(Fabrizio Bonera). - CAI Manerbio

Il tracciato con gradualità si sposta sul versante meridionale dell’Arera e,
raggiunto il Passo Gabbia, entra nella Conca del Mandrone, ricca di detriti e
circondata da preti precipiti.
Un sentiero scavato tra i detriti attraversa in quota tenendosi al limite superiore
del ghiaione, a ridosso delle rocce, e raggiunge la parte centrale della conca.
Abbandonato sulla destra il sentiero 244, ci si innesta sul nuovo sentiero 218
che prosegue semipianeggiante verso nord sul versante destro della Conca. Un
tratto di ripida salita conduce alla Bocchetta di Cornapiana, dominata da una
elevazione rocciosa sormontata da una croce. Ci si cala quindi in una conca
detritica posta ai piedi della Corna Piana e si entra nel versante di Val Seriana.
Il tracciato, in graduale discesa, percorre la fascia dei pascoli e punta
decisamente verso il Passo Branchino (m 1821) che domina il lago omonimo.
Sul passo convergono numerosi sentieri. Contrassegnato dal 222 un piccolo
viottolo si addentra nella conca a occidente del passo e, attraversando verdi
pascoli, raggiunge una malga, nei pressi della quale, abbandona sulla destra il
231 e prosegue in moderata pendenza verso una insellatura. Il sentiero
scollina, rientrando sul versante di Val Brembana, e prosegue con evidente
percorso semipianeggiante nel pascolo sassoso.
Il traverso è semipianeggiante per un buon tratto quindi rimonta leggermente
per risalire nuovamente alla Conca del Mandrone. Con un percorso in leggera
pendenza si supera un costolone che scende dal versante sudoccidentale
dell’Arera per poi addentrarsi nell’omonima valle, dal cui centro si risale quindi,
con pendenza più marcata, per raggiungere la mulattiera poco a valle del
Rifugio Capanna. Da qui, seguendo a ritroso l’itinerario di andata, si ritorna a
Plassa.
30