni, studi europei hanno però messo indubbio la frequenza di tale associazione, specienei casi più gravi di ADHD. Scopo del presentestudio è verificare, mediante l’uso di due questionaridi autovalutazione, la presenza di sintomid’ansia in bambini ed adolescenti conADHD (n= 62), rispetto a soggetti con diagnosiformale (lifetime) di disturbo d’ansia (n= 23) econtrolli sani (n=28). L’analisi delle risposte aiquestionari mostra che il punteggio totale allaMASC e quello delle dimensioni “Umiliazione/rigetto”,“Parlare in pubblico” e“Panico/ansia di separazione” della stessa scalerisultano elevati (almeno 1.5 S ripstto allenorme nord americane) in un numero significativamentemaggiore di soggetti con disturbo diansia, rispetto ai soggetti sani e con ADHD, cheriusultano non significativamente differenti traloro. Nessuna differenza significativa tra i tregruppi e’ stata invece riscontrata nei punteggidella CDI. Verranno discusse le implicazioniclinche della discordanza tra questi risultati equelli riportati negli studi Nord-Americani.azuddas@unica.it31