(Fabrizio Bonera). - CAI Manerbio
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ENDEMISMI DEL MONTE DELLE<br />
TOMBE E DELLA CIMA DELLE<br />
GUARDIE.<br />
Ascensione al Tombea e al Caplone<br />
Coordinatore: Bravo Giuseppe<br />
Collaudo: Bravo Giuseppe<br />
Partecipanti: 29<br />
Condizioni meteo: sereno, foschia<br />
Domenica 6 giugno 2010<br />
Escursione di grandissimo interesse paesaggistico e botanico per la presenza<br />
di ristretta e preziosa flora endemica: Saxifraga petrea e del Monte Tombea,<br />
Saxifraga ragnatelosa, Dafne delle rupi, Ranuncolo bilobato, Aquilegia dalle<br />
foglie di Talittro, Moeringia glauco verde, Ranunculus bilobus.<br />
L’itinerario, dai pingui prati di Rest, tocca le cime più alte dell’intero sistema di<br />
creste che chiudono a nord la Valvestino in una alternanza di svariate fioriture:<br />
Viola tricolor, Trollius europaeus, Senecio gaudinii, Primula auricola, Phyteuma<br />
comosum, Aquilegia einseleiana. Viola dubyana, Rododendron hirsutum,<br />
Saxifraga mutata, saxifraga caesia, Primula spectabilis, Fritillaria tubaeformis,<br />
Anemone narcissiflora.<br />
Eccone una parziale rappresentanza lasciando all’escursionista il piacere di<br />
scoprirne altrettanti dello stesso interesse e fascino.<br />
I grandiosi panorami che si possono godere dalla cima di queste rocciose<br />
montagne dolomitiche, ricche di guglie e pinnacoli, fanno di questo famoso<br />
itinerario una esperienza unica ed irrinunciabile.<br />
Si parte da Rest ( m 1000), dove si parcheggia nel piazzale antistante il rifugio e<br />
ci si dirige alla chiesetta alpina costituente il primo fabbricato che si incontra<br />
giungendo sul prativo altopiano; proprio di fronte alla cappella, parte una<br />
pianeggiante stradina contrassegnata con il segnavia bianco rosso che facilita<br />
l’intera escursione. Dopo questo primo tratto, costeggiando caratteristici fienili<br />
ormai quasi tutti con l’aguzzo tetto in lamiera (un tempo era di paglia9, la<br />
stradina, con un tratto cementato, si alza ripidamente per poi continuare in<br />
breve discesa fiancheggiata da altissimi e folti faggi.<br />
Uscendo da questa fogliosa galleria ci si presenta Malga Alvezza (m 1280); si<br />
passa accanto ad altri secolari e tormentati faggi, si oltrepassa poco più in alto<br />
un ampio tornante a sinistra e, lasciando la mulattiera che si inoltra nella valle di<br />
Campei, si imbocca a sinistra un sentiero ben segnalato che, fiancheggiando la<br />
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