(Fabrizio Bonera). - CAI Manerbio

Planimetria ed itinerario.
La prima planimetria della Val Seriana è opera di Leonardo da Vinci, con un
manoscritto datato ai primi anni del 1500. Si distinguono chiaramente, laterali al
corso della Val Seriana, le Valli di Gandino e di Gorno, con le distanza fra le
varie località. I nomi dei paesi sono scritti al contrario, come in tutti manoscritti
di Leonardo.
Un rilievo un poco più particolareggiato è opera di Pietro Redolfi,con una pianta
della Valle Seriana datata 1718. Gandellino vi viene nominato senza la doppia
elle attuale e la Valle Sedornia adotta il nome legato all’antico culto di Saturno
(Valle Saturgna).
Gandellino è facilmente raggiungibile seguendo, da Bergamo, le indicazioni per
la Valle Seriana. Una volta giunti nei pressi di Ponte Nossa, si prosegue sulla
riva sinistra del fiume Serio, utilizzando le indicazioni per Valbondione, ultimo
comune della Val Seriana.
Il torrente Valle Sedornia nasce a circa 2000 metri di quota, alla confluenza fra
Vigna Vaga e Vigna Soliva. Raccoglie le acque che fuoriescono la laghetto
alpino di Vigna Vaga (o Spigorel che dir si voglia) e di alcuni piccolissimi
affluenti, per gettarsi, dopo aver percorso diversi chilometri, nel fiume Serio.
Oltredragone ! E’ questo l’antico nome di Gandellino, in alta Val Seriana,
adagiato sulle rive del Serio a 675 metri di quota.
Questo antico borgo di origini celtiche, al pari di tutta l’alta Val Seriana, fu
sfruttato già in epoca romana per l’estrazione del ferro, prima di continuare,
diversi secoli più tardi, l’attività mineraria e la produzione di armi sotto la
dominazione della Repubblica di Venezia.
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